Durante la nostra permanenza al Gamescom di Colonia, abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una presentazione a porte chiuse di Call of Duty Infinite Warfare e di Call of Duty 4: Modern Warfare Remastered. Per quanto concerne il nuovo capitolo, abbiamo assistito ad una missione inedita della campagna single-player e al reveal della modalità zombie. Dal canto suo, per quanto riguarda la remastered del quarto capitolo, abbiamo visto una missione ambientata nella mappa Backlot, che vede il fungo atomico come suo epilogo.
Andiamo con ordine. Call of Duty Infinite Warfare mette sul piatto delle missioni che risultano quasi completamente originali agli occhi dei fruitori principali di Call of Duty. Dai primi minuti traspare la volontà di Infinity Ward di voler dare uno sprint alla narrativa di questo capitolo dalla natura estremamente sci-fi. Nel video che ci è stato mostrato non ci sono state sparatorie, bensì solamente dialoghi ed approfondimento dei personaggi principali della campagna in singolo. Le sequenze che ci sono state mostrate sono state lente, ma ben calibrate. Siamo stati catapultati nello spazio, setting privo di forma umana e che contibuisce a creare un’ambientazione molto immersiva e coinvolgente. Se non ci fosse stato il messaggio iniziale di ringraziamento dei ragazzi di Infinity Ward, non avremmo riconosciuto cosi facilmente il famoso franchise. Spazi stretti che si scontrano con lo spazio, quello vero: infinito. Interni di navi spaziali buie, al punto da far tornare indietro a qualche sequenza da survival horror. Infinity Ward sta finalmente sperimentando una nuova strada per la narrativa in uno sparatutto in prima persona. Il capitano Reyes, portato in scena da Brian Bloom (che abbiamo potuto intervistare), comunica spesso con il suo team, contribuendo a plasmare questo nuovo step della narrativa del franchise. I detrattori hanno sempre puntato il dito sulla narrativa estremamente classica e prevedibile dei ragazzi di Infinity Ward, che, quest’anno più che mai, hanno voglia di riscattarsi.
Mai come quest’anno è difficile scrivere di Call of Duty. Da una parte abbiamo un team che sta osando, cercando di premere l’acceleratore sulla campagna e di tenere tutti col fiato sospeso per il multiplayer, almeno fino al COD XP. Dal punto di vista strettamente tecnico, la produzione sta alzando l’asticella e siamo di fronte ad un prodotto che ha ben poco da invidiare ai colossi delle campagne in singolo. Animazioni, sound design e palette di colori volutamente cupa concorrono ad offrire un’esperienza simile ad un colossal. L’ambiente spaziale è affascinante e ben costruito. Risulta veramente difficile capirne il gameplay e la sua varietà, dal momento che è stato mostrato solamente nei video che seguivano la presentazione losangelina dell’E3. Confidiamo nei tweet dei ragazzi di Infinity Ward circa il “boots on the ground”, sperando che il gameplay risulti vario e meno ripetitivo possibile, dal momento che lo spazio potrebbe offrire agli sviluppatori diversi spunti sul mission design.
Torniamo indietro nel tempo e affrontiamo rapidamente il discorso relativo alla missione di Call of Duty 4: Modern Warfare Remastered. Ciò che salta agli occhi, guardando la missione ambientata a Backlot è il lavoro notevole svolto dal team di Raven Software. Sonoro, texture, modelli 3D dei personaggi comprimari sono stati ringiovaniti moltissimo e il peso degli anni si fa sentire fino ad un certo punto. In termini di distruttibilità purtroppo il video ci ricorda di essere in un Call of Duty. Gli elementi dinamici delle mappe viste in single player sono veramente pochi e risicati.
Chiudiamo la nostra anteprima con il trailer dedicato agli Zombie di Infinite Warfare. A tratti pensavamo di essere di fronte ad un trailer di Plants Vs Zombies Garden Warfare. La pazzia contagiosa del trailer ci ha conquistati e trascinati nel vortice zombesco che ricorda molto il franchise di PopCap. La nostra bocca è rimasta spalancata quando abbiamo notato la partecipazione di David Hasselhoff, direttamente dalle spiagge di Baywatch alle orde di zombie di COD. A differenza dei capitoli di Treyarch, sembra che questa modalità zombie sia densa di modalità alternative e compiti secondari da completare, in modo meno serioso e decisamente più goliardico. Ricordiamo che per le informazioni sul multiplayer dovremo attendere il COD XP di Los Angeles, che si svolgerà nella prima settimana di settembre.
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