Gearbox ha bisogno di noi per realizzare il prossimo Borderlands

In queste ultime giornate si è sentito molto parlare della fortunata serie Borderlands: tra sguardi al passato con l’arrivo della remastered dei primi due capitoli su console di attuale generazione e limited edition tanto generose dal punto di vista contenutistico quanto esose nel pagamento, c’è però stato anche spazio per parlare del futuro.

Il palcoscenico dei grandi annunci  è sempre quello, la manifestazione PAX South di San Antonio tenutasi dal 23 al 25 gennaio, luogo in cui Gearbox ha infatti trovato modo e tempo per parlare ai fan del prossimo capitolo della serie Borderlands. Senza ulteriori indugi lasciamo quindi la parola alla massima autorità del team, il CEO Randy Pitchford.

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Vogliamo pensare al futuro e vogliamo pensare al prossimo capitolo di Borderlands, avremo bisogno d’aiuto. La verità è che non abbiamo ancora iniziato a lavorare sul prossimo titolo della serie ma ci piacerebbe farlo. Se fate parte dell’industria videoludica e siete vogliosi di aiutarci, allora questo è proprio ciò che vogliamo. Vogliamo davvero iniziare i lavori sul prossimo Borderlands. Non ci sono ancora dettagli da rilasciare ma siamo pronti a cominciare.

Di concreto quindi non vi è ancora nulla, se non la sincera intenzione di rimboccarsi le maniche alla produzione del nuovo capitolo della serie, che sia Borderlands 3 o un nuovo spin-off ambientato nel vasto mondo di Pandora o sulla sua luna, Elpis. Se la vostra agenda risulta essere priva di impegni per i prossimi anni allora potreste valutare di rispondere con una partecipazione attiva all’invito del big boss di Gearboxrinnovato dopo la manifestazione anche via Twitter.
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Per proporre le candidature in merito all’entrare nell’organico di Gearbox, già composto da circa 187 elementi, non vi resta altro da fare che rivolgervi direttamente al suo CEO secondo le modalità da lui esposte nel suo “cinguettio”. Ma si faccia attenzione però, poichè l’invito è rivolto sì ad artisti, programmatori, producer e sviluppatori, ma di talento. Non a caso l’ambizione è quella di produrre “the big one”, il titolo di Borderlands che faccia il botto.