FutuRetrò #1: Sonic The Hedgehog

Esimi lettori di VMAG, vi diamo il benvenuto in questa nuova rubrica: FutuRetrò. Ogni mese vi terremo compagnia con titoli di epoche passate e di insensata magnificenza. In questa sede non cercheremo la risposta alla vita, l’universo e tutto quanto (n.d.r. 42), bensì analizzeremo, nel futuro, il fascino dei giochi ormai andati. Daremo dei consigli a chi non ha mai preso un pad tra le mani, come iniziazione per videogiocare. Faremo rivivere momenti nostalgici ai più affezionati al passato, che ancora non riescono a farselo sfuggire di dosso.

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Sonic The Hedgehog

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Come si presentano i titoli più vetusti agli occhi degli adolescenti di oggi? È possibile far avvicinare piccoli e grandi in questo fantastico mondo fatto di pixel? Lo scopriremo solamente attraverso il passaggio del tempo ed un tuffo nel passato. Correva l’anno 1991, al cinema venivano proiettati film come Il silenzio degli innocenti e Terminator 2, Michael Jackson pubblicava il suo ottavo album: Dangerous e nei salotti di tutto il mondo si inserivano le cartucce di un gioco che ha scatenato una guerra e fatto sognare milioni di bambini: Sonic The Hedgehog.

SEGA aveva dato il via ad una nuova epoca: i 16 bit erano appena cominciati. Il gioco è stato pubblicato per il Sega Mega Drive/Genesis e sviluppato dal Sonic Team. L’ideazione del porcospino è stato frutto di un lavoro travagliato, erano presenti due schieramenti con idee completamente opposte: da una parte Sega of America dettava le proprie regole e, dall’altra, Sega of Japan le respingeva. Ciò che cercavano era una mascotte in grado di sconfiggere l’idraulico baffuto della grande N, desiderosi di creare un’icona come Topolino. Naoto Oshima, il disegnatore del personaggio principale, l’aveva inizialmente soprannominato Mr. Needlemouse, possedeva delle zanne aguzze ed una compagna umana dal nome: Madonna, fortunatamente gli statunitensi sono riusciti a far cambiare idea, tuttavia il nome dell’antagonista rimane differente. Il videogioco è stato acclamato dalla critica e ha venduto oltre 15 milioni di copie.

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Raccogliendo tutti e sei i diamanti si accederà alla scena finale

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Sonic The Hedgehog si apre con il logo della casa produttrice che viene urlato con grande intensità. Schermata iniziale, titolo del gioco, il personaggio principale in primo piano muove il dito e come sottofondo, ad accompagnare il tutto, c’è la fantastica opening soundtrack. Il videogame parte senza tutorial o scene introduttive, appare il titolo della zona in cui ci si trova e si inizia a giocare. Da quel che si può intuire, Sonic deve sconfiggere una miriade di nemici, cercare di distruggere il Dottor Eggman/Robtonik, il quale ha rubato i sei Chaos Emeralds ed imprigionato gli animali, e dovrà liberare i cuccioli rinchiusi e recuperare gli smeraldi per far tornare la flora a Green Hill Zone. Il raccoglimento di tutti e sei consentirà di accedere al finale, in che modo? Scoprirlo spetterà a voi.

I primi abbozzi originali di Sonic.
I primi abbozzi originali di Sonic.

La grafica del gioco si presenta come qualcosa di incredibile, la palette di colori utilizzata è tra le più estese dell’epoca. Prima di avviare il titolo è possibile scegliere fra 4 tipologie di filtri: None (non viene inserito nessun filtro e rimane identico all’originale), Linear (da una sensazione di sfocatura), TV (sembra di giocare nei vecchi televisori a tubo catodico) ed Enchanted (il migliore che si possa inserire, l’insieme appare più pulito). La grafica è uno dei punti forti: è semplice ed affascinante, va giocato in formato 4:3 e non in 16:9. I pixel non sono fastidiosi ma complessivamente generano un qualcosa di sublime da vedere. I colori sono perfetti: si passa dalla zona iniziale verde accesa, con uno sondo azzurro, a delle parti che ricordano motivi arabi, romani e quartieri industrializzati, la varietà di sfumature è immensa. I livelli, dove è possibile trovare gli smeraldi, presentano una grafica psichedelica. Il porcospino è di colore blu ed indossa delle scarpe rosse e dei guanti bianchi, realizzato in modo da sfruttare l’onda del successo ottenuto da Michael Jackson. Sonic è un personaggio ribelle ed arrogante, quando non viene premuto nessun tasto, guarda verso la telecamera e batte il piede con smania (che impaziente!).

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L’elemento cardine è la velocità di gioco in contrapposizione con Super Mario 

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Il gameplay è semplice: bisognerà andare avanti e saltare. Sonic The Hedgehog è un platform 2D a scorrimento orizzontale, nel quale bisognerà premere due tasti per proseguire nell’avventura e completare i sette livelli. È possibile giocarlo in due modi: collezionando tutti gli anelli e facendo attenzione alle parti nascoste, oppure in maniera rapida, perché l’elemento fondamentale di questo videogioco è la velocità. Ciò che contraddistingue Sonic dalla miriade di platform disponibili sul mercato, è il ritmo. Il nostro eroe sfreccia veloce e, a differenza di Super Mario, è possibile finire un livello semplicemente correndo il più lesto possibile. Bisognerà distruggere i nemici saltandoci sopra e raccogliere le monete per non morire. Sono presenti diversi power-up e una moltitudine di minion differenti. Purtroppo, nonostante la varietà di zone, livelli platform ed antagonisti, alcune parti continuano a ripetersi e bisognerà compiere le stesse azioni e l’unico boss sarà il Dr. Eggman, il quale dovrà essere sconfitto in ogni atto finale, tuttavia avverrà in modo diverso.

Green Hill Zone è uno dei livelli più meravigliosi.
Green Hill Zone è uno dei livelli più meravigliosi.

Non è presente nessun menù iniziale, si viene immediatamente scaraventati nell’azione e nell’interfaccia sono presenti: il tempo che continua a scorrere, il numero di anelli in possesso, le vite disponibili ed il punteggio, utile alla fine per confrontarsi con gli amici. Ciascun livello ha una durata media di 3/4 minuti, se giocato alla massima velocità e non ha una grandissima longevità, se non fosse per il fatto che ad ogni morte bisognerà ricominciare da capo. Era abitudine del passato allungare i videogiochi facendoli ripartire da zero dopo ogni morte. La storia è solo un pretesto per proseguire nelle varie vicissitudini, le quali presentano parti platform abbastanza complesse ed in alcune zone bisognerà imparare i pattern. La sconfitta del boss è mediamente semplice: non si impiega molto a farlo esplodere (n.d.r Michael Bay docet). Le musiche sono uno dei punti forti, composte da Masato Nakamura, tutt’ora risultano moderne e straordinariamente fenomenali. I giocatori attuali potrebbero trovare frustante il titolo ed accantonarlo, preferendo giochi più semplici, personalmente consiglio di completarlo per rimanere soddisfatti nell’impresa. Chi riuscirà ad ottenere il maggior numero di punti? Questo capolavoro del passato è disponile su Steam, all’interno del Sega Mega Drive & Genesis Classics, nel quale è possibile recuperare i maggiori titoli sviluppati da SEGA ed è presente l’opzione boxata per la console originale, ad un prezzo di 25 euro.

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Sonic The Hedgehog rimarrà per sempre nel vostro cuore 

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Sonic The Hedgehog è un videogioco che ha fatto la storia, è nato dallo scontro tra due colossi dell’aziende videoludiche. Consiglio ad ogni individuo, facente parte della Via Lattea, di provare il brivido di comandare il porcospino più veloce al mondo, per rimanere appagati e sollazzarsi nel vederlo sfrecciare all’interno di uno scenario unico. Ciò che rimane più impresso è la parte finale, il messaggio che il team di sviluppo ci ha voluto donare: aiutare chi ci è più caro e far ritornare tutto al proprio splendore, presente agli albori di una civiltà ormai decaduta a causa dei più malvagi. Non rimane che a voi la scelta di prendere in mano il joypad o la tastiera per agguantare il controllo e (ri)vivere qualcosa che rimarrà nei vostri cuori fino al sonno eterno.