House of Cards รจ la serie profonda, una di quelle produzioni che colpiscono nel segno e che difficilmente si possono dimenticare: sia per gli attori che vi prendono parte, sia per l’impegno che ci รจ stato investito sopra. Il punto forte di tutta la serie sono sicuramente le rotture della quarta parete, con un indaffarato Kevin Spacey che ogni tanto si volta verso di noi a regalarci un commento sarcastico sull’interlocutore o una perla di qualche tipo. Frank Underwood rappresenta, secondo me, la perfezione fatta a personaggio. Tanto ben fatto da poter essere il motore di una serie incentrataย sull’argomento che le persone evitano piรน di ogni altro: politica. Approfondito fino ai suoi istinti piรน reconditi, รจ un uomo spietato e pronto a ogni nefandezza, convinto di potersi permettere tutto in quanto superiore ad ogni avversario. Il suo rapporto con la moglieย Claireย รจ uno degli elementi meglio riusciti di tutta la serie e sufficiente, in alcuni frangenti, aย trainareย avanti la trama di tutto House of Cards. Beh ragazzi, vi informo con gioia che Netflix ha rilasciato il trailer della quinta stagione. Ovviamente la data di uscita fornita dal filmato riguarda esclusivamente Canada e Stati Uniti, l’Italia รจ ancora un incognita. Si vocifera che l’azienda potrebbe sottrarre la distribuzione a Sky, che infatti ha eliminato la serie dal suo servizio on demand, mentre sul sito della casa originale รจ apparsa la miniserie originale dalla quale รจย ispirata la trama.
Attenzione allo spoiler per chi non รจ al passo con le puntate. Dove avevamo lasciato Frank Underwood? Circondato da nemici, con i giornalisti alle calcagna che pubblicavano i suoi scandali. Per la prima volta davvero con le spalle al muro, senza uno studiato piano preparato nei minimi dettagli, che faceva la mossa definitiva per guadagnare tempo sull’avversario elettorale: dichiarava guerra a un paese medio-orientale. Questo รจ House of Cards riassunto in una frase, un uomo che gioca il tutto per tutto, nel tentativo di conquistare il mondo. Il trailer รจ molto eloquente, perfino nel suo silenzio rotto solo da un coro di bambini che pronuncia il giuramento alla bandiera. L’atmosfera รจ buia, polverosa, come su un campo di battaglia. La guerra รจ arrivata e delle persone moriranno per soddisfare l’ambizione di Frank, e saranno molte. Non qualche reporter sotto un treno, non qualche avversario politico, ma migliaia di soldati che hanno prestato giuramento, manipolati come bambini da chi ha in mano il potere. La bandiera racconta tutto: girata al contrario come in Nella Valle Di Elah a simboleggiare un paese che da solo non ce la fa, che chiede aiuto nella resa,ย ma forse anche un Underwood che sta per crollare, un presagio di come arriverร la fine anche per chi ha voluto giocare a dadi con la vita altrui. Di stagione in stagione diviene sempre piรน fastidioso quando il protagonista si rivolge a noi, ogni azione orribile compiuta dal presidente bagna le sue mani di sangue innocente. E noi spettatori lo sappiamo. Prima o poi bisogna pagare il prezzo di ciรฒ che facciamo. Alla prossima amici di VMAG.