Fino a due mesi fa circa conoscevo Daedalic Entertainment grazie alla serie Deponia (arrivata di recente al quarto capitolo), avventura punta e clicca con una forte vena umoristica che ha riscosso un discreto successo, soprattutto in Germania. Alla notizia che l’azienda avrebbe pubblicato in qualità di editore Crazy Machines 3, titolo sviluppato da Fakt Software, mi sono subito informato sui capitoli precedenti. Una volta messe le mani sul prodotto finale ho iniziato a creare macchinari fino a sacrificare sonno e relazioni sociali pur di superare qualche livello particolarmente stimolante e, dopo qualche giorno, sono pronto a parlarvi di ciò che può offrire il titolo.

Iniziamo parlando della modalità storia che ci ha gradualmente mostrato i tanti macchinari disponibile nel gioco attraverso addirittura ottanta diversi livelli. Per superarli tutti, senza ovviamente cercare le soluzioni online, serviranno un buon numero di ore, soprattutto per coloro che non sono veterani dei puzzle game. Grazie alla varietà degli enigmi proposti dalla software house siamo riusciti a portare avanti la campagna senza stufarci dei nuovi livelli, mai ripetitivi e sempre ben studiati. Se inizialmente sistemare una tessera del domino e una manciata di eliche ci permettevano di far volare un coniglietto di peluches, ci siamo presto trovati a creare un macchinario capace di far suonare un carillon. C’è molto altro dentro Crazy Machines 3, come per esempio l’utilizzo dell’elettricità oppure la gestione dei rimbalzi della palla su una superficie.

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Le tante location non annoieranno mai il giocatore.

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Con gli oggetti a disposizione sarà possibile creare dei macchinari tanto complicati quanto belli da vedere, inoltre il gioco ci consentirà di testare in continuazione il funzionamento di quest’ultimo, permettendoci con il tempo di far lavorare perfettamente la nostra creazione. Se il titolo è riuscito a tenerci incollati allo schermo è soprattutto grazie al buon numero di location di gioco. Dopo aver appreso le meccaniche in giardino siamo passati all’arido deserto, proseguendo poi in una stanza, in un laboratorio e tanto altro. Questi e molti altri ambienti ci hanno consentito di evitare la noia che spesso sopraggiunge in produzioni del genere. Paragonando Crazy Machines 3 con il predecessore (uscito ben 7 anni fa), il salto generazionale è evidente: ogni location è più colorata, viva e soprattutto originale.

Ma cosa si può fare oltre alla campagna principale? Si possono inventare livelli. Non stiamo parlando di piccole creazioni in grado di occuparci massimo una manciata di giorni, bensì di macchinari complicati da condividere poi sul workshop di Steam. Ovviamente ciò significa che sono disponibili altri livelli creati dagli utenti capaci di rendere il titolo potenzialmente infinito. Per quanto riguarda l’editor di gioco, durante le nostre sessioni ci siamo resi conto che è davvero ben realizzato e fornito: avremo oltre 200 oggetti e più di 300 parti tra cui scegliere, inoltre Daedalic ha già confermato che in futuro tanti nuovi pezzi verranno inseriti gratuitamente. Siete pronti a dar vita a un macchinario bello e dannatamente complicato?

Esteticamente ogni oggetto è ben realizzato e si nota facilmente la sua tridimensionalità. La cura per quanto riguarda la fisicità dei pezzi è davvero soddisfacente: quando andremo a sistemare le varie parti del macchinario non potremo sovrapporle e lasciandone una sospesa in aria vedremo quest’ultima cadere non appena avvieremo il tutto. Grazie a questa cura per i dettagli non ci siamo imbattuti in compenetrazioni di nessun tipo, oltre che in meccanismi ben realizzati. Anche la colonna sonora ci ha convinto e, nonostante il numero di tracce non elevato, abbiamo notato una certa sintonia tra i brani e gli ambienti di gioco (tranne alcuni rari casi).

In conclusione, Crazy Machines 3 è un titolo che gli appassionati dei puzzle game non possono non provare: grazie alla cura per i dettagli e a un buon numero di oggetti disponibili, i giocatori si divertiranno per tante ore tra i livelli della campagna originale e quelli creati dagli utenti. Noi di VMAG ci sentiamo di consigliare l’opera anche a coloro che non hanno mai giocato ai puzzle game perché, dopo aver preso confidenza con gli strumenti, il titolo diventerà accessibile a molti, oltre che divertente. Ora scusateci, ma dobbiamo creare un macchinario per cambiare una ruota alla macchina!