New Super Luigi U: la recensione di VMAG

Con il solito ritardo e la tradizionale avversione al conformismo, anche Nintendo sale sul carrozzone dei DLC portando sulla propria console ammiraglia un aggiornamento per quello che, fino all’uscita di Pikmin 3, si ergeva a titolo di punta della line-up di Wii U: New Super Mario Bros. U.Come sempre, la casa di Kyoto ama fare le cose a modo suo: New Super Luigi U è molto più di un semplice “contenuto scaricabile”, qualcosa che per mole di gioco si avvicina a un titolo completo vero e proprio, tanto da essere venduto anche in versione “stand alone” pacchettizzata. L’operazione, tesa alla celebrazione del trentennale della prima apparizione dell’idraulico di verde vestito, ricorda da vicino quanto fatto nel lontano 1986 con il Super Mario Bros. 2 giapponese (il nostro The Lost Levels), un gioco che riciclava gli elementi grafici e l’intero comparto audio del primo indimenticato Super Mario Bros., per regalare ai giocatori un nuovo set di livelli dal design riveduto e corretto. New Super Luigi U fa esattamente la stessa cosa, visto che tutto, dalla mappa di gioco agli sfondi, passando per la colonna sonora e i power-up utilizzabili, è ripreso pedissequamente dal titolo che ha accompagnato il lancio di Wii U.


A cambiare, però, non è solo il design dei livelli: tanto per cominciare, la fisica che regola i movimenti di Luigi è stata completamente rivista, e ora il fratellino fifone del più celebre Mario sacrifica parte della proverbiale affidabilità nel controllo in cambio di una maggiore potenza di salto (come accadeva invece nel “nostro” Super Mario Bros. 2). Sempre sul modello del Super Mario Bros. 2 nipponico, il tasso di difficoltà raggiunge nuove vette di sadismo. In questo senso, il limite di tempo fissato sui 100 secondi ha sì costretto gli sviluppatori a ideare livelli più brevi, ma ha anche trasformato l’esperienza di gioco in una continua speedrun, dimezzando lo spazio per l’esplorazione e le uscite segrete e regalando un feedback più vicino a quello di un Sonic “old school”. A facilitare le cose c’è il “Ruboniglio”, il personaggio già visto qualche mese fa, che va a colmare il posto reso vacante dall’inspiegata scomparsa di Mario. Il Ruboniglio non può godere dei power-up ma è immune a qualsiasi attacco, cosa che lo rende il personaggio ideale per i giocatori alle prime armi (o che vogliono finire il gioco “ammazzando” il divertimento). Le novità, praticamente, finiscono qui, e sono più che sufficienti per giustificare l’acquisto del gioco sottoforma di DLC. Meno giustificato il costo della versione retail, venduta qui da noi a prezzo pieno. Anche perché New Super Luigi U, vista la difficoltà e la particolare natura del level design, si rivela un titolo indicato soprattutto per chi ha già spolpato fino al midollo l’illustre predecessore ed è ora in cerca di una sfida diversa e più intensa.

Consigliato, insomma, solo se si è orfani di un Mario “vero” da giocare. Questa volta Luigi non si scrolla di dosso il complesso del fratello minore. Che poi Mario e Luigi sarebbero gemelli è un’altra storia…

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