Nel corso di questa settimana, dal 26 al 28 gennaio, si sta tenendo, a Zurigo, la terza edizione del più grande evento svizzero professionale in ambito videoludico: Zurich Game Festival. Uno fra la moltitudine di giochi candidati è Hue, nominato nella categoria International Competion. Creato da Fiddlesticks Games, un gruppo di sviluppo indipendente composto da Henry Hoffman e Dan Da Rocha durante l’università, ha lavorato separatamente a diversi progetti. Dopo la laurea hanno deciso di fondare un piccolo studio, nel quale Henry si occupa del game design, del codice e della parte artistica e Dan gestisce la fetta riguardante la post-produzione e PR. Il titolo da loro creato è un acerbo puzzle platform nel quale sposti le tonalità del mondo, creando spaccature quando i colori collidono.
Alcuni li chiamano colori impossibili, forse impossibili per il Dr. Gray: questa la premessa del gioco. In questo universo tutti vedono solo in scala di grigio, Anne, una ricercatrice specializzata in teoria dei colori, ha creato un anello che dona l’abilità di percepire ed alterare il colore. Dopo una lite con la sua assistente di ricerca, lei scompare in un vuoto colorato. Il giocatore indosserà i panni di Hue, il figlio di Anne, il quale cercherà i frammenti della ricerca della madre scomparsa e imparerà a percepire ed alterare i colori per la prima volta. Il videogioco ha vinto numerosi premi ed è una vibrante avventura puzzle disponibile su Steam, Xbox One, Playstation 4 e PS Vita. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e rimanete sintonizzati su VMAG per non perdere nessuna news.
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