Ottobre, mese caldo, caldissimo! Non bastassero tutte le uscite previste da decine di publisher, l’appuntamento, quello fisso, con la stagione cestistica è sempre lì, e i fan della palla a spicchi non si faranno distrarre neanche dal più potente degli sparatutto. Con essa, torna già dal 16 settembre la sua controparte virtuale per eccellenza, NBA 2K17, che abbiamo provato con mano alla Gamescom 2016. Con 2K si va sul sicuro con quello che mira ad essere non solo il miglior simulatore di Basketball, ma proprio il miglior videogioco sportivo in circolazione. L’anno scorso gli abbiamo dato lo scettro molto volentieri, quest’anno però FIFA 17 si appresta a fare il salto di qualità decisivo, e la battaglia arriva ai ferri corti. Vedremo nel giro di due mesi chi la spunterà , intanto ecco le nostre sensazioni sulla sfida Cavaliers vs Golden State giocata nella fiera di Colonia.
Nella presentazione per giornalisti ci è stato illustrato semplicemente come troveremo NBA 2K17 nei negozi fisici e digitali e quali sono gli aspetti dove si è lavorato maggiormente per affinare quella che già era una fantastica simulazione l’anno scorso. Da quello che abbiamo visto si può dire che non c’è un vero e proprio salto in avanti nel prodotto in sé, una nuova evoluzione o un cambiamento radicale, quanto più un duro lavoro per eliminare i difetti maggiori (e storici) della serie. Partiamo però dai contenuti delle diverse versioni in commercio. Questo è l’anno del ritiro di Kobe Bryant, forse il maggior esponente di questo sport dopo sua maestà Michael Jordan, e l’occasione è ovviamente ideale per celebrarlo con non una, ma ben due edizioni a lui dedicate. La Gold Edition e la Legend Edition presentano entrambe il campione dei Lakers in copertina, mentre sulla quella normale abbiamo Paul George degli Indiana Pacers, che forse non ha goduto della sua miglior stagione in quella scorsa, ma resta sempre uno tra i migliori in circolazione. In Italia però, potremmo preferire sia a George che a Bryant la versione a noi dedicata, con il buon Danilo “Gallo” Gallinari a mettersi in bella mostra, come ha già fatto in NBA in cui ha dimostrato di sapersi far valere, e anche i cugini spagnoli avranno una propria bandiera in copertina, il grande Pau Gasol. Nella Gold e nella Legend saranno tanti i contenuti esclusivi in-game, ad esempio la presenza del Dream Team del ’92, e anche al di fuori, fisicamente, con poster, cover per il pad, figurine e altro ancora.
Nba 2K17 alza come sempre l’asticella a cui era arrivata la serie. Come detto non è un anno rivoluzionario, bensì quello che già c’era viene portato su un nuovo livello. Come dettoci alla presentazione, il taglio televisivo sarà ancora più curato e realistico, grazie al comparto “RealVoice” di 2K che ha registrato decine e decine di nuovi dialoghi con i giocatori per portarli nelle interviste a bordo campo, nei pre e post partita e nei resoconti. L’interfaccia di menù e statistiche, seppur non ci sia stata mostrata in dettaglio, ci è sembrata molto accattivante, caratterizzata da un colore viola acceso e animazioni molto dinamiche. Ma è difficile dubitare degli sviluppatori sotto questi aspetti, in cui come da tradizione nulla viene lasciato al caso, vedi il tutorial di gioco, che va a spiegare dalle regole di base del basket (che non sono mai cristalline a tutti, anche a chi lo segue da vent’anni) fino ai movimenti più tecnici e corali, attraverso le parole e la figura di Coach K (Mike Krzyzewski) della nazionale USA, presente anche nella versione olimpica come team giocabile. Se non vi interessa solamente la stagione americana avrete pane per i vostri denti: quest’anno la Eurolega è aggiornata all’anno corrente, compresi loghi e roster. Non sappiamo però se ci sarà più di un palazzetto dedicato. Infine, ad accompagnare il tutto, la colonna sonora si presenta più corposa e internazionale che mai, e l’Italia ha dalla sua la presenza del rapper Ghemon sul pezzo “Adesso sono qui”.
Finita la presentazione, è il momento di giocare. A disposizione abbiamo le protagoniste della scorsa finale, i Cleveland Cavaliers contro i perdenti Golden State Warriors, rinforzati però dal nuovo atomico acquisto di Kevin Durant. La grafica di gioco lascia intendere che il motore sia stato spinto al massimo dallo scorso anno: ora la definizione dei modelli è ancora più alta, le proporzioni migliorate e la palette dei colori decisamente più realistica. Oltre il campo, la visibilità degli spalti e dei dettagli è più ampia e movimentata che mai. Come ci è stato detto, molta attenzione è stata riposta nella fisica dei contrastri tra i giocatori, ora più precise e “pesanti”, e nei rimbalzi. Questi ultimi sono stati notati negativamente l’anno scorso, vista la presenza di molte Free Ball e troppe poche contese in area piccola. Possiamo confermare che alla prova dei fatti è tutto avvertibile, e ci e parso che alcune collisioni meccaniche e irrealistiche (difetto storico) nell’avvicinamento al canestro siano state eliminate. In recensione ci divertiremo in decine e decine di match per dare un giudizio definitivo, vale anche per la tattica e gli schemi. Interessante anche la meccanica di tiro, ora accompagnata da una barra semicircolare che si riempie al momento del giusto rilascio, molto fluida e reattiva alla distanza dei difensori che allungano le mani, grazie al maggior numero di micro-animazioni dei cestisti. Cestisti che si affaticheranno molto più in fretta delle edizioni passate, quando con pochi minuti di partita si poteva giocare anche con lo stesso quintetto per gran parte del tempo senza avvertire particolari necessità di rotazione. Stavolta la fatica inciderà molto di più sulle prestazioni effettive in campo e sulle statistiche di tiro e di difesa. Siamo convinti che influenzerà anche la gestione del team ini MyGM, magari facendo propendere per roster meno stellari e più lunghi. Staremo a vedere.
Purtroppo la demo giocabile si conclude con un solo tempo tra le due squadre, e non è possibile fare altri commenti se non presupposizioni. Il 9 settembre arriverà però “The Prelude“, una nuova demo disponibile per tutti che ci permetterà di dare il via alla nostra carriera giocatore scegliendo chi essere e per quale college giocare, con tanto di Coach K a darci preziosi consigli.
Probabilmente faremo un update per esprimere i nostri pareri sull’inizio di questa nuova avventura. Scegliete la squadra vincente, restate su VMAG.
Clicca sulla copertina per leggere