Durante i tre giorni di Gamescom, abbiamo avuto modo di sondare parte della line-up di Warner Interactive. Nello specifico abbiamo messo le mani su Lego Dimensions, titolo attesissimo e che in Italia vanta di uno storico piuttosto travagliato. Il titolo è uno dei fortunati prodotti che riesce ad unire il gaming digitale con quello “analogico”. Chiaramente, la forza di queste IP sono le licenze di cui dispongono e nel caso di questo videogame abbiamo una commistione vincente che riesce a catturare diverse fette di mercato, a partire dai più piccoli, a coloro che sono cresciuti con Harry Potter e che dunque sono ormai grandicelli. Il gameplay è piuttosto semplice, perché a conti fatti siamo di fronte ad un platform 3D che ci ha visti impegnati in uno scenario piuttosto ristretto, nel quale dovevamo risolvere dei puzzle per proseguire. La forza degli enigmi sta nell’essere eterogenei e riuscire a chiamare quasi tutti i pupazzetti che abbiamo a disposizione, sia sul Toypad sia sulla mensola di casa. Facciamo un passo indietro per chi è estraneo ai fatti, nel modo più assoluto.
Lego Dimensions viene accompagnato da un toypad, una piattaforma sulla quale vengono posizionati diversi Lego che diventeranno parte attiva del gameplay. In base alla circostanza, dovremo capire se conviene posizionarli su una parte o sull’altra della piattaforma, influenzando la risoluzione dei puzzle, che dopo aver visto i primi esempi rimangono piuttosto intuitivi.
Nonostante la mezz’ora di prova sulla demo presente nell’area business, non siamo riusciti ad abbattere il boss di fine livello, che però ci ha fatto intuire quali sono i punti di forza e debolezza del prodotto. Siamo di fronte ad un titolo che sarà capace di tenervi incollati allo schermo per ore e ore, qualora abbiate un compagno di divano con cui giocare, per creare combo incredibili e sganasciarvi dalle risate. Non scherziamo quando vi diciamo che noi di VMAG abbiamo passato almeno dieci minuti a far volare Harry Potter in giro per il livello assieme a Voldemort, oppure provare la super velocità di Sonic. La boss fight che abbiamo visto era piuttosto semplice e basilare nei pattern d’attacco. Il fulcro, come negli enigmi, sta nel cambiare personaggio al momento opportuno e utilizzare le mosse iconiche a nostra disposizione.
Conclusa la prima parte, siamo passati alla modalità Arena, in cui 4 giocatori possono sfidarsi e dovranno completare degli obiettivi paralleli diversi tra loro. Nel perseguire, si troveranno ad utilizzare power-up, perk, debuff e quant’altro per rallentare i concorrenti. Anche questa modalità fa trionfare lo split-screen da divano, in un mondo sempre più incentrato sul gioco puramente online. Qualora vogliate passare diverse serate “come ai vecchi tempi” con pizza e birra, aggiungete Lego Dimensions alla formula: non ve ne pentirete.