Dopo il precedente episodio di Paper Mario chiamato Stickers Star, considerato deludente, sono molti i fan che ne aspettano un seguito. Nel corso di un Nintendo Direct, la storica società nipponica ha inaspettatamente annunciato l’arrivo in esclusiva su Wii U di un nuovo episodio della serie, denominato “Color Splash”. Parlare di questo capitolo della serie non è semplice, in quanto il pubblico, basandosi sulle immagini mostrate, lo ha precocemente bocciato accusandolo di essere apparentemente troppo simile al precedente, e anche perchè, sempre a detta di alcuni, la storica serie rpg ha preso una piega differente rispetto al passato. Ma sarà veramente così? scopriamolo insieme.
Paper Mario Color Splash porta con sè una responsabilità piuttosto pesante in quanto, molto probabilmente, farà parte degli ultimi titoli in uscita su Wii U (aspettando ovviamente l’arrivo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild). Il gioco comincia con Mario che riceve una visita dalla principessa Peach, che a sua volta ha ricevuto un messaggio contenente un Toad completamente scolorito dalla lontana isola di Prisma. Questo fatto allarma la coppia, che deciderà di recarsi sull’isola per indagare su questa misteriosa circostanza. Sembrerebbe infatti che dei tipi timidi armati con una speciale cannuccia, senza un apparente motivo, si divertano a risucchiare i colori di alcuni malcapitati, per misteriosi fini maligni. Le vernistelle (che sono una delle caratteristiche attrazioni dell’isola) sono misteriosamente sparite, e dunque toccherà a Mario, armato di un martello dalle particolari caratteristiche e accompagnato da un simpatico secchiello parlante, di ricolorare e ripristinare i danni che i poveri abitanti dell’isola hanno subìto, recuperando le diverse stelle sparse per l’isola.
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“Mario, armato di un martello dalle particolari caratteristiche e accompagnato da un simpatico secchiello parlante, dovrà ricolorare e ripristinare i danni che i poveri abitanti dell’isola hanno subìto”
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L’approccio iniziale con il gioco non è dei migliori, perché il combat system porge delle sensazioni piuttosto macchinose. Mi spiego meglio: per infliggere i danni all’avversario si devono utilizzare delle carte collezionabili, che si possono trovare sparse in giro per le aree di gioco o acquistare in un negozio presente nella città di Prisma. Per svolgere un combattimento bisogna fare in sequenza le seguenti azioni: selezionare la carta che si vuole utilizzare e confermarne successivamente l’utilizzo; colorarla toccandola per infliggere più danni agli avversari e riconfermare l’utilizzo della carta; e dopo averla confermata, spostarla verso l’alto del paddone (ebbene si, il titolo sarà interamente giocabile grazie al controller di Wii U) in modo che essa/e compaiano sul campo di gioco per svolgere poi l’attacco. Ammetto che al primo impatto questa serie di azioni mi è sembrata abbastanza frustrante, in quanto anche solo per attaccare un nemico debole bisogna ripeterla continuamente… tuttavia proseguendo con l’avanzare della storia, lentamente ci si abituerà e la tecnica non apparirà più così ostica.
Mario, per tutta la durata del gioco, sarà accompagnato da un simpatico barattolo di vernice, che lo aiuterà a colorare e dipingere le città o i luoghi dove sono presenti alcune misteriose chiazze sbiadite. Il barattolo aiuterà non solo a risolvere le missioni, ma sarà utile anche come mentore in situazioni non piacevoli. Basterà infatti premere uno dei tasti direzionali del pad per chiamarlo e ricevere dei consigli nel caso non si sapesse quali azioni svolgere per risolvere le missioni presenti nei diversi livelli. Vorrei poi soffermarmi anche su una tecnica che mi ha lasciato leggermente sorpreso: in alcune situazioni di gioco, potrà capitare che il giocatore si ritrovi a risolvere dei piccoli enigmi la cui soluzione ricadrà su una tecnica denominata “tecnica del ritaglio”.
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Il giocatore si ritroverà a risolvere dei piccoli enigmi la cui soluzione ricadrà su una tecnica denominata “tecnica del ritaglio”
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Essa consiste nel modificare alcuni degli scenari tramite una particolare meccanica instaurata sul paddone del Wii U. Come descritto dal nome, il giocatore si ritroverà letteralmente a tagliare alcuni punti dello scenario per poter risolvere qualche piccolo enigma attraverso il pennino presente sul joypad. Se inizialmente si può rimanere entusiasmati dalla novità presentata, avanzando con la storia questa tecnica può rivelarsi piuttosto ripetitiva e frustrante in certi frangenti, in quanto, per superare determinate situazioni (imposte da alcuni scenari), bisognerà utilizzarla forzatamente. Per svolgere il ritaglio, il giocatore si dovrà sincronizzare perfettamente in un punto prestabilito e – potete stare tranquilli – la sagoma da ritagliare apparirà comunque sullo schermo, ma sarà difficile capire dove mettersi per poter compiere tale azione. Questa situazione potrebbe portare il giocatore a perdere svariati minuti di gioco per capire dove posizionarsi, creando non pochi disagi.
Ma torniamo a parlare delle carte da gioco. Come descritto in precedenza, i combattimenti si svolgono con delle carte scontro che possono essere trovate girovagando per i livelli o acquistandole nel negozio presente presso il centro cittadino. Si avrà l’opportunità di crearsi il mazzo a proprio piacimento, ma le carte utilizzate durante i combattimenti verranno smaltite rendendo dunque il mazzo più scarno. Se invece il giocatore dovesse possedere un mazzo completo di carte avendo quindi raggiunto il limite massimo consentito, per smaltirlo e ricrearlo a proprio piacimento non basterà solamente combattere, ma volendo potrà donare le carte attraverso il museo presente sempre nel centro cittadino. Ogni donazione porterà ad un premio musicale, che consentirà l’accesso gratuito nello sbloccamento esclusivo di alcune tracce audio di gioco. Nel videogioco sono reperibili anche alcune carte speciali, che però approfondiremo successivamente.
Le minacce per Mario comunque non riguarderanno solo le vernistelle da recuperare e le macchie sbiadite da colorare. Il noto idraulico di origine italiane si (ri)troverà nuovamente a dover salvare la principessa Peach dalle grinfie di Bowser, combattendo contemporaneamente con i bowserotti.
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“Mario si troverà nuovamente a dover salvare la principessa Peach dalle grinfie di Bowser”
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A proposito dei bowserotti, non possiamo scendere nel dettaglio per quanto riguarda le bossfight e i vari pattern per affrontarle: se facciamo un paragone, nelle battaglie normali per sbarazzarsi di un nemico basterà utilizzare una buona strategia scegliendo le classiche carte da gioco presenti nel proprio mazzo a seconda del nemico presente. Per quanto riguarda i boss invece, la situazione è più complessa. E badate bene, non ci riferiamo solamente alla potenza in sè dei vari boss, bensì ad alcune scelte strategiche che bisognerà attuare per poterli sconfiggere. Ciò che possiamo dirvi è di utilizzare attentamente tutto ciò che avete trovato nel corso della vostra esperienza di gioco.
Concludendo, Paper Mario Color Splash presenta sicuramente qualche piccolo difetto per quanto concerne alcuni aspetti tecnici del sistema di combattimento, che magari potrebbero essere migliorati, e si sente anche vagamente l’assenza di qualche personaggio originale (solitamente un marchio di fabbrica della serie), tuttavia la storia del gioco si è rivelata molto coinvolgente senza eliminare la tipica ironia presente in tutti gli altri episodi. Se farete attenzione potrete trovare addirittura alcune citazioni su titoli moderni sia per quanto riguarda il mondo videoludico che cinematografico. Siamo sicuri inoltre che i giocatori rimarranno letteralmente incantati dalla cura messa nella creazione degli scenari e dalla sontuosa (nonché meravigliosa) colonna sonora. Per essere uno degli ultimi titoli previsti su Wii U, Nintendo ha svolto un ottimo lavoro.