Buone notizie per tutti i fan del mondo dei videogiochi. Come siamo a conoscenza Final Fantasy XV è stato, senza ombra di dubbio, uno dei titoli più attesi del 2016. Noi della redazione vi abbiamo parlato abbondantemente del titolo nella nostra recensione dedicata e, dopo avervi raccontato del rinvio del nuovo DLC e che il gioco non sarà abbandonato, nella giornata odierna vogliamo riportarvi delle ulteriori novità emerse poche ore fa.
In un’intervista concessa ad una nota testata, Hajime Tabata ha parlato di uno degli aspetti più criticati di Final Fantasy XV: non la storia in sé, quanto piuttosto l’impostazione narrativa dell’avventura stessa. Ossia, in parole povere, come la storia viene raccontata. Soprattutto nelle fasi avanzate di gioco ci si rende conto che molti eventi, anche assai importanti, accadono off-screen, cioè si svolgono altrove e all’insaputa del giocatore. Stando alle dichiarazioni del Game Director, non si tratta di una svista ma di una impostazione del tutto intenzionale. Ecco quali sono state le sue parole:
L’idea era permettere al giocatore di immergersi nella storia attraverso gli occhi di Noctis. Il mondo e gli eventi a cui Noctis assiste sono tutti visti dalla sua prospettiva. Non volevamo creare una storia onnicomprensiva e perfettamente bilanciata. Piuttosto abbiamo dato maggiore importanza ai protagonisti, in modo che Noctis e il giocatore potessero vivere le stesse esperienze attraversando la storia di gioco. Questo non significa sminuire il ruolo di tutti gli altri personaggi secondari. Tuttavia, concentrarsi su tanti personaggi avrebbe significato ridurre lo spazio dedicato ai protagonisti. Piuttosto che creare una storia inclusiva e perfettamente bilanciata, ci siamo concentrati sui quattro protagonisti principali e ci siamo sforzati di ritrarre un mondo visto dalla loro prospettiva.
Con l’occasione Tabata ha anche spiegato la motivazione di dividere Final Fantasy XV in due parti, una open world ed un’altra molto più lineare. Anche in questo caso la scelta è stata evidentemente intenzionale ma, sembrerebbe da queste nuove dichiarazioni, determinata anche da costi e sviluppi del gioco:
Abbiamo calcolato che i costi e i tempi di sviluppo sarebbero raddoppiati se anche l’ultima parte del gioco si fosse svolta su un ambiente open world. Abbiamo invece deciso di rendere questa parte più simile ad un viaggio su un treno. La struttura del gioco,  forgiare dei ricordi viaggiando attraverso un mondo aperto nella prima metà , e poi seguire più linearmente la storia utilizzando il treno nella seconda metà , è stata ideata sin dall’inizio.
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