No Man’s Sky era circondato da un’attesa a dir poco spasmodica, con milioni giocatori pronti a viaggiare per galassie alla ricerca di materie prime, delle più strampalate specie di animali e il tanto agognato centro dell’universo. Probabilmente proprio a causa delle così alte attenzioni degli utenti nei confronti della produzione, in molti sono rimasti delusi dal gioco, prevalentemente sugli innumerevoli problemi tecnici di cui l’ultima fatica di Hello Games è attanagliata. Per questa ragione, sono state portate avanti delle richieste di rimborso nei confronti di Sony, le quali, però, hanno generato copiose difficoltà a causa delle rigide politiche del colosso nipponico.
Nello specifico, sulla PlayStation 4 è possibile chiedere un rimborso entro 14 giorni dall’acquisto in digitale, senza aver già messo in download il contenuto. La restituzione del denaro è concessa esclusivamente per gravi problemi tecnici. Bastiel, videogiocatore di Manchester, proprio in questi giorni, aveva richiesto a Sony di avere indietro il denaro speso per No Man’s Sky in quanto soggetto a costanti crash; pur essendo stato valutato idoneo, l’azienda giapponese ha precisato che, egli, non avrebbe più potuto comprare il prodotto digitalmente, né, tantomeno, in formato retail, in quanto le licenze di No Man’s Sky erano state bloccate sul proprio account. Tutto ciò ha portato il gamers a desistere dall’intento di riottenere il denaro speso, divulgando le pessime politiche possedute da Sony. Infine, anche la società del Sol Levante ha parlato, sostenendo che tutti gli utenti hanno diritto ad un rimborso, il quale verrà elargito in caso di riscontro positivo. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a rimanere collegati su VMAG.
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