The Amazing Spider-Man: la recensione di VMAG

Quando si parla di giochi dedicati a Spider-Man, Beenox ormai è una garanzia. Dopo Edge of Time e Shattered Dimensions, non c’è dubbio che lo studio canadese abbia ormai addomesticato il ragno a dovere, proponendo giochi non solo molto divertenti e in grado di adattare bene in gameplay le caratteristiche del personaggio, ma anche relativamente interessanti sotto il profilo della narrazione. È in questo solco, quindi, che si colloca anche The Amazing Spider-Man, non solo semplice tie-in del gioco, ma vero e proprio sequel ambientato immediatamente dopo le vicende viste nel film. Un’idea coraggiosa ma, allo stesso tempo, non priva di rischi, soprattutto se consideriamo il grande lavoro svolto dal film per caratterizzare il personaggio. A differenza dei precedenti giochi di Beenox, The Amazing Spider-Man è un free roaming a metà, sulla falsariga di Batman: Arkham City. “Sulla falsariga” suona quasi come un eufemismo, dal momento che il gioco impiega in maniera quasi pedissequa il modello Rocksteady. Ma dal momento che funziona e ben si adatta anche alle esigenze di Spider-Man, non saremo certo noi a lamentarcene. Anche perché, in questo modo, il gioco non cade nel solito vizio che hanno i free roaming, ovvero iniziare con il botto per poi perdersi in un sottobosco di oggetti da collezionare e missioni prive spessore. Al contrario, The Amazing Spider-Man cerca fin dall’inizio di infondere carattere e ritmo narrativo all’avventura, con il non facile compito di tenere testa alla sceneggiatura del film, sopra la media per quanto riguarda le produzioni dedicate ai supereroi.

In generale, è evidente lo sforzo di Beenox nel ricreare l’atmosfera del film, non solamente per quanto riguarda la storia, ma anche per le azioni che Spider-Man è in grado di compiere. È questa, in realtà, la sezione in cui il gioco dà il meglio di sé. Come chi saprà chi ha visto il film di Marc Webb, il reboot immagina uno Spider-Man acrobata, che oltre alle classiche prodezze con la ragnatela attraverso i grattacieli di Manhattan si muove in scioltezza da un nemico all’altro, esibendosi in piroette e volteggi che ovviamente si prestano alla perfezione al contesto di un videogioco. È uno strano cortocircuito: il nuovo film di Spider-Man è evidentemente ispirato al free climbing e alle movenze alla Ezio Auditore e, allo stesso tempo, queste tornano a dominare nel gioco di Beenox. Il sistema di combattimento è basato sulla classica filosofia “intuitivo ma profondo”, per cui potrete eseguire mosse potenti e spettacolari con la semplice pressione di un tasto, ma sperimentando e provando combinazioni di attacchi diverse tra di loro che le cose inizieranno a farsi veramente divertenti. Inoltre, il gioco non lascia tutto questo potenziale semplicemente come decorazione, ma anzi vi incoraggia a fare uso di tutte le abilità di Spider-Man, offrendo una grande varietà di situazioni di gioco in cui troveranno la loro perfetta collocazione. La Web Rush, per esempio, è una delle mosse che userete di più: premendo il dorsale destro, infatti, potrete lanciarvi a tutta velocità da una parte all’altra dell’ambiente; gli ambienti sono inoltre esplorabili a 360° (siete Spider-Man, dopotutto), per cui potrete camminare sul soffitto, aprendo ad usi molto creativi della Web Rush. Una delle cose più divertenti, per esempio, è sgattaiolare a testa in giù, per poi trasportarsi dietro alle spalle del nemico e usare una mossa stealth che lo metterà automaticamente fuori combattimento. Il tutto è reso ancora più interessante dal fatto che, uccidendo nemici e ancor più uccidendoli inanellando combo, otterrete dei punti esperienza; al passaggio di livello, potrete spendere questi punti per aumentare le capacità di Spider-Man, come per esempio la potenza dei colpi corpo a corpo e degli spari di ragnatela.

Non c’è dubbio che The Amazing Spider-Man sia un titolo molto competente e, cosa ancor più importante, in grado di ricreare lo stesso feeling del film. Se c’è una nota dolente, però, è quella che riguarda la storyline e l’atmosfera dell’avventura in generale. Come del resto già accaduto in simili operazioni (pensiamo al videogioco di Avatar), la discrepanza a livello di tono e scrittura con la versione cinematografica è tristemente evidente, soprattutto se si è freschi di visione in sala. Finché Beenox si è dovuta confrontare con fumettoni interattivi, infatti, tutto è andato nel migliore dei modi. Diverso invece è il discorso in Amazing, dove tutti i personaggi che Marc Webb era riuscito a farci amare, in primis lo stesso Spider-Man, diventano qui i soliti personaggi stupidi da videogioco, che fanno e dicono cose stupide da videogioco. Nessuno scambio con Gwen ricorda in alcun modo che i due abbiano un qualsivoglia rapporto, né si spiega come si sia evoluto dopo il finale del film, dal momento che semplicemente viene dato per scontato. Come se non bastasse, il nuovo cattivo farà di tutto pur di rendersi assolutamente trascurabile, mentre il ruolo di Connors aka Lizard semplicemente nega il finale della pellicola. Ma, del resto, se dovessimo giudicare i videogiochi dal loro script, non si andrebbe da nessuna parte. Non fraintendeteci, se ci rimaniamo male è perché, in generale, The Amazing Spider-Man rimane un divertentissimo fan service. Beenox ha confezionato un altro gioco senza sbavature, rifinendo ulteriormente la sua formula e avvicinandosi più che mai al livello già raggiunto da Rocksteady.

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