Recensione Modern Warfare Remastered

Un mese fa provavamo la campagna di Modern Warfare Remastered, sparatutto di Infinity Ward che ha segnato per sempre gli shooter moderni. Ciรฒ che rendeva il quarto capitolo di Call of Duty cosi speciale era lโ€™alchimia che il team di sviluppo era riuscito a convogliare nella produzione trattando la guerra moderna e non un conflitto noto come la Prima o la Seconda Guerra Mondiale. Qualche giorno fa ci รจ stato aggiornato il codice per poter mettere le mani sul multiplayer, vediamo com’รจ invecchiato lo sparatutto di Infinity Ward.


Non cโ€™รจ molto da aggiungere a quanto detto nel nostro articolo dedicato alla campagna, dal punto di vista tecnico. Ciรฒ che risalta รจ lโ€™enorme lavoro di pulizia dellโ€™immagine svolto dai ragazzi di Raven Software, capaci di migliorare di molto lโ€™impatto visivo e il livello di dettaglio. Gli scenari e le mappe su cui prendono piede gli scontri nel multigiocatore sono ringiovaniti, nonostante in alcuni casi ci si trovi di fronte ad un map design passato ed ormai quasi obsoleto. Il gameplay รจ rimasto piuttosto immutato e si fonda su un conflitto principalmente orizzontale che ha contraddistinto la produzione del 2007. Un piccolo grande neo che Modern Warfare Remastered si porta avanti รจ un time to kill abbassato che rende il gioco leggermente diverso rispettoย all’originale, e rendendo praticamente impossibile rispondere al fuoco nemico, se non in rari casi. Le dieci mappe inserite nel pacchetto iniziale sono molto buone, tra le migliori del gioco. Sicuramente avremmo apprezzato Strike o Bloc al posto di Bog e Shipment, ma sappiamo che le restanti verranno aggiunte con un update intorno a dicembre. Allo stato attuale, per come รจ strutturato ora il time to kill ed il bilanciamento risulta difficile utilizzare un certo tipo di armi e M16, AK47, M4 e in generali i fucili dโ€™assalto fanno incetta di uccisioni nelle statistiche finali di una partita classica.

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Modern Warfare Remastered si poggia finalmente su server dedicati.

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I principali cambiamenti sono da ricercare nella stabilitร  della partita e della pulizia del netcode, decisamente migliorato rispetto alla controparte del 2007, che poteva solamente contare sullโ€™host fisico, mentre Modern Warfare Remastered si poggia finalmente su server dedicati. Ciรฒ che ci ha fatto leggermente storcere il naso รจ il mancato restyling di alcune modalitร  che sono diventate piuttosto vecchiotte. Il Deathmatch a Squadre si ferma ancora a 75 uccisioni quando potrebbe essere portato a 100, cosi come il Sabotaggio non ha senso che sia composto di un solo round. Bene, non benissimo per quanto riguarda lโ€™inserimento di Uccisione Confermata, modalitร  non contemplata nel map design di allora e con questo time to kill risulta piuttosto succulenta per chi ama camperare e fare incetta di piastrine in totale comoditร . Le altre modalitร  sono rimaste immutate, con Dominio che รจ stato intelligentemente spezzato in due round per non favorire nessuno dei due team all’avvio. Unโ€™altra cosa che avremmo gradito รจ lโ€™inserimento del ritardo iniziale per il lancio di granate e serie di uccisioni: cosi non รจ stato e speriamo fortemente che questa limitazione venga introdotta con una patch futura.

Modern Warfare Remastered
“Crash” รจ un esempio di ottimo map design.

Dal momento che abbiamo giร  parlato del single player nell’articolo dedicatogli, non c’รจ molto altro da aggiungere sull’ottimo lavoro svolto da Raven Studio per Modern Warfare Remastered. Nonostante i dieci anni sulle spalle, il gioco non sfigura e lo studio di sviluppo ha aggiunto features riempitive interessanti che lo portano ad essere meno vecchio rispetto alla concorrenza. I vari inserimenti della Kill Cam finale, delle targhette e degli emblemi come in Modern Warfare 2, di ulteriori sfide da dover compiere e altri prestigi da poter raggiungere contribuiscono ad allungare la longevitร  di molto, soprattutto per chi si affaccia al titolo per la prima volta.

Concludiamo dicendo che su Modern Warfare Remastered รจ stato fatto un lavoro eccelso, tanto da farlo sembrare un vero e proprio remake. Le texture rinnovate, il livello di dettaglio, ombre e anti-aliasing contribuiscono a rendere l’esperienza di gioco decisamente piรน immersiva rispetto alla controparte originale, facendo capire quanto Infinity Ward abbia perso smalto col passare degli anni. Inoltre, risulta essere un bel monito per gli altri studi che si occupano di remastered sul come si svolge un lavoro certosino. Non perfetto, ma quasi.

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