Sono passati quasi sette mesi dall’arrivo di Oculus Rift sul mercato e la realtà virtuale non è più un’esclusiva del mondo PC: grazie a PlayStation VR anche la console di casa Sony ha la sua periferica. L’annuncio risale addirittura a marzo 2014 quando il nome Project Morpheus venne rivelato al mondo intero. Con il tempo la realtà virtuale è cresciuta, Oculus Rift e HTC Vive sono stati rilasciati e Sony, lo scorso 13 ottobre, ha portato sul mercato il suo primo visore chiamato PlayStation VR. Noi di VMAG non ci siamo fatti pregare e l’abbiamo indossato immediatamente, pronti a sapere cosa ne pensiamo?
Dal punto di vista estetico, il PlayStation VR è davvero bello da vedere: la scelta dei colori (il rivestimento è bianco e nero, mentre i led blu) e il design futuristico si sono uniti e ci hanno letteralmente conquistato. Per quanto riguarda il resto, oltre al visore sono presenti davvero tanti cavi e una CPU necessaria per sfruttare il device, dunque preparatevi a ricoprire il vostro salotto di fili. Piccola parentesi: non preoccupatevi se siete inesperti nel settare la periferica, nella confezione è presente un libretto di istruzioni in cui è spiegato tutto alla perfezione e. se ciò non bastasse, sono presenti svariati video tutorial sul canale Youtube di Sony, insomma ce la potete fare. Una volta collegati gli ultimi cavi abbiamo osservato un attimo il piccolo telecomando posto alla sinistra del visore grazie al quale potremo accendere/spegnere PlayStation VR, modificare il volume e mutare il microfono.
PlayStation VR monta uno schermo OLED da 5,7 pollici grazie al quale potremo avere una risoluzione di 1920×1080 (ovvero il formato Full HD) che diventa 960×1080 per occhio. L’angolo di visione è pari a 100 gradi (ben 10 in meno di Oculus Rift e HTC Vive), ma il lavoro fatto da Sony per evitare di imbatterci nei fastidiosi bordi neri che delimitano lo schermo è degno di nota. Durante le sessioni di gioco quasi non abbiamo notato questo problema visto che è più semplice spostare la testa e non gli occhi, Per quanto riguarda il frame rate, i titoli girano a 60FPS per occhio, mentre il refresh rate dello schermo passa da 90 a 120 Hz e la latenza riesce a non superare i 18 millisecondi, ovvero il limite sopra il quale si può avvertire un grave motion sickness.
Andiamo ora a parlare dell’argomento di cui si è discusso di più in questi mesi: il valore. Alzi la mano chi, una volta letto il prezzo di listino (ovvero 400€), ha pensato: costa poco, ma chissà che basse prestazioni offrirà . Io ho sentito troppe volte questa frase e sono felice di dire che Sony ha smentito gli scettici grazie a qualche compromesso e soprattutto una line-up interessante. La PlayStation Camera (venduta separatamente al costo di 70€) rileva perfettamente lo spostamento del visore e dei due PlayStation Move (venduti in coppia a 85€) sfruttando le zone luminose presenti su entrambi i device, offrendo un tracciamento dei movimenti di assoluta qualità . C’è da dire che per i non possessori dei dispositivi usciti in questi anni il costo lieviterà (in America è in vendita un bundle a 500$, mentre in Europa ancora non esiste) e che anche la PlayStation 4 ha un prezzo, ma il totale non tocca quota mille euro, cifra che non basterebbe a comprare un PC con i requisiti necessari per utilizzare i visori rivali.
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La line-up di lancio è il vero punto forte di PlayStation VR.
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Nonostante la buona qualità di PlayStation VR, il sistema di tracciamento di Oculus Rift e soprattutto HTC Vive rimangono comunque superiori, ma questo già lo sapevamo. Per quanto riguarda la risoluzione, anche qui i visori rivali hanno avuto la meglio, ma durante le nostre esperienze di gioco con la periferica Sony siamo rimasti colpiti da alcune situazioni: non dimenticheremo mai i fondali marini di Ocean Descent. Arriviamo ora al punto forte di PlayStation VR, ovvero la line-up di lancio. Al dayone ci siamo ritrovati indecisi se prendere un gioco o l’altro grazie al buon numero di titoli rilasciati: per gli appassionati di guida c’è Driveclub VR (motion sickness a parte), se volete comandare un mech e partecipare a uno sport futuristico c’è RIGS, per gli amanti dell’horror Here They Lie è un’opzione valida, anche il genere investigativo è presente con Batman Arkham VR, senza dimenticare il nuovo Until Dawn: Rush of Blood. La lista non finisce qui ed è per questo che una volta indossato il visore ci siamo resi conto che, a differenza dei rivali, PlayStation VR è pensato proprio per i videogiocatori.
In conclusione, PlayStation VR non è il miglior visore sul mercato, ma sicuramente il più interessante per i videogiocatori. Ora più che mai siamo convinti che Sony è riuscita in un miracolo: vendere a un prezzo competitivo una periferica di assoluto valore. Se siete interessati al mondo della realtà virtuale, noi di VMAG vi consigliamo di dare un’occasione a PlayStation VR, potreste rimanere ammaliati da una partita di RIGS, dal perverso parco dei divertimenti presente in Until Dawn o da una sessione investigativa di Batman Arkham VR. Insomma ci sono titoli per tutti, ora spetta a voi trovare quello più adatto ai vostri gusti.