“L’amore non è bello se non è litigarello”… in accordo con questa massima popolare, gli amori narrati nel gioco di genere visual novel/dating sim But I love you devono essere considerate idilliache esperienze paragonabili a mera poesia. Se infatti piatti che volano e violenza domestica sono qualcosa di comune negli intrecci sentimentali moderni, ben più atipico sono ragazze dall’apparenza dolce e tenera, apprensive, che mostrano però il loro amore nelle maniere più letali e sadiche che una malsana immaginazione può partorire. Le premesse, quindi, non sono delle migliori (o forse si, la risposta dipende dal vostro grado di sado-masochismo) ma il menù di But I love you comprende proprio queste portate: enigmi e belle ragazze, il tutto condito a base di sangue. Quello del giocatore.
La trama vede infatti il nostro protagonista partire per un semplice viaggio di puro divertimento in compagnia di nient’altro se non la propria macchina, compagno in vero non molto fedele dato che si guasterà durante il percorso, lasciando il guidatore appiedato nei pressi di una città . Se ciò dovesse accadere nelle strade sterrate dell’Italia degli esodi estivi, probabilmente in nostro soccorso verrebbe al massimo il contadino della campagna o il meccanico di paese, ma nel mondo di But I love you no, i buoni samaritani sono belle fanciulle che, a discapito delle apparenze, hanno già raggiunto i diciotto anni. Occhio però, perché a poco a poco la vacanza diventerà un inferno, e le ragazze si faranno sempre più pressanti con comportamenti psicotici, ossessivi e violenti. Una sorta di Misery non deve morire in salsa giovanile e nipponica, quindi.
L’amore è però un sentimento che va coltivato con costanza e pazienza, tra innumerevoli linee di dialogo, scelte da compiere, enigmi a tempo da risolvere e bivi che ci porteranno a raggiungere uno dei ben 40 finali disponibili, o la morte. Ogni partita, in base alle scelte del giocatore, intesserà trame diverse e che ci faranno avvicinare ad una delle 8 (anti) eroine disponibili. Attenzione, però, perché tra la schiera di fanciulle si nasconde una malvagia antagonista o, meglio, una ragazza ancor più malvagia delle altre. Starà a noi smascherarla e guadagnare la nostra sopravvivenza grazie al raccoglimento di indizi e alle nostre capacità di deduzione o, perché no, decidere di abbandonare ogni speranza e cedere alle fatali attenzioni del colpevole o di una delle sue compagne.
A meno di una settimana dalla fine della campagna di raccolta fondi su Kickstarter, il neonato team di sviluppo Gorshatastic! responsabile della produzione della visual novel, ha raccolto oltre 34.000 dollari, valore che testimonia il crescente interesse del pubblico anche occidentale nei confronti di un tipo di prodotti tipicamente di stampo orientale come questo.  La bella somma raccolta sarà impiegata per implementare la scelta del sesso del protagonista all’inizio del gioco (con conseguenti differenziazioni nella trama), finali aggiuntivi,  contenuti extra e un miglior lavoro sul comparto audio. Secondo i documenti rilasciati dal team di sviluppo su Kickstarter, la raccolta fondi è ancora però al di sotto dello step necessario per garantire il doppiaggio completo dell’opera (40.000 dollari), un vero peccato considerando come tale implementazione sia un must per molte opere simili. Niente contenuti sessuali, invece, il che è senza dubbio un bene per Steam, dato che, tra seni e la nota piattaforma digitale, come è noto, non scorre buon sangue.
Di liquido rosso ne scorrerà invece a fiotti a settembre 2015 o, nel peggiore dei casi, a marzo 2016, date in cui  i giocatori, PC e Mac potranno orientativamente mettere le mani su But I love you.
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