Quando uno studio decide di affrontare il problema dell’accessibilità nel nuovo capitolo di una serie esistente, c’è sempre qualche problema. A volte funziona, potenzialmente aprendo il gioco a un pubblico che altrimenti si sentirebbe fuori posto. Nel caso di Super Monkey Ball 3D è stato un disastro sia per Sega sia per Dimps (che ha lavorato anche a Street Fighter IV) e ha portato all’abbandono delle idee fondanti di Super Monkey Ball, i movimenti analogici necessari per la precisione e la filosofia stessa della sfida. Super Monkey Ball 3D permette al giocatore di scegliere tra due sistemi di controllo: analogico o a sensore di movimento, con i loro pro e i loro contro. La nuova levetta analogica del 3DS è una novità positiva e avvicina Monkey Ball all’originale per GameCube, con una fluidità e una naturalezza maggiori rispetto ad altri esperimenti su console portatile. Gli effetti del 3D sono impressionanti, ravvivando le scene di apertura del libro illustrato e aggiungendo agli ambienti la giusta profondità. Il controllo tramite sensore di movimento rivela però irritanti complicazioni, visto che il 3D va abbandonato quando si muove la console per giocare.
Ciò detto, la precisione ottenibile con il nuovo pad è eccellente ma non sempre necessaria. Torniamo all’accessibilità, in cui si nascondono i problemi maggiori: Super Monkey Ball 3D è talmente noioso da giocare che l’intero spirito di Monkey Ball si perde. I livelli sono fatti di solide mura, profonde trincee in cui rotolare, piattaforme immobili e, quando il pericolo si materializza, barriere o ripide rampe. Nel complesso un passo indietro che non ci voleva proprio per un titolo già accessibile (anche se certo non facile), con una durata di soli 90 minuti e un’esperienza che non ci lascia nulla. In effetti, le schermate sono sempre talmente circoscritte che è facile dimenticare di avere delle vite a disposizione, annullando anche il meta-gioco della raccolta delle banane.
I minigiochi Monkey Fight e Monkey Race sono tornati, anche se non reggono il confronto con l’originale. Monkey Fight è un clone di Smash Bros. con combattimenti frenetici e qualche buon effetto 3D, pur rimanendo solo uno “spacca-pulsanti”. Monkey Race è il peggiore dei due: sulla falsariga di Mario Kart, con una meccanica di danno stop-start che mostra tutta la sua lentezza, mentre le armi non sono minimamente attraenti. Super Monkey Ball 3D si può definire morto per i fan della serie che hanno comprato subito il 3DS, non mostrando nulla dell’inventiva dell’originale e cancellando l’alta domanda che sempre ha accompagnato questa serie.