Salve, benvenuti nuovamente su VMAG. Oggi è il turno di recensire Knee Deep: una nuova avventura testuale in uscita il 31 gennaio 2017 per Playstation 4. I giochi come Life Is Strange, Heavy Rain o Beyond Two Souls, sono etichettati come film interattivi, ma potremmo definirli come avventure grafiche; a scrivere questa reviews, infatti, c’è un appassionato di tali prodotti e , proprio per questo, mi ha intrigato il titolo in questione. Ma dopo averlo provato, posso dire che l’idea era carina ma non è stata tradotta come si deve. Volete sapere il perché? Continuate a leggere ed avrete le vostre risposte.

Partiamo subito col dire che il videogioco è prodotto da Wales Interactive e sviluppato da Prologue Games. Parlando invece della trama, in generale possiamo dire che: quando un attore fallito si impicca, la sconosciuta cittadina di Cypress Knee, in Florida, inizia a stare sulla bocca di tutti. Sarete voi a investigare sul misterioso suicidio, nei panni di tre diversi personaggi: l’impertinente blogger Romana Teague, lo squattrinato giornalista locale Jack Bellet e il cinico investigatore privato K.C. Gaddis. Il titolo è ambientato all’interno del palcoscenico più grande del mondo, dove il giocatore sarà lo sceneggiatore, il regista ed il protagonista di quest’opera.

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C’è una musica di sottofondo orecchiabile che non da fastidio minimamente.

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Una volta aperto il gioco, dopo le varie pubblicità su chi l’ha prodotto, vi ritroverete nel menù di start. Qui c’è da dire che i ragazzi di Prologue Games hanno fatto un lavoro, almeno a mio parere, carino e azzeccato. All’interno di esso, le modalità: Nuovo Gioco, Opzioni o Continua, sono messe come elementi scenici del palco e, mentre si sceglie cosa fare, c’è una musica di sottofondo orecchiabile che non da fastidio minimamente, infatti viene quasi voglia di rimanere su questa schermata per continuare ad ascoltarla. Il videogame è diviso in tre atti. In Act 1: Wonderland, esplorerete la squallida e abbandonata zona nota come Chief Roadside’s Wonderland. In Act 2: Festival, l’azione si sposta nella cittadina, dove i candidati politici stanno facendo i loro ultimi discorsi per le imminenti elezioni. Nell’ultimo capitolo Act 3: Boomtown, gli eroi si ritroveranno nel cuore delle paludi a nord della Florida per scoprire le ambizioni segrete dei loro avversari.

Una volta scelto l’atto con cui iniziare vengono mostrati i comandi di gioco, questo sarà l’unico tutorial presente nell’avventura. Per quanto riguarda il comparto tecnico, calcolando anche che si tratta di un avventura testuale, si poteva spingere di più per donare al giocatore un maggior coinvolgimento. I controlli non sono affatto difficili, infatti si tratta semplicemente di un’avventura punta e clicca. Dato l’ok per iniziare, vi ritroverete davanti al palco con il tendone tirato giù ed un narratore che vi spiegherà a grandi linee quello che andrete a fare. Si, tutta la storia sarà accompagnata da questa entità, che parlerà al pubblico.

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in-game è possibile postare i propri articoli sui fatti accaduti.

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Uno dei comandi principali viene sfruttato dall’uso del touchpad con cui è possibile aprire il giornale. Voi vi starete domandando: quale giornale? Eccovi subito la risposta: in-game è possibile postare i propri articoli sui fatti accaduti. Infatti, nei panni della blogger, del giornalista e dell’investigatore privato, dovrete scoprire indizi e prove, così da rivelare le vostre scoperte a tutto il mondo e, dopo aver trovato diversi elementi fondamentali della trama, potrete scegliere la storia da pubblicare e come gestire la news per provocare una serie di reazioni a catena. Volendo ci sarà modo di far uscire un titolo di violenta polemica contro le autorità locali o andarci più cauti, facendo infuriare il vostro caporedattore. La scelta spetta a voi, infatti ci saranno decisioni critiche da affrontare, le quali potrebbero condurre a una svolta nelle indagini o ad esiti letali. I personaggi evolveranno la loro personalità a seconda dell’avvenimento così da determinare il continuo dell’avventura.

Ho apprezzato il fatto di avere tutti i personaggi, anche quelli secondari, doppiati molto bene, e la colonna sonora composta da tracce che non stancano mai e che a volte rendono anche più godibile la scena. Forse, in alcuni casi, la musica copre le voci dei caratteri e questo, almeno a me, crea un po’ di fastidi. Carino il fatto che ad ogni cambio di ambientazione i protagonisti vengano trasportati da un piedistallo all’altra scena. Da amante delle avventure grafiche la storia non è molto coinvolgente e, a volte, potrebbe annoiare, almeno per quanto mi riguarda. Tirando le somme Knee Deep è un gioco di narrazione interattiva contornato da personaggi inquietanti e surreali melodrammi, il tutto ambientato nelle paludi della Florida, un’avventura thriller noir dal’idea carina ma portata malamente su console. Il titolo è adatto agli amanti della narrazione basata sulle scelte, ma anch’essi si ritroveranno forse con l’amaro in bocca. Verrà lanciato al prezzo di 19.99€ ma sarebbe stato meglio come videogame gratuito, magari per i possessori di PlayStation Plus. Facciamo comunque i complimenti alla casa di sviluppo che ha svolto comunque un buon lavoro.