La serie dei Kingdom Hearts è sempre stata, senza ombra di dubbio, una delle saghe più amate dagli utenti. Quando nel lontano 2013 fu mostrato l’inaspettato trailer del terzo capitolo durante l’E3, numerosissimi fan, tra cui il sottoscritto, sono letteralmente saltati dalla sedia per la felicità. A distanza di quattro anni ancora però non abbiamo notizie su cosa andremo ad affrontare nell’ultima avventura di Sora e compagni. L’unica cosa certa è che Square Enix avrebbe condiviso nuove informazioni dopo la release di Kingdom Hearts 2.8. Noi di VMAG vogliamo parlarvi proprio di quest’ultimo titolo poiché, oltre all’adattamento per PlayStation 4 di Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, Nomura, noto Game Director dell’opera, ha pensato di inserire un episodio dedicato ad Aqua, sviluppato con la tecnologia che sarà utilizzata per l’atto conclusivo del regno dei cuori.

Partiamo nel raccontarvi quello che è il cuore pulsante dell’intera raccolta, ovvero Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance. Questa è la riedizione di un capitolo uscito cinque anni fa su 3DS, che però non ebbe troppo successo nel nostro paese anche a causa di una mancata localizzazione: l’avventura, infatti, era tutta in inglese, il che la rendeva inaccessibile per gli utenti che masticano poco questa lingua. Fare un porting corretto che riesca a modificare il modo di giocare della console portatile di Nintendo, adatto quindi per la periferica ammiraglia Sony, era un’impresa non da poco, ma Square Enix ci è riuscita alla perfezione. Quello che vi troverete è un episodio che, per certi versi, ricorda molto Birth By Sleep, ma soprattutto offre un quantitativo di ore in game assolutamente da non sottovalutare.

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Le vicende narrate in questo capitolo sono ambientate dopo la conclusione di Kingdom Hearts Re: Coded.

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Dato che non tutti gli appassionati hanno avuto l’occasione di giocare al titolo non vi faremo spoiler sulla trama, ma vi basti sapere che, come è già noto, le vicende narrate in questo capitolo sono ambientate dopo la conclusione di Kingdom Hearts Re: Coded, che vedono come protagonisti Sora e Riku. I ragazzi dovranno portare a termine un importante esame per poter diventare Maestri Keyblade. Controllerete i personaggi attraverso il mondo dei sogni affrontando due storie parallele, un po’ come è avvenuto, appunto, in Birth By Sleep.

Adesso parliamo di quello che, sicuramente, preme di più agli utenti: la qualità tecnica del prodotto. Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance riesce a mantenere i 60 fps fissi senza andare in difficoltà anche durante le sessioni di combattimento più caotiche, e anche quando il respawn frenetico dei nemici, non corretto dal capitolo originale, vi chiamerà costantemente in battaglia. I toni del videogame si discostano leggermente dai soliti della saga, proponendo nemici più “teneri” e colorati del solito. Infatti vi troverete ad affrontare mostri, che nel titolo vengono chiamati Divorasogni, con sembianze animali. Anche all’interno di questo concept così particolare, i temi toccati dalla serie sono sempre molto profondi e la resa finale resta di ottima fattura.

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Alcune carenze che la serie si porta costantemente dietro non sono state limate.

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La possibilità di creare i compagni di battaglia da ricette, o più semplicemente da frammenti che raccoglierete al termine di uno scontro, dona un tocco in più per ciò che riguarda la personalizzazione, anche perché sbloccare le abilità delle creature alleate avrà ripercussioni persino sulle statistiche di Sora e Riku. E’ oggettivo rendersi conto che il risultato finale del prodotto è davvero valido, anche se alcune carenze che la serie si porta costantemente dietro non sono state limate. Ogni paesaggio, sia che si tratti della Città di Mezzo o di una Parigi in fiamme, risulta spento e, in un certo senso, vuoto. Per quanto sia bello effettuare combo e piroette aeree, il tutto risulta insignificante e privo di patos se fatto all’interno di un mondo di plastica. Purtroppo, ormai, queste lacune iniziano a farsi sentire, soprattutto se sono difetti portati avanti dal 2002.

Molti utenti avevano pensato a Dream Drop Distance come il capitolo di transito per arrivare a Kingdom Hearts III. In effetti è questo quello che troverete ma, contrariamente a quanto può sembrare, il titolo si avvicina molto più a quella fetta di utenza che delle meccaniche che hanno reso grande la saga gli importa poco o niente. Certamente il tentativo della casa di sviluppo, almeno nel 2012, era quello di avvicinare alla serie anche gli utenti Nintendo, però questo stratagemma non ha la stessa efficacia se portato su PlayStation 4. Le boss battle sono davvero divertenti ma l’esaltazione trasmessa da queste sessioni viene smorzata, se pensiamo alla necessità di accarezzare i mostriciattoli per aumentare l’affinità. Inserimenti del genere ci sembrano davvero inutili soprattutto all’interno di una serie come questa.

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Il gioco è completamente in italiano ma la localizzazione lascia un po’ a desiderare.

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Chiudiamo la parte dedicata a questo capitolo con l’argomento che, indubbiamente, interessa più alla community: come sarà stata fatta la traduzione? Il gioco è completamente in italiano ma la localizzazione lascia un po’ a desiderare. Alcune frasi sono state doppiate con troppa sufficienza e nelle varie descrizioni dei vostri compagni di viaggio troverete errori di battitura o di distrazione. Tirando le somme resta comunque un gioco di ottimo livello e che soprattutto diverte, e chiunque se lo fosse perso non dovrebbe pensarci su due volte nel recuperarlo.

Continuiamo la recensione parlandovi di quello che è, per certi versi, l’elemento della collector più difficile da valutare, Kingdom Hearts X Back Over. Gli avvenimenti narrati nel film sono precedenti alla Guerra dei Keyblade e si soffermano ad analizzare le diverse fazioni con i relativi maestri. La pellicola ha la durata di circa un’ora e racconta la storia dal punto di vista dei Veggenti, chiamati al lavoro dal Maestro dei Maestri. Questo personaggio, oltre a non apparire mai con il viso scoperto, è il più enigmatico della produzione. Non risulta essere risoluto come Eraquos o serio come Yen Sid, ma è dotato di una personalità ambigua che non lascia intravedere quali sono le sue vere intenzioni. Il percorso di crescita dei suoi sei allievi li porterà a trovarsi davanti il Libro delle Profezie. Purtroppo questo tomo leggendario verrà dato solo a cinque di essi poiché il sesto dovrà partire per una missione speciale. Questo contenuto non fa altro che dare un ulteriore spunto sugli intrighi nella trama, facendo però aumentare dubbi e incertezze che verranno sciolti solo con Kingdom Hearts III.

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Una pellicola di un ora non può certo fare miracoli.

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Sicuramente, nonostante non sia stato sfruttato a dovere come film, Back Over dona molti spunti interessanti, permettendo di capire che, in un certo senso, il potente e minaccioso Maestro Xheanort potrebbe essere una delle tante marionette di un teatro ben più grande. Il film è realizzato in maniera impeccabile, con animazioni ottime ed un doppiaggio azzeccato ma, come detto in precedenza, la visione, oltre a non fare luce sulla storia, creerà solamente qualche dubbio in più. Nonostante questo, non vi dovrete abbattere poiché, come è ben noto, la trama partorita da Nomura è una delle più complesse ed intrigate mai viste nel mondo dei videogiochi e una pellicola di un’ora non può certo fare miracoli.

Arriviamo dunque all’ultimo contenuto, e forse il più atteso, di Kingdom Hearts 2.8. Birth By Sleep 0.2 è un capitolo che si ricollega direttamente al primo Kingdom Hearts, più esattamente al momento prima di sconfiggere Ansem. Non vogliamo farvi spoiler su quello che incontrerete, quindi ci limiteremo solo ed esclusivamente a parlarvi del gameplay, delle modifiche tecniche e di quello che si potrà trovare in Kingdom Hearts III. L’avventura di Aqua è stata realizzata con il supporto dell’Unreal Engine 4 e del Kingdom Shader. Il combact system è davvero incredibile poiché riesce a fondere una dinamicità e fluidità con mosse sceniche e spettacolari, permettendo quindi di dare un piccolo assaggio a quello che sarà presente nel terzo capitolo della saga.

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La durata di questo capitolo è di circa due ore.

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Come i combattimenti, anche gli spostamenti saranno rapidi e veloci, tutto contornato da ambienti che, per la prima volta nella saga, sono strutturati anche verticalmente. Questa agilità vi porterà a svolgere mosse aeree davvero prolungate, tanto che in determinate occasioni vi sembrerà quasi di volare. Per quanto divertente, la durata di questo capitolo è di circa due ore, non esattamente quello che i fan si aspettavano. Partirete con il vostro personaggio dal livello 50 che, man mano che progredirete, arriverà ad un massimo di 60. Per allungare la longevità la casa di sviluppo ha pensato di inserire delle prove che se completate vi daranno dei vestiti da mettere ad Aqua, così da poter personalizzare il vostro carattere.

Le magie sono tornate più in forma che mai, così come la possibilità di combinare mosse con i vostri compagni di viaggio, in questo caso Topolino. Per concludere, il sistema di combattimento riprende ed alza il livello dell’action dei capitoli usciti su PlayStation 2, inserendo qualche meccanica legata a Birth By Sleep. In questo caso ci stiamo riferendo alla barra del Focus: Aqua, essendo una Maestra molto potente, può scatenare sui nemici una pioggia di proiettili magici veramente devastanti. Considerando che questo è l’unico contenuto inedito all’interno del pacchetto, il fatto che si possa dare uno sguardo così approfondito verso Kingdom Hearts III, almeno per ciò che riguarda il nostro argomento, può far solamente piacere. Per installare i vari elementi di questo Kingdom Hearts 2.8 avrete bisogno di parecchio spazio poiché il solo Birth By Sleep 0.2 pesa più di 11GB, mentre il film ben oltre i 7GB.

Per concludere possiamo dire che l’esperienza offerta in questo pacchetto non è totalmente da buttare. Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, soprattutto per chi non ci ha ancora giocato, è senza ombra di dubbio un nuovo capitolo tutto da scoprire, considerando anche che il lavoro svolto da Square Enix per il porting è davvero fatto bene. Il film dona un tocco di misticismo alla trama, che già di per sé era poco chiara, facendo nascere ulteriori dubbi o ipotesi sugli eventi narrativi. Birth By Sleep 0.2, invece, è un bellissimo panorama di quello che potremo trovare nel capitolo conclusivo di questa iconica saga. Kingdom Hearts 2.8 HD Final Chapter Prologue è sicuramente una raccolta degna di essere giocata anche se, unica nota dolente della produzione, è proprio il film che non dona quell’aggiunta che magari poteva dare. L’elemento che abbiamo più apprezzato è l’avventura di Aqua poiché, nonostante fosse a tutti gli effetti una demo di Kingdom Hearts III, esalta il team di sviluppo per quanto riguarda la creazione di una storia che, fin dall’inizio, ha lasciato tutti gli utenti a bocca aperta.