Come ogni anno, Fifa torna con una nuova edizione migliorata rispetto alla precedente per convincere i fan a scommettere ancora una volta sul titolo. Con il rivale PES in grado di riscuotere un buon successo, Electronic Arts ha risposto alla produzione targata Konami con tante migliorie mostrate nei mesi precedenti al lancio del gioco. Proprio quest’anno c’è stato il cambio di motore grafico: abbandonato il vecchio Ignite abbiamo accolto Frostbite (quello utilizzato per la saga di Battlefield). Anche le modalità di gioco sono state migliorate (come la Carriera allenatore, Pro club e Fifa Ultimate Team) e Il Viaggio, quella che è una sorta di story mode, è una piacevole novità che arricchisce l’esperienza di gioco. Dopo una trentina di ore su Fifa 17 penso di poter dare un giudizio sull’operato di Electronic Arts: pronti a scendere in campo?

Partiamo subito dal punto più importante: il gameplay. Il passaggio di consegne iniziato con Fifa 16 sembra proseguire: i giocatori veloci non saranno più imprendibili come una volta, anzi un centrale difensivo roccioso potrà stoppare sul nascere ogni tentativo di scatto. Il team ha lavorato sull’importanza del fisico, implementando il physical play: questa nuova funzione permetterà di sfruttare la fisicità del giocatore per difendere un pallone (sia in fase di attacco che di difesa), permettendo di addormentare la manovra o di giocare di sponda per un compagno.

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Sventagliare un pallone con Felipe Melo sarà molto più difficile che farlo con Pirlo.

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Un altro miglioramento importante è quello riguardante i movimenti senza palla dei giocatori, sempre più attivi durante la manovra e capaci di sovrapporsi con i giusti tempi per creare nuove linee di passaggio o semplicemente portare via un uomo e aprire una prateria verso la porta avversaria. Per quanto riguarda il dialogo palla al piede, i cambi di gioco o semplicemente i passaggi filtranti richiedono una maggiore precisione e soprattutto le caratteristiche adatte per tentare la giocata: sventagliare un pallone con Felipe Melo sarà molto più difficile che farlo con Pirlo (come è giusto che sia).

Parlando ora delle varie modalità, direi di iniziare dalla Carriera allenatore. Prima di tutto partiamo dalla creazione del nostro alter ego: dopo il nome e il cognome avremo a disposizione ben 11 avatar tra cui scegliere per rappresentare al meglio il nostro uomo in panchina. Proseguendo poi, sembra che il ruolo da ricoprire nel club, con il passare degli anni, sia sempre più quello di manager all’inglese, e non il semplice mister che schiera la squadra e compra un paio di rinforzi. Per questa edizione Electronic Arts ha ampliato i nostri poteri, consentendoci di gestire al 100% il nostro club: dovremo lavorare sulla crescita dei giovani e del brand in campo internazionale oltre che sull’amministrazione delle finanze ( merchandise, costo dei biglietti, stipendi dei giocatori, etc.). Proprio per quest’ultimo punto, se vorremo aggiustare il bilancio potremo svolgere delle vere e proprie tournée durante il ritiro estivo, così da avere qualche milione in più da spendere sul mercato. Non manca poi la gestione degli allenamenti per i singoli giocatori, i compiti da assegnare agli osservatori e il calciomercato, presenti da svariate edizioni e rese, per quanto possibile, simili alla realtà.

Anche il Pro Club continua a crescere con il passare degli anni. Per chi non lo conoscesse, è una modalità nella quale potrete giocare con il vostro calciatore creato da 0, personalizzandone l’aspetto fisico, scegliendo il nome e schierandolo dove volete, con le impostazioni tattiche che volete. Ciò che rende Pro Club unica è l’opportunità di giocare in squadra con i vostri amici, sfidando altri club online e salendo di divisione. All’inizio il calciatore avrà un overall pari a 78 e crescerà giocando partite, segnando gol e sfornando assist, insomma il sistema di sviluppo basato sulle sfide, presente nelle scorse edizioni, è stato totalmente stravolto. Per chiudere, avremo a disposizione un albero della abilità dove potremo spendere i punti ottenuti con la crescita di overall per sbloccare determinate caratteristiche (le 5 stelle skill o quelle a piede debole per esempio).

Siamo arrivati alla vera novità di quest’anno: la modalità The Journey. Come già visto nei precedenti mesi, impersonando Alex Hunter potremo giocare in uno dei 20 club della Barclays Premier League e vivere quello che è il sogno di molti di noi. Non saremo soli, avremo accanto alcuni nostri parenti (madre e nonno), oltre che lo storico compagno di giovanili Gareth Walker e Danny Williams, ragazzo conosciuto durante un provino. Grazie a un sistema di storytelling profondo, ben presto ci affezioneremo a ogni personaggio e le nostre risposte influenzeranno i rapporti con loro, quelli con il mister, il numero di follower e soprattutto il nostro atteggiamento in campo. Per quanto riguarda il gameplay, potremo scegliere se controllare tutta la squadra o solo il singolo giocatore: con la prima opzione potremo sfruttare al meglio le caratteristiche della squadra per servire Hunter, mentre con la seconda vivremo la partita in maniera diversa, come se fosse reale ciò che sta succedendo, e ci affideremo alle giocate del computer per essere serviti in maniera adeguata. Per ogni match avremo poi tre obiettivi da raggiungere (il primo riguarda la media voto, il secondo alcune giocate come gol, assist o passaggi e il terzo il risultato finale) che ci consentiranno di salire nelle gerarchie dell’allenatore, Ovviamente il giovane ragazzo avrà ampi margini di miglioramento grazie all’albero delle abilità già presente in Pro Club, inoltre le sue caratteristiche saliranno con gli allenamenti (le vecchie prove abilità) e le prestazioni in campo.

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La carriera di Alex Hunter è la realizzazione del sogno di molti bambini.

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La modalità The Journey è stata splendidamente realizzata grazie alle licenze del campionato inglese che comprendono nomi di squadre, stadi e allenatori (riportati nel gioco con il loro volto reale). Tutto ciò va a creare un’atmosfera splendida in mezzo al quale ci ritroveremo con il nostro diciassettenne a dover fronteggiare i più grandi club del mondo con un solo obiettivo: portare a casa i tre punti. Purtroppo però non è tutto rose e fiori, infatti la modalità sotto certi aspetti sembra ancora in fase embrionale: la limitazione alla sola Premier League da giocare ci rattrista, speriamo che nella prossima edizione si possa militare nelle rose almeno dei primi tre campionati in europa, così da rendere più vasta la nostra scelta. Un appunto anche su Alex Hunter, il team di sviluppo poteva scegliere se mettere un personaggio unico o farlo creare ai giocatori magari con lo stesso sistema utilizzato per il proprio alter ego in Pro Club, ha deciso di prendere la prima strada. Comprendiamo la scelta, ma almeno una caratterizzazione fisica (altezza e peso) doveva esserci, le palle alte saranno quasi tutte preda degli avversari a causa di questa mancanza. Anche alcuni step fondamentali della carriera (che non vi sveleremo per non rovinarvi l’esperienza di gioco) ci hanno infastidito: almeno inizialmente non basterà giocare ed essere decisivi a ogni partita per guadagnarci un posto da titolare, anzi dovremo fare una vera e propria gavetta per diventare un elemento fondamentale della squadra.

Passiamo ora all’ultima modalità, forse la più conosciuta: Ultimate Team. Anche su Fifa 17 non mancano le novità: dopo l’aggiunta del FUT Draft lo scorso anno sembrava impossibile migliorare quanto fatto in questi anni, ma Electronic Arts ha trovato il modo. Quest’anno la novità si chiama Sfide Creazione Rose, modalità nella quale dovremo fare dei veri e propri squad builder seguendo dei parametri ben precisi (intesa, numero massimo di nazionalità e campionati, numero minimo di giocatori oro, etc.) per ottenere delle ricompense (pacchetti oro, crediti e carte speciali). Ovviamente non servirà soltanto la fantasia per creare queste rose, ma dovremo anche acquistare (o trovare dai pacchetti) i giocatori necessari che, una volta finita la sfida, saranno persi per sempre. Anche la modalità torneo online è cambiata, quest’anno avremo il FUT Champions. Da questa edizione ogni giorno ci saranno tornei diversi e avremo un numero limitato di tentativi per vincerlo: chi riuscirà a battere l’avversario in finale accederà alla weekend Cup, competizione ricca di premi assegnati in base al nostro posizionamento. Per il resto, le rimanenti modalità sono pressoché invariate, mentre il gameplay è meno veloce e si basa più sui passaggi rispetto alle altre edizioni, rimanendo così in linea con il resto del gioco.

Dal punto di vista tecnico è impressionante il miglioramento rispetto alla versione precedente. Grazie al motore grafico Frostbite, i giocatori più importanti sono perfettamente riprodotti nel gioco, mentre quelli meno famosi non saranno altrettanto belli da vedere. Nonostante tutto, la resa grafica è stupenda e i cori da stadio aiutano i giocatori a sentirsi coinvolti nella partita, oltre a far breccia nei cuori degli appassionati di calcio. I problemi visti nella demo, come per esempio la rete che non si gonfiava al gol, sono stati risolti e abbiamo incontrato davvero poche compenetrazioni (visibili nei replay). Sulla versione PlayStation 4 non ci siamo imbattuti in problemi di nessun tipo (bug, crash o cali di frame) e ci siamo goduti pienamente il titolo, come del resto su PC, dove oltre alla totale mancanza di errori abbiamo potuto osservare la piena potenza di Frostbite: uno spettacolo per gli occhi. Per quanto riguarda le licenze, torna il campionato brasiliano (assente nella scorsa edizione) e sbarca anche il campionato cinese, se pensavate di evitare scontri con Hulk o Jackson Martinez ci spiace ma non è così. Tantissimi i campionati riportati con i loro nomi ufficiali, purtroppo per noi abitanti della penisola le Serie A e B non avranno il loro nome originale, bensì il solo “Calcio A e B”.

Per concludere, Fifa 17 fa un enorme passo in avanti rispetto al predecessore grazie al miglioramento di tante modalità, un motore grafico nuovo di zecca e l’aggiunta della story mode. Anche le modifiche al gameplay sono importanti, finalmente tutti i giocatori in campo si muoveranno come le controparti reali e offriranno nuove opzioni per sorprendere l’avversario grazie all’IA nettamente migliorata. Noi di VMAG consigliamo l’acquisto a tutti, sia i fan accaniti del titolo che gli amanti del calcio, perché in Fifa 17 mancherà qualche licenza, ma il divertimento è assicurato.