Recensione Woodle Tree 2: Worlds

In un panorama videoludico governato dalle incertezze economiche e dalla necessità di sfornare costantemente best seller con la speranza di ottenere guadagni fuori di testa, è compresibile che difficilmente si propenda per la realizzazione di un progetto totalmente fuori dagli schemi, cercando, invece, di capire quali possano essere le meccaniche maggiormente gradite dal pubblico, riproponendole in diverse forme. Fortunatamente, sotto questo aspetto, esiste la realtà indipendente, ovvero quell’insieme di team che solitamente sono sprovvisti di publisher e possono concedere libero sfogo alla propria fantasia più recondita, sfornando, in questo modo, titoli impensabili per il settore industriale dei tripla A. Durante la Milan Games Week, nell’area indie dedicata agli sviluppatori italiani, abbiamo avuto l’opportunità di visionare numerosi progetti interessanti, tra cui Woodle Tree 2: Worlds, sviluppato da Chubby Pixel. Il titolo ci stuzzicò non poco, e, a distanza di pochi giorni dalla prova effettuata, ci troviamo a recensire la produzione. Siete curiosi di scoprire le potenzialità del gioco? Continuate a leggere.

Non appena avvieremo Woodle Tree 2: Worlds, verremo immediatamente catapultati nel coloratissimo mondo di gioco, nel quale faremo la conoscenza del nostro eroe: un tronchetto d’albero. È davvero interessante notare che, abitualmente, i protagonisti dei videogiochi, sopratutto del mondo dei tripla A, è si costellato da personaggi pompati all’ennesima potenza, ma pochi in realtà sono poi capaci di suscitare anche una piccola emozione nell’utente. Per quanto riguarda l’indie in questione, invece, la tenerezza e dolcezza dell’alberello ci hanno immediatamente conquistati, facendocelo apprezzare anche se totalmente muto. Difatti, nel titolo sviluppato da Chubby Pixel, la storia sarà una componente totalmente assente: non vi sarà un reale motivo narrativo per cui dovremo andare avanti, dovendo cercare di scoprire qualcosa del fantastico mondo partorito dallo studio italiano osservando le curiose creature che lo popolano. Senza ombra di dubbio, la mancanza di un qualche tipo di narrazione, anche in forma embrionale, si avverte, e sinceramente non comprendiamo al cento percento la scelta compiuta, in quanto anche uno stralcio minimo di trama avrebbe reso l’avventura maggiormente divertente.

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Il gameplay di Woodle Tree 2: Worlds risulterà divertente, ragionato e curato sotto molteplici aspetti.

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Passando, invece, al vero punto forte della produzione, non possiamo non esprimerci sul gameplay, il quale risulterà divertente, ragionato e curato sotto molteplici aspetti. So che sembrerà assurdo, ma il nostro protagonista, pur essendo un semplice tronco, potrà saltare, correre, grazie all’utilizzo di particolari fiori situati sul terreno, perfetti nel far percorrere lunghe distanze in poco tempo, e attaccare, sfruttando una foglia che si rivelerà un’arma micidiale per abbattere i nemici. Infatti, premendo l’apposito tasto, il personaggio principale sarà in grado di sferrare colpi letali, grazie ai quali potremo farci largo tra gli antagonisti. Inoltre, il potente strumento di morte permetterà sia di capire lo status fisico del nostro beniamino, questo mediante la grandezza dello stesso (più piccolo sarà e meno vita avremo a disposizione), che garantirci l’approdo in zone altrimenti irraggiungibili. Difatti, dopo un doppio salto, l’alberello avrà la facoltà di utilizzare la foglia che porterà con se come specie di paracadute, la quale renderà tanto i balzi quanto la caduta enormemente più efficaci, permettendo all’utente di manovrare perfettamente il personaggio affinché raggiunga una determinata zona.

I livelli presenti nel gioco saranno caratterizzati da un level design davvero ottimo.
I livelli presenti nel gioco saranno caratterizzati da un level design davvero ottimo.

Inoltre, sfruttando specifiche correnti ascensionali, sarà possibile elevarci leggiadri in aria e approdare su inedite location. Proprio per quanto riguarda le varie ambientazioni in cui potremo arrivare, occorre sottolineare che il titolo inizialmente ci farà cominciare da una macro mappa, da cui tutte le restanti otto si intrecciano inevitabilmente. Ogni territorio esplorabile sarà rappresentato da un albero diverso, nelle cui vicinanze si potranno scorgere tre oggetti mancanti: ovvero le gocce d’acqua che l’utente dovrà necessariamente scovare per completare la produzione. Infatti, una volta ottenute per tutti gli otto percorsi il gioco potrà dirsi definitivamente completato. Questo processo, dopo le prime volte in cui risulterà interessante, alla lunga potrebbe annoiare, costringendo il gamer a svolgere, sostanzialmente, sempre le medesime azioni.

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La costruzione delle mappe è davvero ottima, con la presenza di checkpoint posizionati oculatamente.

Difatti, malgrado il titolo sia comunque contornato anche da puzzle ambientali, i quali ad esempio vi spingeranno a raccogliere dell’acqua nella foglia e poi a riversarla su una piantina che magicamente crescerà a dismisura aprendovi dei passaggi, essi si ripeteranno, non fornendo grandissima varietà. Attenzione, non stiamo minimamente dicendo che la produzione non sia divertente e non riesca a regalare sensazioni positive, però, senza ombra di dubbio, una maggiore diversificazione sarebbe stata apprezzata. È sicuramente un peccato, in quanto la costruzione delle mappe è davvero ottima, con la presenza di checkpoint posizionati oculatamente, i quali non risulteranno né troppo vicini né esageratamente lontani tra di loro. Inoltre, alcune zone ben visibili, che ad un occhio poco attento risulterebbero inutili, in realtà, in caso di caduta o di morte, potrebbero far raggiungere le location prefissate in minor tempo, segno del certosino lavoro svolto nel level design. In più, sparsi per i vari percorsi, vi saranno delle specie di frutti, i quali una volta raccolti permetteranno all’utente non solo di personalizzare il proprio beniamino, ma anche di perfezionare il proprio arsenale bellico acquistando dagli appositi rivenditori delle foglie nettamente più potenti.

I simboli raffigurati su quelle costruzioni, simboleggeranno la necessità di attivare un meccanismo per proseguire.
I simboli raffigurati su quelle costruzioni, simboleggeranno la necessità di attivare un meccanismo per proseguire.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, il titolo risulterà davvero ben realizzato, con colori sgargianti e vividi che illumineranno tutti gli ambienti di gioco. L’anima cartoon della produzione sarà perfettamente contestualizzata alla tipologia di azioni da svolgere e allo scopo del gioco. Certo, tutto questo a discapito di un frame rate piuttosto basso in alcune zone particolari, ed un evidentissimo problema di caricamento degli oggetti a schermo, i quali appariranno durante il nostro passaggio infastidendo non poco l’azione. Inoltre, di frequente, la telecamera non reagirà esattamente ai comandi, e nell’eventualità che vi troviate vicino ad un muro, e decidiate di girare la visuale, sarete in grado misteriosamente di osservare attraverso lo stesso. Insomma, sotto questo aspetto, il titolo sviluppato da Chubby Pixel è piuttosto acerbo, speriamo possa essere migliorato col passar del tempo. Il comparto sonoro, invece, sarà quasi totalmente assente, con qualche musica e suono a scandire gli avvenimenti.

In conclusione, Woodle Tree 2: Worlds è un titolo interessante, capace di divertire e appassionare grazie ad un gameplay solido. Certo, la varietà non risulterà la dote principale della produzione, ma comunque la risoluzione di qualche puzzle e l’attivazione di alcuni meccanismi vi daranno non poche soddisfazioni. Inoltre il level design sarà il vero fiore all’occhiello del gioco, il quale grazie a shortcut, passaggi secondari e vie alternative renderà l’esplorazione decisamente più avvincente. Peccato per una scarsa diversificazione delle azioni da compiere, le quali si riveleranno sempre le solite, e ad un comparto tecnico si ispirato e caratterizzato da tinte colorate e vivaci, ma afflitto da innumerevoli problemi che potrebbero inficiare sull’esperienza di gioco.

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