Grazie al travolgente successo della versione video ludica di The Walking Dead, Telltale Games è stata presto indicata come una delle responsabili della riformulazione moderna del genere dell’avventura grafica. Se ciò è indubbiamente vero, a colpire quando si prova The Wolf Among Us è quasi più l’incredibile abilità dello studio nel realizzare meravigliose trasposizioni, riuscendo a proporre linee narrative originali che si inseriscano organicamente nell’universo di partenza, anche quando finiscono per prendere strade radicalmente alternative.
The Wolf Among Usprende infatti le mosse da una nuovaserie a fumetti, l’ottima Fables di BillWillingham, pubblicata a partire dal2002 da DC Comics. Nel mondo di riferimento, i personaggi delle fiabe più famose hanno dovuto scontare un esilio forzato a Fabletown, quartiere di Manhattan nel quale vivono sotto spoglie umane grazie all’impiego di un sortilegio chiamato Glamour.
A vigilare sui contrasti che non tardano a sorgere è posto uno Sceriffo d’eccezione: si tratta del Lupo Cattivo, conosciuto come Bigby Wolf, che riesce, talvolta con fatica, a contenere la propria natura bestiale per mantenere l’ordine. Quando una serie di brutali omicidi comincia a falciare i membri della comunità , Bigby è chiamato a  immergersi nel mondo sordido che si è creato intorno agli esuli meno fortunati. La formula Telltale si ripresenta quasi invariata in questa nuova veste: il mondo di gioco è reso con un 3D cel-shaded che,grazie ai tratti marcati del disegno e all’ eccellente regia, richiama in maniera molto efficace l’anima del fumetto.  Allo stesso tempo,il gameplay si basa su un sistema semplice e intuitivo,che propone varie possibilità di interazione per ogni punto di interesse delle ambientazioni e una serie di scelte da effettuare in un tempo limitato nei dialoghi.
Come da tradizione, determinate azioni avranno effetti permanenti sulla progressione di gioco, che potrà venire influenzata in maniera importante. Fatto salvo il tono chiaramente introduttivo di questo primo episodio, sembra già adeguato il bilanciamento tra le fasi di esplorazione e dialogo, che indulgono in toni noir-surreali stemperati dalla costante ironia, e quelle più orientate verso l’azione, sorta di lunghi quick-time events capaci comunque di coinvolgere a dovere. L’episodio si chiude con un micidiale colpo di scena, che va a rimarcare il coraggio di Telltale nel prendere direzioni inedite, e rende già intollerabile l’attesa prima di conoscere come continueranno le vicende di queste Fiabe finite male.