Da quando è salito alla Casa Bianca il neo eletto presidente Donald Trump ha fatto subito parlare di sé per svariati motivi. Uno dei principali è stato il Travel Ban, ovvero il divieto di ingresso negli USA per persone provenienti da paesi islamici o potenzialmente pericolosi. Il decreto ha suscitato parecchio scalpore ed ha influenzato in modo pesante diversi settori, tra cui quello dei videogiochi. Sull’argomento è intervenuto anche Gabe Newell di Valve, che insieme ad Erik Johnson ha spiegato come il Travel Ban stia dando problemi alla sua azienda e allo svolgimento degli eSport con il torneo di Dota 2.
“L’evento si farà, non importa come. Vorremmo che si tenesse qui a Seattle perché ci sono tantissimi vantaggi nell’essere vicini ai nostri uffici, ma l’International si svolgerà in tutti i casi e se diventerà difficile troveremo un modo per farlo ugualmente. Abbiamo dipendenti Valve che non possono tornare a casa. Sono stati qui per anni, pagano le tasse, tifano per il New England al Super Bowl e, beh, cerchiamo di non fargliene una colpa.”
“Tuttavia non possono lasciare il paese. E così magari viene fuori un qualche evento fuori dai nostri confini e per la prima volta siamo costretti a dire ‘aspettate, non possiamo farli andare perché non potrebbero tornare indietro’. Dunque sì, è un problema non solo per gli ipotetici nuovi impiegati di Valve, ma anche per quelli attuali. Siamo molto preoccupati.”
Insomma, sembra proprio che il governo di Trump potrebbe recare danni anche al nostro settore, se non peggio. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, nel frattempo vi invitiamo a restare con noi per futuri aggiornamenti.
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