Negli ultimi anni la tematica che più è stata sfruttata nel’ambito del cinema e dei videogiochi è stata, senza ombra di dubbio, quella dell’apocalisse. Molto spesso, infatti, sul grande schermo sono stati portati film che proponevano mondi dove l’umanità rischiava l’estinzione o per cause naturali o per forze esterne a queste, come per esempio alieni o controparti. Nel settore videoludico questo fenomeno non è da meno, trasportando i videogiocatori all’interno di realtà, alcune volte molto simile alle nostre, dove l’umanità deve affrontare, per sopravvivere, orde di zombie, mostri e altre “diavolerie” simili. Per citare alcuni esempi possiamo parlare di Dead Island, Mad Max, Dead Rising e chi più ne ha più ne metta. Se vi state chiedendo il perchè di una tale premessa, tranquilli ve lo spiego subito. Oggi voglio parlare con voi di un gioco, di stampo molto diverso rispetto ai titoli sopracitati ma che condivide con loro un punto fondamentale, la lotta per la sopravvivenza e il rischio dell’estinzione della nostra specie. God Eater 2: Rage Burst ci porta su una terra ormai devastata dall’attacco di terrificanti mostri chiamati Aragami, immuni alle armi convenzionali e dotati di una grande forza e ferocia. Per combattere tali esseri sono nati i God Eater, forze da combattimento munite di speciali armi organiche, chiamate God Arc, in grado di uccidere gli Aragami. Dopo un occhiata molto generale sull’opera, è tempo di scoprire cosa ne pensiamo di questa nuova e adrenalinica avventura.

Direi di cominciare concentrando da subito la nostra attenzione verso la componente più importante per un videogioco, il gameplay. Lo scopo principale di Gode Eater 2 è quello di sconfiggere mostri sempre più grandi e potenti man mano che si progredisce nella storia, offrendo un impostazione che si avvicina molto a quella di uno dei tanti Monster Hunter. Badate bene prima di saltare a conclusioni troppo affrettate, lasciate che vi inoltri alla struttura su cui gira l’intero gioco. Inizialmente, prima di cominciare l’avventura, vi verrà chiesto di creare il vostro alter ego. Passando dalle diverse tipologie di capelli, oggetti, occhi e particolarità peculiari come ad esempio cicatrici o bende da pirati, il menù si compone di una buona quantità di elementi per caratterizza al meglio il vostro personaggio. Appena conclusa la fase iniziale sarete sottoposti a diversi tipi di test (tutorial) che faranno in modo di farvi acquisire il feeling necessario con i comandi di base per sopravvivere contro i vari mostri che incontrerete in seguito. Il vostro God Eater sarà munito della già sopracitata God Arc, arma multifunzione adatta per ogni tipo di scontro.

[su_quote]Il God Arc non si basa semplicemente su una sola tipologia di arma, ma bensì su 6[/su_quote]

Il God Arc non si basa semplicemente su una sola tipologia di arma, ma bensì su 6. Potremo scegliere tra una lama corta, adatta a sferrare un gran numero di colpi in poco tempo, una lunga, per ottenere un maggior numero di danni, ed infine una lama pesante pensata principalmente per procurare il massimo danno con un fendete ben caricato. Se non siete amanti delle spade potrete puntare su altre soluzioni come martelli, lance e falci. I martelli, come le spade pesanti, infliggono un gran numero di danni e sono adatti per stordire, con un colpo ben assestato, i mostri che vi si pareranno davanti. Le lance e le falci, invece, hanno una portata maggiore e un buon bilanciamento tra danno e velocità di attacco. Passando alle bocche da fuoco, anche esse, a loro volta, si differenziano in 4 grandi gruppi, i fucili D’assalto, da cecchino, esplosivi e a pompa. Ognuno di questi va adattato i base al vostro stile di gioco, in quanto si presuppone che se sceglierete il fucile a pompa dovrete per forza di cose rimanere vicino al bersaglio. Un’altra caratteristica utile del God Arc è quella di avere uno scudo per poter parare colpi sferrati all’ultimo secondo.

La quantità di danni che lo scudo può assorbire varierà in base alla sua tipologia. Parliamo anche in questo caso di tipologia perché anche essi vengono racchiusi all’interno di 3 gruppi, scudi leggeri, medi e a torre. Nel gioco sarà presente anche un sistema di crafting che vi permetterà, in base agli elementi che riuscirete ad estrarre dai vari nemici, di creare molte armi con effetti e sembianze uniche. Sarà vostro preciso dovere riuscire a sfruttare i diversi vantaggi offerti da quest’ultime per poter affrontare al meglio i boss che vi troverete davanti. Il sistema di creazione non è troppo complicato o impegnativo, infatti troverete i vari componenti abbastanza facilmente e senza troppi problemi. Una delle note positive di questo sistema è che si estende su tutte le componenti che riguardano la vostra arma, dandovi così la possibilità di creare uno strumento di distruzione totalmente personalizzato. Il crafting non si ferma solamente per il God Arc ma si estende anche all’abbigliamento, ai potenziamenti passivi per il vostro alter ego e per i miglioramenti del vostro arsenale, rendendolo più letale e potente.

[su_quote]Nel gioco sarà presente anche un sistema di crafting che vi permetterà di creare molte armi con effetti e sembianze uniche.[/su_quote]

Passiamo ora a parlare dei compagni che ci assisteranno durante il compimento delle varie missioni. Avrete la possibilità di scegliere tra numerosi alleati che vi aiuteranno sul campo di battaglia, ognuno con una propria storia ed un proprio carattere. Ogni qual volta che completerete un incarico vi verrà dato un punto da donare ad uno dei 3 personaggi che vi seguiranno in battaglia, aumentando la vostra affinità con esso e migliorando le abilità di quest’ultimo. Anche in questo caso è vostra premura selezionare le abilità che dovranno essere applicate sul campo, tenendo sempre a mente che tipo di avversario dovrete affrontare. In quanto membro della Squadra God Eater Blood il vostro personaggio sarà in grado di utilizzare un nuovo tipo di potere, il Blood Power, capace di capovolgere totalmente il corso di una battaglia. Saranno presenti anche le Blood Art, potenziamenti che si otterranno continuando ad utilizzare la stessa arma durante i tutti i combattimenti. Sarà possibile selezionare solamente una delle tante Blood Art disponibili, aumentandone l’efficacia ed il livello man mano che la utilizzerete.

Una volta giunti sul campo di battaglia ed incontrato il nemico da dover sconfiggere, si entra nella vera e propria fase adrenalinica. Gli scontri saranno intensi e senza esclusioni di colpi, capaci di mettere sotto pressione i riflessi dei giocatori. Ogni Aragami si differenzierà dagli altri per mosse, attacchi speciali e ferocia. Una nota di merito però va ai boss, ben caratterizzati e forniti di una propria arma letale che li contraddistingue. Durante lo scontro, nel momento che riterrete più opportuno per non essere colpiti, potrete caricare un colpo che, se andato a buon fine, assorbirà energia dall’Aragami e la convertirà in proiettili speciali per il vostro fucile. Dunque esistono diversi tipi di proiettili? Ebbene si, tutti selezionabili attraverso un menù rapido durante lo scontro e con effetti differenti gli uni dagli altri, ad esempio potrete scegliere cartucce infuocate, elettriche, divine, glaciali e curative. Purtroppo God Eater 2 soffre di un problema davvero molto frustrante che va a minare l’esperienza di gioco, la telecamera. Quest’ultima infatti riesce difficilmente a seguire i rapidi spostamenti del personaggio tra un fendente e l’altro creando non poca confusione su schermo. Il sistema di puntamento non è da meno e utilizzarlo su avversari in grado di sollevarsi in aria è una vera tortura.

[su_quote]L’utilizzo di cut scene per i momenti più importanti della trama riescono a rendere davvero bene, complice anche una colonna sonora all’altezza e capace di donare emozioni intense[/su_quote]

E’ giunto il momento di analizzare la storia del titolo e come questa viene raccontata ai giocatori. Dopo ogni missione farete ritorno alla base dove, parlando con il personale che incontrerete, avrete la possibilità di intraprendere conversazioni interessanti e istruttive su eventi, luoghi e personaggi. L’utilizzo di cutscene per i momenti più importanti della trama riescono a rendere davvero bene, complice anche una colonna sonora all’altezza e capace di donare emozioni intense. Per arricchire il tutto sono state aggiunte anche le missione dei personaggi, soluzione utilizzata per aumentare il legame con i compagni e garantirvi abilità speciali altrimenti non ottenibili. Anche se un’opera simile non punta ad offrire al giocatore paesaggi e scorci di elevata caricatura emozionale bisogna comunque prenderne atto in quanto elementi esistenti all’interno di un videogioco. Purtroppo in questo ambito God Eater 2: Rage Burst non brilla di certo, infatti vi troverete spesso ad affrontare nemici su ambienti ripetuti frequentemente dandovi quasi subito la sensazione del “già visto”.

Tirando le somme God Eater 2: Rage Burst è un titolo che vanta una vasta scelta di possibilità in quanto armamenti e personalizzazione, in grado di proporre un gameplay frenetico e soddisfacente che però perde il suo appeal per colpa di un uso decisamente mal riuscito della telecamera. Gli Aragami, nemici spietati e potenti, sono stati caratterizzati in modo più che adeguato riuscendo a rimanere impressi nella mente dei giocatori. La storia su cui gira l’intera opera riesce a donare emozioni, grazie anche alla presenza di una colonna sonora ben studiata. Purtroppo non si può gridare al miracolo sotto il punto di vista artistico, con ambienti ripetuti e poco incisivi. Nonostante qualche problema tecnico quest’opera è comunque in grado di tener testa ad altri titoli dello stesso stampo, intrattenendo il giocatore con scontri degni di nota. In un periodo dove comincia a sentirsi il bisogno di qualcosa di diverso da giocare e vivere, God Eater 2: Rage Burst potrebbe rivelarsi una valida alternativa.