Dark Souls III è indubbiamente uno dei titoli di maggior successo di questo 2016. From Software e Bandai Namco hanno deciso, come di consueto, di supportare il noto action rpg con un degno season pass contenente due espansioni. Oggi vi parliamo del primo pacchetto aggiuntivo: Ashes of Ariandel. Parallelamente al contenuto premium, From Software aggiorna anche il suo pargolo portando diverse migliorie richieste a gran voce dalla community del gioco, ancora viva ed attiva nel panorama PvP del titolo.

Dopo essere stati tempestati da trailer e da una campagna di comunicazione piuttosto longeva per un semplice pacchetto espansione, ci troviamo dunque avvolti dalla neve nel Mondo Dipinto di Ariandel che, alle orecchie dei fan storici, suonerà come un ritorno magico in un ambiente che avevamo avuto modo di conoscere nel primo Dark Souls. Ashes of Ariandel non è un DLC gigantesco a cui From Software ci ha abituato in passato. Non abbiamo di fronte Artorias of the Abyss tanto meno uno dei tre pacchetti di Dark Souls II. Questa volta, gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente ad ampliare parte dell’universo narrativo già esistente andando a fornire tasselli importanti nella mente del giocatore. Senza spoilerare nulla di ciò che incontrerete, possiamo dirvi che passeremo da cavalieri vichinghi a creature corvine e insetti che sembrano provenire dai Chalice Dungeon di Bloodborne. E ancora, occhiolini continui al giocatore che rimandano la mente “all’altro” dipinto. La varietà dei nemici, considerando che stiamo sempre parlando di un contenuto aggiuntivo venduto a 14.99€, è più che buona. I From non si sono limitati al semplice restyling di npc e nemici già esistenti, ma hanno lavorato discretamente per portare un’esperienza quanto più fresca, ma brutale possibile.

La mappa di Ashes of Ariandel è a prima vista contorta e poco lineare. Per ciò a cui ci hanno abituato i ragazzi di From Software il level design è “solamente” molto buono, senza però quei picchi raggiunti in passato con shortcut o mappe che si contorcevano su di sé. Ciò che spicca è la direzione artistica, come sempre. Le ambientazioni sono vive, plausibili e coerenti. Offrono uno spettacolo per gli occhi che raramente siamo abituati a vedere in un contenuto scaricabile. La neve di Ariandel, i particellari, il contrasto del fuoco con il freddo glaciale che penetra le viscere contribuiscono a dipingere un mondo astratto in cui il giocatore accetta di morire, più volte. Siamo onesti, la difficoltà di Ashes of Ariandel non è “eccessiva”. Abbiamo approcciato il DLC in NG+ al livello 140 con una build forza e armatura pesante e non siamo quasi mai usciti con le ossa rotte, se non con l’ultimo boss. Il posizionamento dei nemici è tale da permettere di correre qualora conosciate per bene l’area, ma sia di incappare in brutali imboscate qualora siate novizi. Prima di approcciare Ashes of Ariandel, vi consigliamo di arrivare almeno al livello 75 per quanto riguarda il NG e il 120 qualora arriviate in NG+.

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Talvolta, Ashes of Ariandel è dove Dark Souls incontra Super Mario. 

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Una feature implementata in questo DLC su cui From Software ha spinto molto la comunicazione è indubbiamente l’arena PvP che, diciamocelo, rimane un’aggiunta gradita, ma non essenziale. La community dei Souls è molto attiva anche lato tornei e PvP, ma non vorremmo vedere un futuro pacchetto aggiuntivo incentrato sul combattimento tra giocatori senza avere una parte più densa e succosa lato PvE. La quantità di armi e nuovi equipaggiamenti inseriti, comprendendo anche miracoli e stregonerie è buona. Da questo lato possiamo essere soddisfatti di aver visto aggiunte interessanti e ben posizionate. Spesso, si tratta di premi per aver esplorato a fondo (nello specifico parliamo di una torcia speciale o di un equipaggiamento da piromante) o di aver fatto dei salti nel mondo giusto. Ashes of Ariandel spesso e volentieri è dove Dark Souls incontra Super Mario. Scherzi a parte, vorremmo che questa componente “platform” venga evoluta e migliorata in futuro, evitando di far morire malamente il giocatore per animazioni che non funzionano correttamente o anelli che non si attivano.

Ciò in cui è inciampata From Software, inspiegabilmente (visti i precedenti) è il design dei boss, riuscito solamente a metà. Se da un lato una boss fight è incredibilmente riuscita e resterà nella storia dei Souls per quanto bella, difficile e spettacolare, l’altra si limiterà a rimanere appunto “l’altra”: sottotono, facile e poco ispirata. Nel complesso siamo di fronte ad un buon pacchetto aggiuntivo che, per 14.99€, vi darà comunque una buona scusa per tornare a Lothric e perdervi nel mondo dipinto per qualche oretta. La longevità è decisamente variabile, poiché come ben sapete dipende dalla vostra capacità. Esplorando tutto, scoprendo i vari segreti (non tantissimi a dire la verità), battendo i boss e soffermandosi anche a guardare il panorama per ampliare la galleria catture della nostra PS4, dovreste battere il DLC in circa 5-7 ore. Noi ne abbiamo impiegate 5 esatte. Per concludere, Ashes of Ariandel è solamente buono, considerando gli standard quantitativi a cui ci ha abituato From Software. La qualità c’è, ma è molto concentrata.