Provato Tales of Berseria

Tra circa 2 settimane finalmente arriverà nei negozi Tales of Berseria, nuovo capitolo della storica saga iniziata nel lontano 1995 sul Super Famicom. Per prepararci all’uscita Bandai Namco ha pubblicato una demo giocabile sia su PlayStation Store che su Steam, e non abbiamo perso l’occasione di avere un primo assaggio di quello che ci aspetta nel gioco completo. Abbiamo quindi scaricato la demo e provata in ogni suo aspetto; vediamo come ci sono sembrati questi primi minuti insieme a Velvet e compagnia.

https://www.youtube.com/watch?v=8EKKW2g1gP0

La demo ha un peso di appena 400 MB, il che ha lasciato subito presagire una cosa: la durata sarebbe stata veramente breve… e non mi sbagliavo. Non che mi aspettassi chissà cosa trattandosi di una demo sia chiaro, ma se sperate di avere qualche anticipazione sulla trama o simili resterete delusi. La demo si divide in due parte: una dedicata all’esplorazione e una al combattimento. In realtà non c’è praticamente nessuna differenza tra le due, infatti in entrambe ci troveremo in una diversa ambientazione, ma nel primo scenario dovremo raggiungere un preciso punto e avremo qualche piccolo dialogo tra i protagonisti, mentre nel secondo dovremo sconfiggere due nemici leggermente più forti rispetto al normale. Il tutto può essere completato in circa 20 minuti, ma permette comunque di offrire una buona panoramica su quelle che saranno le principali meccaniche di gameplay.

La prima parte della demo è ambientata su una spiaggia.
La prima parte della demo è ambientata su una spiaggia.

La protagonista del gioco è una ragazza di nome Velvet dotata di un particolare potere/maledizione: il suo braccio sinistro infatti racchiude un potere demoniaco che le dona una enorme forza, ma la costringe a nutrirsi di anime di demoni per vivere. Insieme a Velvet possiamo vedere gli altri membri che formeranno il nostro party, ovvero Laphicet, Rokurou, Eleanor, Eizen e Magilou. Come già accennato nella demo non sono presenti chissà quali dialoghi o pezzi di storia, per cui è ancora presto per capire il carattere e le personalità di ogni membro, su questo aspetto torneremo sicuramente a parlarne più approfonditamente in sede di recensione… da quel poco che si è visto però posso già dire di essere innamorato di Magilou. Ogni personaggio ha un suo stile di combattimento e durante una battaglia il party è formato da quattro membri mentre due sono in riserva, ma è possibile cambiare compagni o personaggio controllati in qualsiasi momento anche nel mezzo di uno scontro.

Non si scherza con potere demoniaco di Velvet.
Non si scherza con potere demoniaco di Velvet.

Se avete giocato ai precedenti Tales of sapete bene come il combat system della serie abbia un’impronta molto action e focalizzata sulle combo, e Tales of Berseria non fa eccezione. Ad ognuno dei quattro tasti principali del pad può essere associato un attacco, fino ad altri tre che possono essere eseguiti in sequenza, e mescolando le giuste combinazioni si possono ottenere effetti devastanti. Le anime dei demoni sono una parte centrale sia della trama che del gameplay: infatti all’inizio di ogni battaglia abbiamo una Barra delle Anime composta inizialmente da tre segmenti, e continuando ad attaccare si esauriscono costringendoci poi ad attendere qualche secondo prima che si ricarichino e attaccare nuovamente. A seconda dell’efficacia delle nostre combo i segmenti possono aumentare permettendo così attacchi più lunghi, mentre utilizzando mosse speciali come l’Anima di Sfondamento (attivabile quando l’apposita barra è piena) possono diminuire, ma in cambio otteniamo una potenza offensiva maggiore e diversi bonus in base al tipo di nemico affrontato.

Per spostarsi rapidamente si può utilizzare una speciale tavola runica.
Per spostarsi rapidamente si può utilizzare una speciale tavola runica.

Trovare la debolezza e saperla sfruttare diventa quindi fondamentale, così come conoscere bene le varie arti marziali o arti occulte che possono essere concatenate per avere gli effetti migliori. I combattimenti sono decisamente adrenalinici e spettacolari da vedere, anche se il motore grafico tradisce le origini del gioco uscito anche su PlayStation 3 in Giappone. Essendo inoltre ambientato nello stesso universo del precedente Tales of Zestiria ho notato anche un certo riciclo di asset e modelli dei nemici, che se hanno senso a livello di storia non possono che far storcere comunque il naso creando troppo un effetto di “già visto”. Anche le ambientazioni sono piuttosto limitate e spoglie per un titolo che esce con la generazione di console già avviata da anni, ma per un giudizio completo aspettiamo la versione finale.

Se siete appassionati della saga o dei JRPG in generale fareste comunque bene a tenere d’occhio Tales of Berseria, perché potrebbe rivelarsi comunque una piacevole sorpresa per gli amanti del genere. Il combat system è appagante e abbastanza intuitivo ma nasconde diverse potenzialità da approfondire, anche se il vero interrogativo rimane sulla trama... ma per quello non possiamo far altro che aspettare. Appuntamento quindi al 27 gennaio per l’uscita del gioco nei negozi e su queste pagine per la nostra recensione.

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