Ubisoft è, senza ombra di dubbio, una delle case di sviluppo maggiormente discusse del panorama videoludico, in quanto spesso si portatrice di idee innovative e prodotti mai visti prima sul mercato, ma altrettanto frequentemente capace di rovinare lo straordinario lavoro di ricerca svolto a causa di piccole ingenuità particolarmente care, però, alla community dei gamer. Ironia della sorte, i due casi emblematici sono provenuti proprio dalle due saghe più apprezzate della software house francese: ovvero Assassin’s Creed Unity, afflitto da un numero spaventoso di bug e problemi tecnici, e Watch Dogs, il quale ha prima sconvolto tutti gli utenti grazie ad un’idea particolarmente attuale nel nostro contesto sociale come quella degli hacker e del controllo spasmodico dei governi sui propri cittadini, salvo poi deludere i più a causa di una trama poco convincente, delle meccaniche di gioco abbastanza macchinose e poco sfruttate e il celebre caso del downgrade grafico. La stessa azienda parigina, nonostante tutto, in più occasioni ha mostrato di essere particolarmente sensibile alle richieste dei player di tutto il mondo, cercando di frequente di avvicinarsi alle esigenze dei fruitori tentando di esaudirle in toto. L’esempio più lampante, e universalmente riconosciuto come un capolavoro, è stato Assassin’s Creed 2, il quale riuscì a svecchiare la formula e proporre una narrativa consona ad una produzione di tale portata senza intaccare i punti cardine del proprio predecessore. Dagli stessi propositi sembrerebbe essere mosso anche Watch Dogs 2, nuovo sfavillante capitolo del brand sugli hacker obbligato a caricarsi sulle spalle l’onere di risollevare il franchise. La missione sarà riuscita? Continuate a leggere.
Come accadde per il secondo capitolo sugli assassini, anche in Watch Dogs 2 Ubisoft ha optato per un cambio totale non soltanto dell’ambientazione designata, ma anche, e soprattutto, per quel che concerne il protagonista. Difatti, abbandonate le vicende di Aiden Pearce, in quest’occasione l’utente vestirà i panni di Marcus Holloway, il quale, dopo un breve tutorial grazie al quale verranno spiegate le meccaniche di base del titolo e si porterà a compimento l’obiettivo di cancellare delle imputazioni a suo carico, entrerà a far parte del DedSec, un gruppo di hacker composto da una manciata di ragazzi che avranno lo scopo di neutralizzare totalmente il CtOs, sistema operativo progettato dalla Blume Corporation che permette alla stessa società di avere un controllo completo sui cittadini. Infatti, mediante questo speciale programma, non verranno monitorate soltanto azioni illegali per assicurarsi che il crimine possa diminuire, ma agiranno anche per effettuare analisi di mercato in base ai prodotti acquistati dalle persone e proporre pubblicità su di essi, controllare ogni singola abitudine ed hobby con l’obiettivo di lucrare sfruttando le stesse e, sostanzialmente, violare costantemente la privacy degli individui spiandoli in ogni momento della giornata. Il DedSec sarà composto principalmente da soli 4 elementi, ovvero Marcus, Sitara, intelligente hacker la quale è stata la pioniera della nascita dell’organizzazione a San Francisco, Wrench, simpatico e divertente compagno di avventure capace di regalare molto spesso siparietti comici, e Josh, asociale smanettone di computer, tutti caratterizzati piuttosto bene e possessori di una specifica personalità.
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La narrativa risulterà divertente e appassionante da vivere, resa ancora più avvincente da una quantità di missioni secondarie davvero elevata, tutte differenti tra loro e in grado di coinvolgere il giocatore per l’intera durata.
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Difatti, nonostante la presenza di tematiche molto importanti e di forte impatto sociale, questa volta l’azienda francese ha deciso di puntare sul divertimento e la spensieratezza, a partire proprio dai personaggi principali, i quali tenteranno di sdrammatizzare ogni situazione tramite battute e comicità, forse eccedendo in alcune circostanze. Infatti in specifiche occasioni ci è sembrato piuttosto fuori luogo questo atteggiamento, anche se, comunque, bisogna sottolineare che in fin dei conti non si rivelerà mai del tutto esagerato. Probabilmente alcuni dei temi presenti nella storyline della produzione potevano essere sviscerati meglio, ma tutto sommato la narrativa risulterà divertente e appassionante da vivere, resa ancora più avvincente da una quantità di missioni secondarie davvero elevata, tutte differenti tra loro e in grado di coinvolgere il giocatore per l’intera durata. Difatti, le stesse, nella maggior parte dei casi, rappresenteranno delle mini storie anche piuttosto carine e interessanti e rappresenteranno un buon modo per proseguire l’avventura anche dopo aver concluso gli incarichi principali.
Malgrado la trama, quindi, sia risultata piuttosto avvincente, seppur caratterizzata da delle piccole mancanze, il vero fulcro non soltanto del titolo ma anche della maggior parte delle innovazioni risiederà ovviamente nel gameplay, ora rinnovato e perfezionato nella quasi totalità dei casi. Partiamo subito con l’analizzare le due più grandi implementazioni del gioco: il Jumper e il Quadrirotore, i quali non rappresenteranno delle semplici aggiunte fini a se stesse ma delle novità che modificheranno sensibilmente tutta la giocabilità, aprendo a splendidi scenari per gli amanti dello stealth. Difatti, entrambi, permetteranno al nostro protagonista di non intervenire quasi mai sulla scena, garantendo agli utenti amanti del completare le missioni senza essere scovati di cimentarsi tranquillamente in quest’approccio. Nel caso in cui il protagonista sfoggerà il robottino, esso fungerà da sua estenzione, consentendo ai giocatori di hackerare le porte, i cellulari dei nemici, i generatori e, in generale, qualsiasi oggetto presente su schermo senza che Marcus sia fisicamente sul posto ed evitando di aprire, così, conflitti a fuoco incredibilmente punitivi. Con quattro/cinque colpi ben assestati, in effetti, il protagonista morirà, obbligandovi a ricominciare dal checkpoint. Il quadrirotore, invece, si rivelerà perfetto per ispezionare le zone dall’alto, permettendo anche al giocatore di marcare i nemici e di poterli poi affrontare successivamente. L’aspetto maggiormente interessante di entrambe le implementazioni sarà il fatto che lo stesso level design è stato progettato per supportarli mediante cunicoli nascosti e fori sui muri, i quali si riveleranno perfetti per sfruttare appieno i nuovi gadget senza essere visti.
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In Watch Dogs 2 il numero di approcci sarà piuttosto elevato, garantendo in questo modo all’utente di scegliere quello più adatto al proprio stile di gioco.
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Ovviamente, non soltanto utilizzando gli oggetti tecnologici si potranno affrontare i nemici: in Watch Dogs 2 il numero di approcci sarà piuttosto elevato, garantendo in questo modo all’utente di scegliere quello più adatto al proprio stile di gioco. Difatti, l’armamentario a disposizione di Marcus sarà abbastanza esteso, completamente personalizzabile e configurabile dall’utente nel covo degli hacker. Mediante una stampante 3D, difatti, il giocatore potrà creare qualsiasi arma, dalle pistole, passando per gli shotgun e concludendo con i fucili d’assalto. Certo, effettivamente, le bocche da fuoco acquistabili non saranno moltissime ma se sommate ai due droni, le granate stordenti e a frammentazione, e ai numerosissimi hackeraggi fattibili da Marcus nei confronti dei nemici, le soluzioni di gameplay saranno davvero vaste. Chiaramente, nei pressi delle varie zone in cui dovremo eseguire i nostri compiti, vi saranno le onnipresenti telecamere che, insieme alle fidate implementazioni precedentemente citate, permetteranno all’utente di rimanere spesso in disparte ed agire a distanza in perfetto stile hacker. Per chi, invece, amasse attaccare di nascosto ma fisicamente, mediante tanto la pistola elettrica quanto gli attacchi corpo a corpo, gli antagonisti potranno essere abbattuti facilmente e senza troppi sforzi. Sotto questo aspetto è impressionante il lavoro svolto dagli sviluppatori, in quanto Watch Dogs 2 è migliorato a dismisura rispetto allo scorso capitolo sotto tutti i punti di vista, fornendo al player la sensazione di poter attaccare e muoversi realmente come desidera.
Come è lecito aspettarsi ormai dalla maggior parte delle produzioni tripla A attuali, anche Watch Dogs 2, come il primo capitolo del resto, presenterà un albero delle abilità perfettamente studiate per permettere al giocatore una crescita costante e strategica nel tempo. Difatti, le ramificazioni saranno addirittura sette, divise in Hack dei Veicoli, i cui potenziamenti permetteranno non soltanto di muovere le auto nemiche e di cittadini a piacimento ma anche, ad esempio, di fornire un burst al vostro mezzo, Ingegneria Sociale, la quale garantirà al gamer di distrarre i nemici mediante un impulso ai telefoni o di evidenziare gli abitanti maggiormente ricchi per sottrargli il denaro, Disservizi in Città, perfetti nel permettere all’utente, magari durante un inseguimento, di agire sui semafori e sulle tubature, Modder, in grado di farvi sviluppare nuovi gadget per Marcus, Botnet che migliora l’uso delle funzioni delle smartphone, Precisione di Tiro, la quale incrementa la vostra mira e velocità di ricarica in combattimento, e, infine, Controllo Remoto, eccezionale nel fornire un incremento delle prestazioni per il jumper e il quadrirotore. L’elemento interessante è che tutto ciò potrà essere gestito direttamente dal telefono di Holloway mediante un’app prontamente scaricabile dallo store fittizio del gioco.
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Aumentare i propri follower, tramite selfie scattati nelle varie location, vi permetterà di accedere ai punti abilità.
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Oltre all’app Ricerca, software appunto necessario per aumentare le proprie capacità, l’utente potrà agire anche sulle playlist ascoltabili dal protagonista, selezionabili dall’apposito menu, sull’applicazione del DedSec, la quale vi garantirà di conoscere tutte le missioni attive e quelle scoperte, e un’altra piuttosto curiosa: ovvero ScoutX. Essa, difatti, segnalerà a Marcus la posizione di tutte le zone rinomate e della maggior parte dei monumenti della splendida San Francisco, permettendovi di scattare un selfie nelle varie location. So a cosa starete pensando: ma a che serve fotografarsi all’interno del gioco? La risposta è molto semplice, immagino già la conosciate: far aumentare i propri follower. Infatti, ad ogni foto, vi sarà un incremento dei seguaci (i quali tra l’altro cresceranno anche mediante le missioni principali e alcune secondarie) che una volta raggiunta una certa soglia vi permetterà di accedere ai punti abilità fondamentali per sbloccare a nuovi potenziamenti. Il sistema funziona davvero bene, e spingerà il giocatore a trovare ed osservare ogni singola zona della Baia, col fine proprio di aumentare la popolarità del gruppo. Non possiamo non lodare la scelta degli sviluppatori sia per quel concerne lo sviluppo del personaggio, piuttosto variegato e soddisfacente, che la trovata dell’app dello ScoutX, pretesto, tra l’altro, per mostrare “forzatamente” agli utenti quanto creato in anni di lavoro.
L’altra immensa novità presente in Watch Dogs 2 sarà, ovviamente, la nuova location visitabile nel titolo: San Francisco. Essa, rispetto alla più cupa Chicago, sarà incredibilmente solare e radiosa e, girovagando per i vari quartieri della metropoli, si percepirà incredibilmente il cambio completo di stile delle due città, l’attuale decisamente più viva e interagibile rispetto alla precedente, non soltanto riscontrabile in una maggiore presenza di incarichi e missioni supplementari, ma anche, e sopratutto, nei sorprendenti atteggiamenti assunti dai cittadini: infatti, nel caso in cui Marcus tenterà di scattarsi un selfie, facilmente gli abitanti si metteranno in strane pose per rendere la foto unica, oppure facilmente ci siamo imbattuti in persone che, probabilmente a causa di cibo non propriamente digerito, hanno poi espulso il tutto per terra. Ma la reazione che maggiormente ci ha stupito e ha permesso di intuire fino a che punto il lavoro è stato certosino, è avvenuta quando, casualmente, Holloway ha insultato un passante (nella produzione attraverso una ruota dei gesti è possibile inveire, complimentarsi o ballare con altri passanti) e lo stesso ha ben pensato di reagire dandogli un pugno in faccia; la scena, però, era stata vista anche da un poliziotto, il quale si è preoccupato di arrestare l’individuo colpevole. Questi sono stati soltanto alcuni esempi, e non possiamo che applaudire Ubisoft per lo straordinario lavoro nel rendere viva la metropoli.
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La città di San Francisco sarà caratterizzata da un numero eccezionale di attività secondarie e di negozi in cui poter personalizzare Marcus.
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Oltre però questi aspetti che potrebbero apparire secondari, la città della produzione sarà caratterizzata anche da un numero eccezionale di gare con le moto, nelle quali dovrete battere un tempo record per ottenere sia denaro che follower, di corse con il quadrirotore, in cui l’obiettivo finale sarà sempre quello di compiere il giro migliore, e di una sorta di incarichi terziari dove lo scopo sarà esaudire le richieste dei vostri clienti per essere retribuiti e guadagnare seguaci, i quali varieranno in base alla valutazione degli stessi committenti. Infine, ma non per importanza, vi saranno un grandissimo numero di birrerie e pub in cui riposarsi, concessionari per acquistare auto che poi potranno essere aggiunte all’applicazione per la consegna sul posto e, immancabili, i negozi di abbigliamento, incredibilmente divisi per genere: iniziando, quindi, con lo stile urban, passando per quello casual e finendo poi con l’elegante. Insomma, se non si fosse ancora capito, a San Francisco gli utenti potranno veramente compiere qualsiasi azione possibile, ed è impressionante constatare la quantità di implementazioni e feature aggiunte con questo sequel.
Per quanto riguarda il comparto tecnico (la nostra prova è avvenuta su PlayStation 4 Pro), esso è risalutato semplicemente stupendo, sicuramente aiutato dall’upscaling ma reso ancor più stupefacente da un ciclo giorno notte e di condizioni atmosferiche davvero credibile. I tramonti e le zone vicine alla costa saranno sempre caratterizzate da una luce unica e da contrasti di colori vividi e brillanti. Purtroppo, nelle fasi più concitate il frame rate non sarà sempre granitico, ma è più che accettabile data la qualità visiva presente su schermo. Malgrado siano passati ben due anni e le discussioni in merito sia state particolarmente accese, ancora oggi gli specchi presenti in game non rifletteranno l’immagine del protagonista e dell’ambiente, e ancora una volta andando a sbattere contro i pali della luce (con uno stile di guida ancora troppo arcade) gli stessi si distruggeranno con estrema facilità frantumandosi in mille pezzi. Insomma, in questo caso sicuramente si sarebbe potuto lavorare meglio, anche perché parliamo di aspetti ancora nell’occhio del ciclone a causa del primo scottante episodio. Infine il sonoro è risultato più che convincente, i suoni degli spari sono ben riprodotti e il doppiaggio ottimamente realizzato.
In conclusione, Watch Dogs 2 è, senza ombra di dubbio, tutto quello che il primo capitolo non è riuscito ad essere: la trama, infatti, eccetto un eccesso in alcune occasioni di comicità, sarà caratterizzata da tematiche importanti e personaggi, in modo particolare il DedSec, contraddistinti da personalità differenti e ben caratterizzati. Il gameplay è stato migliorato ed esteso a dismisura sotto tutti i punti di vista, in modo particolare con le innovazioni del jumper e del quadrirotore, i quali risulteranno non soltanto fondamentali per affrontare le varie missioni ma anche perfetti addirittura nel permettervi di conseguire gli incarichi non entrando mai in contato con gli avversari. La città di San Francisco, rispetto a Chicago, è stata ampliata e arricchita da un grandissimo numero di incarichi secondari, come gare e missioni richieste dagli stessi cittadini, e attività utili per la personalizzazione del personaggio. Peccato soltanto per una mancata risoluzione di alcuni problemi segnalati anche nello scorso capitolo e rimasti ancora ben presenti. Il titolo è consigliatissimo, ovviamente, tanto agli utenti riamasti scottati dal primo capitolo che anche a tutti gli altri gamers.