Manca solo un mese, dopodichรฉ andremo il Bolivia per sradicare il cartello di Santa Blanca. Il nostro operatore, facente parte della task force americana Ghost, approderร in Sud-America per portare un po’ di democrazia, anzi di pace.ย In Tom Clancy’s Ghost Recon: Wildlands avrete un obiettivo preciso: fermare il traffico di droga. Da questa breve premessa penso sia ora di dirvi che abbiamo provato la closed beta dell’ultima opera targata Ubisoftย Paris e siamo pronti a spiegarvi per bene in cosa ci siamo imbattuti, in vista del 7 marzo.
Ricordando a tutti che al versione provata sarร diversa rispetto all’originale, direi che รจ ora di iniziare a raccontarvi pro e contro di questa nostra breve gita in Bolivia. Il sistema di creazione del personaggio รจ giร pieno di elementi e ci tengo a sottolineare che il nostro operatore potrร ricevere ogni tipo di decorazione: dettagli facciali, capigliature, abbigliamento, accessori e addirittura mimetiche! Forse, per la prima volta dopo tanto tempo, finalmente l’oggetto “Barba incolta” ha donato al nostro personaggio un aspetto autoritario, quasi mistico (oltre che affascinante). Oltre che vario, l’editor รจ altamente intuitivo e ben studiato, con categorie e sottocategorie studiate a puntino per guidare l’utente a curare ogni minimo dettaglio.
Creato il personaggio, ci siamo trovati davanti il primo problema, tanto inaspettato quanto grave: il doppiaggio. Il filmato iniziale dove veniamo a conoscenza di alcuni importanti informazioni รจ costellato da problemi relativi all’adattamento della lingua italiana: file audio che si bloccano e poi ripartono dopo una manciata di secondi, lip sync totalmente assente e enfasi quasi pari a zero. Il fatto ancora piรน curioso รจ che non appena conclusa la sequenza, inizieremo a muoverci liberamente e il doppiaggio tornerร a livelli degni di una produzione di questo tipo. Speriamo che Ubisoft fixi questo fastidioso problema perchรฉ, pur accarezzando l’idea di giocare Ghost Recon: Wildlands in LATAM, mi sentirei offeso da una disattenzione cosรฌ evidente verso la nostra penisola. Passando al gameplay vero e proprio, questa beta ha confermato le sensazioni iniziali:ย ciรฒ che in The Division funzionava รจ stato ripreso. Potremo mirare e sparare sia con la visuale in terza persona, molto simile al titolo detto poc’anzi, che con quella in prima persona, preferita da me in quanto offre una maggiore precisione negli headshot. Ad arricchire il tutto avremo anche un binocolo e un drone (Watch Dogs 2 docet) per spiare il campo nemico, spottare gli avversari e preparare al meglio l’assalto all’avamposto, se cosรฌ vogliamo chiamarlo, di turno.
Non parleremo di quali missioni abbiamo affrontato, oppure della mappa (che ci sembra ancora non del tutto riempita), bensรฌ di due cose che ci hanno colpito in positivo: il sistema di guida e la personalizzazione delle armi. Per il primo, temevo di utilizzare i veicoli come su Far Cry 4 e andare a sbattere a ogni curva, invece ciรฒ non รจ avvenuto. Il mezzo si porterร sia ad andatura lenta che a passo piรน spedito senza troppi problemi, salvo slittare non appena metteremo una ruota fuori strada (come succede anche nel mondo reale). L’unica perplessitร rimane l’atteggiamento del veicolo quando passeremo su buche e dossi, entrambi spesso presenti, che ci faranno sobbalzare piรน del dovuto, ma gestendo meglio il peso del veicolo penso che la software house possa sistemare il tutto in vista del rilascio definitivo. Per quanto riguarda la personalizzazione delle armi, questa si rifร molto a quella giร presente in Ghost Recon: Future Soldier e ci permetterร di modificare ogni singolo pezzo del nostro mezzo di distruzione di massa: dal calcio alla bocca di fuoco, passando per il mirino e il grilletto. Certo, alcune parti si otterranno tramite alcune sfide, ma alla fine รจ anche giusto gustarci le nostre armi in principio prive di accessori, poi via via sempre piรน complete e letali.
C’รจ un elemento in particolare che nel filmato iniziale ha catturato la mia attenzione: una sorta di sistema piramidale del cartello boliviano. Da amante della terra di mezzo non ho potuto far altro che chiedermi: c’entra qualcosa con il Nemesis System dell’Ombra di Mordor? Sarebbe bello vedere una meccanica tanto interessante una volta rilasciato definitivamente il titolo, chissร se Ubisoft ha pensato anche a questo! Passando ora al mondo di gioco, la mappa รจ vasta e ce ne rendiamo conto sin dalle prime schermate, come con un tramonto all’orizzonte. C’รจ tanta natura, ma una volta che inizieremo a salire di quota sarร presente sempre piรน lo sterrato per strada e pareti rocciose ai lati, cosรฌ da differenziare un po’ le zone e riuscendo cosรฌ a ovviare al problema della ripetitivitร delle zone che spesso, in opere del genere, si fa sentire.
In sostanza, la beta diย Tom Clancy’s Ghost Recon: Wildlands ci ha convinto sotto molti aspetti, ma al tempo stesso lasciato qualche interrogativo che potremo risolvere solamente al lancio del titolo. Le premesse per un’opera di spessore ci sono tutte e considerando anche che potremo affrontare la campagna principale con altri 3 amici, forse la Bolivia sarร la nazione piรน amata dai videogiocatori quest’anno. Il nostro compito รจ terminato e, in attesa del 7 marzo, terremo da parte le armi e ci dedicheremo a un’attivitร che amano in molti: rilassarsi.