Quando annunciarono la nascita effettiva della realtà virtuale, con la successiva release dei vari visori, il mio pensiero andò subito alle numerosissime possibilità per cui sfruttare questa tecnologia. La mente è volata anche nel campo medico, dove numerosi studenti di chirurgia avrebbero potuto usufruire del VR per simulare qualunque tipo di operazione senza rischi. Neanche a farlo apposta, a distanza di mesi, mi sono imbattuto in Surgeon Simulator: Experience Reality, videogame che vi metterà nei panni di un medico intento a salvare la vita ai suoi pazienti. Niente di più bello verrebbe da dire, no? Ed infatti inizialmente credevo fosse così. Ho indossato il visore Sony, mi sono messo comodamente seduto ed ho iniziato la mia esperienza. Com’è andata a finire? Andiamolo a vedere.

Partiamo immediatamente con le cose riuscite meglio del gioco. Voi, in sala operatoria e alla vostra scrivania, potrete interagire con tutto quello che vi troverete davanti. Sarete in grado di staccare polmoni e trapiantare organi nel nome della medicina. La premessa del gioco è abbastanza funzionante, ma come si è rivelata in realtà? Per cominciare sarete comodamente seduti nel vostro studio con davanti la scheda del paziente. Qui inizierete a prendere confidenza con gli oggetti presenti di fronte a voi come penne, PC e via dicendo.

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Tramite la cartella clinica  si potrà dare inizio all’intervento.

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Quando andrete a toccare qualcosa in modo errato, la vostra mano virtuale diventerà scheletrica, ma questo meccanismo lo approfondiremo più avanti. Purtroppo già da subito si cominciano a vedere i vari problemi: non sempre riuscirete ad afferrare i materiali in maniera adeguata e, spesso e volentieri, non sarà possibile proprio prenderli. Niente di preoccupante ho pensato, magari durante l’operazione tutto sarebbe cambiato diventando molto più scorrevole: mai affermazione fu più sbagliata. Tramite la cartella clinica citata poco fa si potrà dare inizio all’intervento e, una volta avviato, comincerete a seghettare il vostro malato come meglio preferite.

Anche in sala avrete numerosi oggetti utili all’operazione, e purtroppo anche qui c’è un ulteriore problema: ma il tutorial? Sarete direttamente catapultati a far pratica su quel poveretto che, sfortunatamente, è capitato tra le vostre inesperte mani. La prima cosa che dovrete fare sarà un semplice trapianto di cuore. Purtroppo il tutto non scorre assolutamente liscio, anzi, è veramente un disastro. Gli arnesi del mestiere, come succedeva sulla scrivania, non si lasciano prendere molto facilmente, tanto che dovrete stare attenti a come muovere le mani per non lasciarli cadere a terra.

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Tutto scorrerà abbastanza bene fino alla naturale conclusione dell’intervento.

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Dovrete fare di tutto per essere abili nel cercare di risultare veloci e precisi, poiché i troppi errori porteranno alla morte prematura del malcapitato e del fallimento della prova. Le prime volte, a meno che non siate già dei dottori, vi troverete a brancolare nel buio, cercando di dare uno scopo preciso agli strumenti che avete a disposizione. Questo risulterà essere un lavoro lungo e faticoso dove, oltre a stancarvi le braccia, andrete fondamentalmente a tentativi. Una volta capito come procedere, tutto scorrerà abbastanza bene fino alla naturale conclusione dell’intervento ma, in ogni caso, dovrete fare i conti con i troppi errori tecnici del gioco.

Il titolo, parliamoci chiaro, è un vero e proprio pasticcio. Utilizzare un oggetto piccolo e posizionarlo in malo modo nella stanza può diventare molto faticoso, tanto che il 90% delle volte il tutto si risolverà prendendo il martello e rompendo costole. Qualunque tipo di interazione, come detto in precedenza, se non effettuata in maniera corretta farà diventare la vostra mano un vero e proprio scheletro. Questo vi porterà a ripetere il movimento tantissime volte o almeno finché non avrete capito come fare. Le manovre risulteranno spesso goffe e, alla lunga, diventeranno davvero stancanti. Il sistema di collisioni è sensibile a livelli decisamente assurdi poiché, anche se tutto il gioco non è estremamente preciso, in questo caso sono stati superati praticamente tutti i confini. Un altro dei tanti problemi del gioco è la sua limitazione. Escluse le operazioni non potrete fare nient’altro e questo, alla fine, riduce gravemente la rigiocabilità di Surgeon Simulator: Experience Reality. Infatti, una volta terminata la sessione, non ho mai avuto la voglia di riprendere il videogame, per cui, in termini di longevità, non è affatto buono. Bossa Studios, casa di sviluppo del prodotto, ha dichiarato pubblicamente che il risultato dei terribili comandi è dovuto al feedback sbagliato dei giocatori e che anche il team avrebbe voluto, per quanto riguarda la sensibilità delle mani, un approccio più “morbido”.

Anche se siamo sicuri che la software house lavorerà più attentamente per migliorare le cose in futuro, per adesso Surgeon Simulator: Experience Reality è un gioco davvero disastroso. Magari con il tempo potrà migliorare ma, fino ad allora, la sua controparte per PC sembra letteralmente di un altro livello. La grafica, per quanto semplice, è veramente ininfluente ed il sonoro non è nemmeno così marcato. E’ un peccato che nel periodo di lancio il videogame sia afflitto da tutti questi difetti perché, tutto sommato, nasconde un esperimento sicuramente carino. Se l’azienda avesse risolto la maggior parte dei problemi adesso staremmo parlando di un altro titolo ma, per il momento, questo è ciò che ci siamo trovati davanti. Speriamo che i lavori proseguano per il meglio poiché, sepolta in fondo al videogame, c’è un’esperienza effettivamente divertente.