LittleBigPlanetKarting: la recensione di VMAG

LittleBigPlanet Karting. Ovvero, il Commonwealth delle Nazioni che non ti aspetti.  Risultato dallo sbattere gli adorabili pupazzetti di pezza della Regina nell’abitacolo di kart Nordamericani, le cui livree portano la firma degli autori di ModNation Racers.  È un po’ come accoppiare i DNA migliori sulla piazza, e sperare che il nascituro abbia ereditato il talento dei suoi genitori.  Scontato? Forse no, ma a conti fatti, l’operazione è perfettamente riuscita.

A farne una recensione, LittleBigPlanet Karting potrebbe riassumersi comodamente nell’ormai abusata formula del “crea, gioca, condividi”, unendo in un unico pacchetto tutta la generosità di editor spaventosamente versatili, infiniti margini di personalizzazione, un gameplay solido e la sensazione di essere immersi in un reame dinamico, quell’Immagisfera costantemente modellata da contenuti generati dagli utenti di tutto il mondo.

Tanti piccoli, curiosi pianeti, colorati come i sogni di un bambino, e uniti a fare da scacchiera per settantuno, meravigliosi livelli di gioco. Una corsa bizzarra ed esilarante, per sventare la minaccia dei pestiferi Arraffatori e della loro insaziabile cleptomania interplanetare. Tutto ciò che serve sono un paio di pedali e uno sterzo, meccaniche di guida semplici e intuitive, con l’aggiunta di salti e derapate in grado di rendere la routine meno insipida.

Jet pack per l’effetto turbo, piattaforme di lancio, rampini e passaggi segreti coccolano l’interattività messa a disposizione del giocatore, lasciandolo libero di concentrarsi sull’utilizzo degli armizzatori, strumenti utili tanto per liberarsi degli altri piloti quanto per difendersi dai numerosi agguati. Missili intelligenti, mine, e time warp. Tante piccole e buone idee, ma anche molti strumenti che risulteranno originali solo agli occhi dei neofiti del genere.

A solleticare l’utente ci pensa poi la varietà di contenuti offerta da LBPK nella modalità storia, alternando, alle corse canoniche, la possibilità di ripetere ogni tracciato in modalità cooperativa, o attraverso degli eventi speciali come arene da conflitti a fuoco, rally o circuiti da affrontare con la visuale in prima persona.Come già accennato, il tasso di personalizzazione del titolo è semplicemente impressionante, e i contenuti sbloccati in ogni gara sono preziosi accessori, utili per modificare ogni dettaglio di Sackboy, Sackgirl e dei loro kart, oltre che del loro “cartoonoso” Pod di residenza.

L’editor di circuiti è però la vera delizia che rende Karting un titolo magistrale e forse, imperdibile. Sfruttando meccaniche intuitive e una varietà di opzioni spaventosa, questa perla creativa è infatti il vero motore responsabile della longevità incalcolabile dell’opera, propositiva di sistemi di condivisione e  valutazione che attraverso filtri funzionalissimi di ricerca cancelleranno definitivamente la parola monotonia dal vocabolario del titolo. Quella di LittleBigPlanet Karting è in sostanza una maschera fanciullesca che non deve trarre in inganno, essendo indossata da un’entità paradossalmente così matura e profonda da rischiare di non essere perfettamente compresa se trattata con superficialità. Spettacolare.