WRC 3: la recensione di VMAG

Devo confessare che nel recensire la nuova fatica degli studi milanesi sono rimasto a dir poco stupito. Da profano del genere temevo che un gioco di rally dal taglio simulativo potesse risultare troppo complicato se messo in mani poco esperte. In più, trattandosi della terza iterazione della serie, temevo di trovarmi di fronte all’ennesimo appuntamento in stile “more of the same”, con poche aggiunte e niente più.

Comincio quindi la mia prova settando ovviamente il sistema di simulazione al minimo perché, come ben sappiamo, su questo aspetto Milestone non scherza di certo. Scelgo di intraprendere una gara veloce prima di cimentarmi nella lunga carriera. E appena comincia il gioco non posso quasi credere ai miei occhi, mi ritrovo davanti a un gioco ben oltre la mia più rosea aspettativa.

È vero, qui su VMAG parliamo di videogiochi e non siamo esperti di motori o di Rally, quindi non possiamo entrare in territori inesplorati come i dettagli di ingegneria meccanica tanto cari agli appassionati; ma non fatico certo a riconoscere che questa volta i ragazzi si siano impegnati parecchio e che si vedano i risultati. Il gameplay, che poi si traduce essenzialmente nelle modalità di gioco e soprattutto nello stile di guida, si attesta sugli standard di alta qualità di Milestone, ma riesce a divertire anche i giocatori meno esperti, quelli che durante le intense prove sono costretti a controllare con fatica la stabilità del veicolo nel tracciato e la dosatura dei freni in curva.

Ma il grande passo in avanti a livello tecnico è ciò che mi ha sorpreso più di ogni altra cosa: tralasciando il livello di dettaglio con cui hanno ricostruito le vetture su licenza e le ammaccature subito dopo gli incidenti (inevitabili per chi come me non è dentro il mondo delle simulazioni), ho apprezzato enormemente la cura riposta nei tracciati, molto vicini a quelli reali.

Sarà forse merito del nuovo motore grafico sviluppato internamente, che fa apparire questo WRC 3 non molto lontano da altri titoli Tripla A d’oltreoceano.

Riesce a divertire anche i giocatori meno esperti, quelli che durante le intense prove sono costretti a controllare con fatica la stabilità del veicolo nel tracciato e la dosatura dei freni in curva.

E questa qualità tecnica, accompagnata dal sistema di comandi, accentua non poco quel senso di realismo che si prova ogni volta che si sperimenta su un titolo di simulazione.

L’unica cosa che invece ancora non convince, sempre parlando di realismo, è la scarsa reattività dell’ambiente nelle collisioni. Per tutto il resto, WRC 3 è un gioco validissimo che potrà essere apprezzato maggiormente dagli appassionati, ma anche da quelli che vogliono convertirsi al Rally più sfrenato e che non hanno dimestichezza col genere.