Dopo aver scalfito la superficie con il precedente provato, siamo finalmente giunti al verdetto finale per Legion, sesta espansione di World of Warcraft. Nonostante Blizzard abbia deciso di non svelare subito tutte le carte della massiccia mole di contenuti preparata per l’occasione, non possiamo esimerci dal dare un giudizio su ciò che è già giocabile e presente ora, a due settimane dal lancio ufficiale. Come abbiamo detto, Legion ci porta nelle Isole Disperse a combattere la Legione Infuocata guidata da Gul’dan, in grande spolvero dopo l’apparizione nelle sale in Warcraft. L’Orda e l’Alleanza sono in grande difficoltà, i loro leader sono stati trucidati dalle forze della Legione Infuocata e le due fazioni sono costrette a collaborare per affrontare il nemico più temibile mai visto nelle lande di Azeroth. Legion si fa subito riconoscere: le cinematiche che Blizzard ha preparato sono di altissima qualità e si capisce immediatamente di essere di fronte ad un’espansione memorabile, che ha intenzione di tracciare un solco con le precedenti.

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Il mondo di gioco è vivo, dotato di un cuore pulsante che vi mostrerà la sua maestosità fino all’End Game.[/su_quote]

I maggiori cambiamenti sono da ricondurre all’utilizzo della propria classe, semplificato e testimone dell’introduzione degli Artefatti, uno per specializzazione. Ogni Artefatto ha la sua storyline da seguire e sarà ottenibile nella zona relativa la propria classe, raggiungibile da Dalaran o da ogni accampamento maggiore scoperto. L’Artefatto cambia di fatto le carte in tavola, consentendo una progressione parallela al personaggio che richiederà diverse ore di farming e grinding per essere completato. L’equipaggiamento inteso come armature non ha subito lo stesso trattamento. Inspiegabilmente, Blizzard ha provvisoriamente (fino ad ora) tralasciato le armature per concedere agli Artefatti le luci della ribalta. Ad onor di cronaca esiste la trasmogrificazione dei set che permette di rievocare vecchi ricordi, però non durerà a lungo e speriamo che il Raid inietti un’altra massiccia mole di set di armature. Appuntamento quindi al 21 settembre.

Il leveling in Legion è godibile. La vera novità è la progressione adattiva, che permette una scelta piuttosto libera della zona da cui iniziare, poiché a parte Suramar per motivi narrativi, potrete cominciare la corsa verso il 110 in ogni zona delle Isole Disperse. Che sia Azsuna o Val’Sharah, la zona iniziale vi conquisterà come sanno fare solo le ambientazioni made in Blizzard. I colori, gli scorci ed una conformazione delle zone che sembra essere frutto di una congestione naturale delle vecchie gloriose regioni di World of Warcraft vanilla. Passato il fiume di Azsuna per Val’Sharah, vi sentirete per metà a Teldrassil e per metà ad Ashenvale, in un turbinio di emozioni, dialoghi, NPC di cui leggevamo le gesta sui libri o in Warcraft. Tutto è cambiato, in Legion. Il mondo di gioco è vivo, dotato di un cuore pulsante che vi prenderà per mano e vi mostrerà la sua maestosità per almeno trenta ore abbondanti fino all’End Game. A sua volta, il 110 saprà stupirvi con World Quest che vi permettono di equipaggiarvi decentemente bypassando le istance.

Ciò che stupisce, dopo la prima dozzina d’anni di World of Warcraft, è comunque la varietà e la cura maniacale nelle tonnellate di contenuti che Blizzard mette a disposizione con ogni espansione. Il quest design brilla anche nei momenti narrativamente più tenui, grazie ad una dislocazione sapiente nel mondo di gioco di NPC, vegetazione e fauna che non vi danno la sensazione terribile di dejà-vu. Risulta doveroso aprire una breve parentesi relativa le spedizioni. Nel vostro enclave, potrete scegliere di spedire i vostri “seguaci” in spedizioni per procurare punti esperienza utili per salire di livello o ricompense succulente. Un sistema piuttosto semplice che può essere ricondotto a quello di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain con le missioni esterne. Tuttavia, come succedeva in Draenor, le spedizioni di Legion sono disponibili in tre modalità, con le rispettive ricompense: Normale, Eroica e Mitica; di cui le ultime due sono disponibili solo per i giocatori già giunti all’End Game.

A partire dal 21 settembre, ogni settimana, la prima volta che completerete una spedizione in modalità Mitica otterrete una Chiave del Potere Mitica per una spedizione specifica, scelta casualmente tra tutte le spedizioni mitiche alle quali potete accedere. La prima Chiave del Potere consentirà l’accesso al livello mitico 2, proponendo una difficoltà maggiore, ma anche ricompense migliori.

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Non è un capolavoro di bilanciamento, ma Legion è una delle migliori espansioni di World of Warcraft.[/su_quote]

World of Warcraft Legion non è ancora completo dei suoi contenuti originali, che arriveranno nel corso del tempo dilazionati per permettere ai giocatori di arrivare al level cap con i loro personaggi principali con l’eventualità di provare anche il Demon Hunter che, a differenza del Death Knight, non spopola nei reami, fortunatamente. Manca il PvP di Legion, cosi come il Raid, che verrà sbloccato il 21 settembre, al quale dedicheremo un pezzo a parte quando sarà il momento. Per ora ci gustiamo Legion, in tutto il suo splendore. Non siamo di fronte ad un capolavoro di bilanciamento delle classi perché da quel lato Blizzard sta ancora facendo “tuning” dopo la rispolverata a talenti e specializzazioni. Dal canto suo, Legion vanta della miglior esperienza di leveling dai tempi di Burning Crusade, con questa nuova feature delle quest/zone adattive alza ancora una volta l’asticella degli MMO che, per evitare di perdere smalto e freschezza, sono di nuovo costretti a rimpolpare i propri utenti. World of Warcraft ha vissuto un periodo di magra e di flessione nel recente passato, ma Blizzard è del tutto intenzionata a riportare il trono degli MMO a casa propria. Well done, Blizz!