Non avevo mai sentito parlare di Diluvion prima di giocarci e devo ammettere che, nel complesso, il lavoro svolto dai ragazzi di Arachnid Games mi ha piacevolmente colpito nonostante le numerose pecche. Di fatti, ci troviamo di fronte ad un prodotto unico nel suo genere che mischia in modo coerente gli elementi di un gdr di esplorazione in terza persona ad un punta e clicca. Vestendoย i panni del comandante di un sottomarino, ci troveremo ad affrontare un’emozionante avventura, immersi (in tutti i sensi) in un contesto post-apocalittico credibile e di impatto. Cosa ha impedito a questo titolo di essere considerato un capolavoro? Continuate a leggere per scoprirlo.
Veniamo da subito introdotti al mondo di gioco che sta per mostrarsi ai nostri occhi. Il catastrofico scenarioย che ci si presenta รจ frutto di un’umanitร tracotante e vittima dei suoi stessi peccati, costretta dagli dei a vivere nelle profonditร marine, arrangiandosi nelle rovine della prospera civiltร precedente alla punizione divina. A quest’ultima soltanto una dea si rifiutรฒ di partecipare e, convinta che gli uomini meritassero una seconda occasione, nascose un dono negli abissi capace di ristabilire l’ordine precedente.
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Un contesto post-apocalittico credibile e di impatto.
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Dopo questa breve introduzione dovremo scegliere quale sottomarino utilizzare tra tre tipologie differenti, ognuno diverso dall’altro sia per aspetto che per caratteristiche. Fatto ciรฒ, potremo partire per la nostra avventura subacquea. Mettiamoci comodi, prendiamo in mano il controller e prepariamoci ad essere catapultati in un contesto post-apocalittico di impatto, ovvero in fondo all’oceano.
Cominceremo col prendere dimestichezza con i comandi del sottomarino ed รจ proprio qui che arrivanoย i primiย problemi: il sistema di controllo non รจ esattamente ciรฒ che definirei “intuitivo” e, sebbene ci si faccia presto l’abitudine, nelle prime fasi di gioco non potremo fare a meno di schiantarci contro ogni ostacolo sul nostro percorso. Al contrario, uno dei veri punti di forza di quest’opera รจ sicuramente la gestione dell’equipaggio. Andando avanti con l’avventura, infatti, potremo migliorare le caratteristiche della nostra imbarcazione assumendo del personale: la presenza di piรน o meno “mozzi” nella nostra squadra influenzerร le prestazioni degli strumenti a nostra disposizioneย comeย i sonar, utili ad identificare mine, avamposti e nemici in lontananza, o le torrette per fare fuoco.
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La mancanza di ossigeno comporterร il buon vecchio game over.
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Dovremo inoltre provvedere al fabbisogno dei nostri compagni sia in termini di cibo che di ossigeno: il primo sarร acquistabile dai vari mercanti, il secondo verrร ricaricato ogniqualvolta attraccheremo. L’esaurimento di quest’ultimo si traduce in “game over”. Al contrario, terminare le scorte di cibo farร semplicemente sospendere ai marinai le loro attivitร , determinando una temporanea interruzione dei “bonus”. Se, dunque, stavate pensando al peggio per l’affamato equipaggio, potete rilassarvi: la morte per fame non esiste in Diluvion; altra piccolezza che potrebbe far storcere il naso.
Sia la gestione che l’interazione con i vari elementi del gruppo risulta subito divertente: i comprimari sono tutti ben caratterizzati e tenderannoย a fornirci informazioni utili per aiutarci durante le varie missioni. Da segnalare perรฒ un piccolo errore del gioco che ci porterร a riaprire piรน volte alcune finestre di dialogo; un problema fastidioso ma sul quale riusciremo a passare sopra facilmente.ย Ciรฒ che non potremo di certo ignorare รจ l’eccellente comparto grafico che caratterizza il titolo. Se amate il genere steampunk, Diluvion si rivelerร per voi un’esperienza davvero appagante sotto questo punto di vista.
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La soundtrack ci calerร in un’atmosfera da 20.000 leghe sotto i mari.
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La ricercatezza dello stile รจ evidente sia negli ambienti 3D che in quelli 2D. Infatti, uno dei grandi pregi del gioco รจ quello di riuscire a passare da fasi esplorative in terza persona a sezioni punta e clicca, all’interno delle quali dovremo intrattenere dialoghi o recuperare dei loot, senza farlo pesare al giocatore. Calzando a pennello con l’ambientazione di gioco, la soundtrackย ci calerร in un’atmosfera da 20.000 leghe sotto i mari. A rovinare l’ottimo lavoro svolto in ambito artistico รจ l’infelice scelta dei salvataggi automatici, gestiti davvero male. Questi avverranno solo in determinati punti della mappa, portandoci, in caso di game over, a ripetere piรน volte sezioni di gioco lunghe e faticose e rendendo il tutto frustrante.
L’idea di un open world subacqueo รจ sicuramente un’intuizione originale, ma รจ qui che Diluvion si tradisce: per quanto l’esplorazione possa risultare emozionante,ย la mappa รจ quasi impossibile da consultare e il piรน delle volte ci troveremo a girovagare per l’oceano cercando di completare i vari obbiettivi. Anche su questi ultimi vanno spese due parole: il gioco riconoscerร che li avremo portati a termine solo se lo faremo in un determinato ordine (un simpatico scherzetto che mi ha costretto a ricominciare il gioco dopo circa 3 ore). Per concludere, le fasi di shooting rappresentano un altro elemento su cui si poteva fare di piรน, sebbene si debba riconoscere che l’intelligenza artificiale dei nemici sia certamente di buon livello.
In conclusione, Diluvion puรฒ rappresentare un’esperienza davvero coinvolgente se si riesce a soprassedere sugli evidenti difetti: l’ispiratissimo comparto artistico puรฒ giustificare da solo svariate ore di gioco. Davvero un peccato vedere un’opera potenzialmente eccellente diventare talvolta frustrante a causa della poca accortezza dei programmatori, che, รจ proprio il caso di dirlo, si sono persi in un bicchier d’acqua. Un sistema di salvataggio manuale sarebbe bastato a rendere il titolo molto piรน godibile. ย Personalmente, sono curioso di vedere cosa riuscirร a fare in futuro Arachnid Games, a cui si rivolgono i miei complimenti per il lavoro svolto.
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