Bravely Default: la recensione di VMAG

Leggende metropolitane raccontano che, per rivitalizzare le vendite della CocaCola, la compagnia diede un altro nome alla celeberrima bevanda, e cominciò a venderla per farsi concorrenza da sola. Il nome del sostituto sarebbe stato, secondo le parole dei più affezionati cospirazionisti, Pepsi.

A quanto pare, Square Enix sembra aver fatto qualcosa di molto simile, inventando un nuovo franchise che, in realtà, sprizza da ogni pixel la sua somiglianza con i classici Final Fantasy. Il gioco è un successore spirituale di The Four Heroes of Light, sia per art direction che per impostazione del mondo di gioco. Quello spin-off, davvero poco ispirato, non ha niente a che vedere con Bravely Default. Questa nuova esperienza si muove tra un gusto tipicamente retrò, e nuove idee che rendono il suo sistema di combattimento a turni semplicemente rivoluzionario per il genere. Il fulcro del gioco sta,infatti, negli scontri: potrete scegliere l’approccio tattico chiamato Brave,appunto, dove potrete eseguire attacchi potentissimi, ma sarete anche limitati dai cosiddetti Brave Points,che diminuiranno nel corso dello scontro. Una volta esaurita la scorta, rimarrete inermi di fronte agli attacchi del nemico.

Altrimenti,potrete optare per la modalità Default, che al contrario permette di assumere una posa difensiva,durante la quale riceverete un boost nella protezione dagli attacchi e potrete accumulare Brave Points. Il ritmo degli scontri è dettato da un armonioso valzer, che si sposta dalla difesa all’attacco, e starà all’abile stratega che è in voi decidere qual è la stance migliore da usare in una determinata situazione. Un ulteriore livello di profondità è assicurato dal sistema di Job, un classico di Final Fantasy. Ogni personaggio, invece di essere ancorato a un unico set di abilità dettato dal suo mestiere, potrà al contrario usare mosse estranee alla sua natura. Tradotto in soldoni,questo vuol dire avere a disposizione,per esempio, un Cavaliere in grado diusare delle magie curative. Il cielo è il limite, come si suol dire. Passerete ore e ore a rifinire il vostro team per renderlo blindato in ogni situazione, garantito. Anche perché i nemici, pure quelli più stupidi, sono costruiti in modo tale da spingervi a riflettere su quale sia la strategia migliore per abbatterli. Bravely Default recupera la tradizione dei grandi Final Fantasy, ma riesce persino nel non facile intento di superare il Maestro Sakaguchi-san. Un tuffo nel passato, sì. Ma che vi lascerà sinceramente sorpresi.