I valori della famiglia sono importanti in Children of Morta

Dopo Strafe, un altro Kickstarter attenta ai nostri portafogli. Sto parlando di Children of Morta, un hack ‘n’ slash semplicemente impressionante. A partire dal look in pixel art (o dovremmo dire “pixel porn”?), con animazioni fluidissime e scenari meravigliosi. Ma non è questo l’aspetto che mi ha colpito di più di Children of Morta, che invece mi ha catturato per la sua storia. Non si tratta infatti di una vicenda fantasy canonica, ma di un racconto dove la famiglia ricoprirà un ruolo centrale. È bello da sentire, perché sono davvero pochi i giochi che si concentrano sull’amore familiare.

Gli eroi di Children of Morta appartengono tutti alla famiglia Bergson, una stirpe i guardiani che di generazione in generazione ha tramandato il compito di difendere Monte Morta. Un brutto giorno, però, lo spettro della corruzione colpisce Monte Morta, trasformando le creature pacifiche che lo abitano in mostri.

Un setup piuttosto classico, ma la cosa che mi ha fatto drizzare l’orecchio è che non soltanto i dungeon saranno generati proceduralmente, ma anche alcuni elementi della storia. Potrete infatti controllare diversi membri della famiglia, come John, il padre, un guerriero armato con lo scudo ancestrale della famiglia; Mark, il primogenito, che combatte a mani nude; la sorella Linda, arciera; il figlio più piccolo, armato di daga, e la più piccola, Lucy, una maga istruita dalla nonna. Fa tanto Gli incredibili, non trovate?

violin children of morta

Mi piace l’idea che i rapporti familiari giocheranno un ruolo fondamentale nel gioco. I giocatori assisteranno alle emozioni dei personaggi, impegnati nel cercare di riportare l’ordine nella loro terra. Oltre alle scene di combattimento, ho trovato deliziosi i piccoli quadretti familiari, come Linda che suona il violino di fronte al caminetto. Nei momenti in cui non si combatte nei dungeon avremo a che fare con occasioni di approfondimento narrativi.

Narrazione e gameplay si intrecciano, grazie al meccanismo della permadeath. Una volta che un personaggio sarà ucciso non potrà ritornare in vita, implicando una fortissima gravità negli scontri. Credo che questo comporterà inoltre dei momenti davvero intensi, con la famiglia che piange i suoi membri scomparsi. Stando alla pagina Kickstarter, ogni giocatore sperimenterà una storia diversa e personale.

Il gioco, sviluppato dal team Dead Mage, ha raccolto finora 15.000 dollari, a fronte di un traguardo di 65.000 dollari. Se volete contribuire anche voi, non vi resta che recarvi sulla pagina Kickstarter della campagna.

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