Ultimamente il genere videoludico MOBA rappresenta l’ultima frontiera per gli sviluppatori e publisher: non c’è azienda infatti che è disposta a rinunciare ad un prodotto di questo tipo tra le proprie fila. Peccato però che se tanti hanno provato ad emulare il successo ottenuto da League of Legends e compagni, un altrettanto cospicuo numero ha fallito nel catturare l’attenzione del variegato e vasto pubblico dei free to play. NCoft, responsabile di produzioni come Blade and Soul e Guild Wars però non ci sta e ha deciso di dire la sua al riguardo percorrendo la strada dell’ibridazione di generi e di IP, il tutto proponendoci Master X Master, un titolo che facendo il verso a Heroes of the Storm chiama a raccolta diversi personaggi delle produzioni del colosso coreano nel tentativo di conquistare parte del regno dei free to play, ad ora dominato solo da Riot, Blizzard e Valve.
Come è facile immaginare, l’impresa che si prefigge NCsoft è sicuramente ostica, ma per sua fortuna l’azienda ha dalla sua un folto numero di personaggi, 33 al momento, che provenienti dai diversi mondi creati dai creativi coreani risultano essere a completa disposizione del giocatore. Da Wild Star a Blade and Soul, da Lineage a Guild Wars, proprio come accade nel già sopracitato Heroes of the Storm ogni serie targata Ncsoft fa la sua apparizione qui con scenari e personaggi legati a questi brand. Ai classici “volti noti” si aggiungono poi una serie di nuove entrate, create appositamente per questo gioco e che rendono i personaggi selezionabili in Master X Master un nucleo abbastanza variegato, sia negli stili di gioco che nel impostazione e lo stile artistico che li contraddistingue. Prima di addentrarci nel cuore delle sfide, gli sviluppatori ci hanno tenuto a mostrarci quella che a detta loro è una mancanza negli altri MOBA e, al contempo, un pregio di Master X Master: le lobby interattive. In uno spazio molto simile alla “piazza” del gioco Splatoon, i giocatori possono muovere il loro avatar e interagire con gli altri giocatori, discutendo delle possibili strategie da adottare in game, scambiando semplicemente quattro chiacchiere o cercando compagni di gioco. Sulla carta l’idea è sicuramente gradevole, all’atto pratico invece il successo di questa implementazione dipenderà esclusivamente dal tipo di community che si insedierà nel gioco. Qualche dubbio è lecito quindi, ma apprezziamo il tentativo di innovare un po’ la classica formula dei MOBA.
A proposito di “innovazione”, dal punto di vista del gameplay il titolo propone davvero molta carne al fuoco a partire dai personaggi che, al contrario di quanto accade in titoli simili, vanno scelti in coppia. Ogni giocatore ha infatti a disposizione due guerrieri, con mosse e risorse differenti e che possono essere scambiati in ogni momento, attenzione però, poiché la morte di uno corrisponde automaticamente alla morte dell’altro. Questo sistema è davvero intrigante e, seppur vada a snaturare un po’ l’esigenza di dover affidarsi ai compagni per coprire le lacune del proprio personaggio, rende sicuramente gli scontri più frenetici, aumentando esponenzialmente le possibili combo che possono effettuare i potenziali duo di personaggi. Per quanto concerne le modalità disponibili, anche qui Master X Master non sfigura di certo, offrendo la possibilità di cimentarsi in missioni cooperative, scontri 3v3, 5v5 e persino una serie di minigiochi che comprendono sfide a base di corse ad ostacoli e varianti tipiche dei più classici party game. La prima modalità offre un tipo di esperienza molto “Diablo style”, cioè e un action-gdr con visuale isometrica, con tanto di tesori da saccheggiare, boss fight di fine livello e un totale di 20 sfide disponibili in diversi livelli di difficoltà, un’ aggiunta che, seppur probabilmente non rappresenterà mai il cuore del prodotto, è sicuramente molto interessante e potrebbe risultare utile per staccare un po’ dalla tensione dei combattimenti contro i giocatori umani.
Questo secondo pacchetto di modalità, che comprende le sfide tra giocatori, rappresenta sicuramente il focus del prodotto con esperienze molto immediate e votate al “team deatmatch” nelle 3v3 e ad un’azione più ragionata e tipica dei MOBA in quelle 5v5. Anche in quest’ultimo caso però, non vi aspettate partite eccessivamente lunghe poiché, qualora non foste riusciti a distruggere la base avversaria, dopo 25 minuti il sistema attribuirà la vittoria ad una delle due squadre in base al raggiungimento di diversi obbiettivi che contribuiscono ad incrementare un apposito punteggio. Al di là del tempo, la frenesia la fa comunque da padrone rispetto ai “lenti” ritmi di League of Legends, complice un sistema di movimento “WASD” (e che quindi non necessità di premere il tasto destro del mouse per spostarsi), l’assenza di una progressione a livelli e di dover uccidere minion e mostri per accumulare oro e comprare oggetti, possibilità del tutto assente durante la partita. In Master X Master ci si mena quindi, e lo si fa anche tanto e violentemente, dando il via alle danze sin dal classico “early game”, del tutto assente dato che, come abbiamo detto, non vi è un vero e proprio sistema di progressione. La differenza tra la sconfitta e la vittoria la faranno quindi le skill dei giocatori, le loro scelte pre partite in merito di personaggi e dei loro settaggi, che comunque possono essere personalizzati grazie a dei potenziamenti sbloccabili e craftabili.
Una volta che ci siamo congedati dagli sviluppatori possiamo dire di essere rimasti piacevolmente sorpresi da Master X Master, per quanto comunque ancora ci sia dubbi sulla natura del prodotto. Se la scelta di proporre una formula di gioco originale è sicuramente lodevole, la mole di contenuti presenti ci è apparsa infatti addirittura eccessiva, non tanto per la loro profondità ma per il loro numero (tante modalità, tante condizioni di vittoria per le 5v5, tante combo generate dai possibili duo di personaggi, tanti oggetti craftabili…). La vera prova del nove, che avverrà entro la fine dell’anno, quando MXM entrerà in beta pubblica, sarà quindi la rifinitura dei dettagli e il bilanciamento complessivo dell’esperienza, temi sui quali non possiamo al momento esprimerci e che se non trattati a dovere potrebbero creare un’esperienza di gioco confusionaria e frustrante. Ora come ora, data la natura gratuita del prodotto e la sua forte identità che già si intravede, Master x Master ha la nostra attenzione e se siete fan dei MOBA (soprattutto di Heroes of the Storm) dovrebbe avere anche la vostra.