Siamo ormai giunti al secondo giorno della Milan Games Week, e fortunatamente la manifestazione, oltre a concedere spazio ai grandi titoli tripla A, fornisce numerose postazioni anche per i team indipendenti italiani, pronti a giocarsi le loro carte per convincere il pubblico del duro lavoro svolto. Il primo che abbiamo avuto modo di testare รจ statoย Feel Me Hear Me, sviluppato da Stelex Software, realizzato inizialmente in forma embrionale da una singola developer, Tania Maccarinelli, in occasione della propria tesi di laurea. So che potreste, giร dopo queste poche informazioni, etichettare la produzione come gioco non all’altezza, ma sappiate che dovrete ricredervi:ย Feel Me Hear Me, ha tutte le carte in regola per essere considerato valido, capace in pochi minuti di impressionarci sotto molteplici aspetti.
Feel Me Hear Me รจ un titolo horror/psicologico profondamente incentrato sul comparto narrativo, avente alla base una storia concernente una singola ragazza, dal nome non ancora specificato, la quale misteriosamente si risveglia in una casa abbandonata di cui non ricorda assolutamente nulla, eccetto una strana familiaritร che non riesce in alcun modo a spiegarsi. La sviluppatrice ci ha spiegato che la casa, nonostante all’apparenza sia abbandonata, รจ in realtร posseduta da un fantasma, la cui storia si intreccerร inevitabilmente con quella della protagonista. Purtroppo, per quel che riguarda la trama, non abbiamo potuto raccogliere ulteriori info; dovremo aspettare la review per scoprire nel dettaglio le vicende.
Per quanto riguarda il gameplay, dal poco che abbiamo potuto testare, ci รจ sembrato totalmente in funzione della narrazione (in stile avventura grafica per intenderci), nel quale avevamo la possibilitร di analizzare degli oggettiย e ascoltare dei flashback audio, incentrati sul passato della ragazza. Le informazioni importanti sono state anche annotate in un diario specifico, consultabile in qualsiasi momento per capire cosa รจ accaduto e recuperare dei tasselli mancanti. Inoltre, durante il test, la protagonista aveva la possibilitร di zoomare sugli oggetti, in modo tale da attivare delle mini cutscene utili per capire la storia. Infine, una nota di merito รจ dedicata al comparto tecnico e sonoro: difatti, nonostante sia stato sviluppato da una singola persona, la grafica realizzata mediante l’Unreal Engine 4 ci รจ sembrata ottima, caratterizzata da una buona definizione generale. L’audio, invece, ha ricoperto un ruolo di fondamentale importanza: non ha solamente contribuito ad aumentare l’immersione nell’ambiente di gioco, ma ci ha anche permesso di avere dei consigli su dove dirigere la nostra attenzione. Insomma, tutto lascia presagire che il prodotto finale possa realmente convincere.
In conclusione, Feel Me Hear Me, malgrado i pochi minuti spesi nella demo, ci ha convinto appieno. Il gameplay รจ interamente dedicato alla narrativa, per questo motivo รจ impossibile aspettarsi grande varietร dallo stesso. Probabilmente รจ molto piรน vicino ad un’avventura grafica di quanto si possa immaginare, con la giocabilitร dedicata esclusivamente al movimento e all’analisi di oggetti utili a scoprire il background della produzione. Siamo curiosi di scoprire cosa possano nascondere i misteri narrativi di Feel Me Hear Me, in quanto fiduciosi che possa rivelarsi un titolo in grado di coinvolgere interamente l’utente.