Worms W.M.D: l’hands-on di VMAG

La serie di Worms è decisamente longeva, e sono ormai diversi anni che i giocatori amano massacrarsi interpretando dei piccoli ma agguerriti vermi e utilizzando le armi più strampalate e pazze che si possano concepire. La serie ha vissuto alti e bassi, con capitoli apprezzati come Worms Armageddon e altri meno riusciti come quelli in 3D. Con Worms W.M.D (Weapons of Mass Destruction) gli sviluppatori del Team 17 sono voluti tornare alle origini riprendendo le meccaniche proprio di Armageddon, forse il capitolo ritenuto universalmente come il migliore. Abbandonati quindi lo stile tridimensionale eccoci di fronte ad una classica arena bidimensionale pronta ad essere devastate dai combattimenti tra vermi più spietati di sempre. Non mancano comunque alcune novità, e Team 17 ci ha fornito un codice per scaricare una versione di prova non ancora completa del gioco. Ecco quindi cosa abbiamo avuto modo di testare con mano.

Una volta avviata la demo la prima cosa che ho provato sono state le 5 missioni di tutorial per iniziare a prendere confidenza con i comandi. Nonostante la versione testata sia quella PC ho giocato sempre con il controller Xbox One su richiesta degli sviluppatori, poiché hanno specificato che il codice non era ancora ottimizzato per mouse e tastiera, inoltre essendo una beta erano presenti anche alcuni bug già noti che saranno risolti una volta uscita la versione completa. Il pad si è rivelato comunque una scelta ottima e comoda, e il layout è simile a quello a cui eravamo abituati: si mira e ci si muove a destra e sinistra con la levetta analogica sinistra, con la levetta destra si controlla la telecamera, un tasto per saltare, uno per sparare e con i grilletti posteriori si può zoomare più vicino o lontano per avere una migliore visuale. Dopo aver preso la mano con i comandi e completato le semplici missioni che spiegavano come muoversi e sparare con le armi base (bazooka e granate), ho provato le prime 5 missioni della modalità Campagna.

Il nuovo stile grafico disegnato a mano è decisamente accattivante.
Il nuovo stile grafico disegnato a mano è decisamente accattivante.

In queste missioni il gioco ci chiederà di completare diversi obiettivi, che possono essere semplicemente uccidere tutti i nemici oppure proteggere un alleato e simili. Inoltre sono presenti obiettivi secondari come non perdere vita, utilizzare solo determinate armi e via dicendo, così da ottenere una valutazione migliore alla fine del livello. Il feeling durante le partite è stato molto simile a quello dei vecchi Worms bidimensionali, tanto da risultare quasi uguali se non fosse per le novità che andremo ad analizzare nelle prossime righe. La prima riguarda gli edifici dove è possibile entrare così da aggiungere un ulteriore elemento di strategia nel posizionamento dei nostri vermi. Spesso sui tetti degli edifici inoltre si trova un’altra delle novità, ovvero delle torrette fisse che possono essere mitragliatori oppure fucili di cecchino… decisamente utili per poter eliminare avversari lontani senza troppi sforzi. Come tutto il resto dello scenario gli edifici sono completamente distruttibili, e oltre al vastissimo arsenale di armi (nella demo non era possibile provarle tutte, ma sono più di 80 tra armi classiche e inedite) ecco che vengono introdotti anche i veicoli. Una volta avvicinati basta premere un tasto per prenderne il comando, e i controlli sono del tutto identici a quelli dei normali vermi, anche se la potenza di fuoco naturalmente è maggiore. Nella demo si poteva utilizzare un carro armato e un elicottero, ma non è chiaro se nella versione finale saranno presenti altri mezzi o solo questi due. In ogni caso si tratta di strumenti con cui bisogna prendere le mano, perché non sono esattamente facili da controllare le prime volte.

Gli avversari si nascondono in un edificio? Nessun problema, qualche colpo di carro armato ed ecco che la via è libera!
Gli avversari si nascondono in un edificio? Nessun problema, qualche colpo di carro armato ed ecco che la via è libera!

Infine la novità principale riguarda il crafting: durante le partite possono comparire delle case contenenti diversi materiali, oppure si possono smontare le armi in proprio possesso per ricavarne e costruire mezzi di distruzione totalmente nuovi oppure versioni modificate e più potenti di quelle possedute. Ad esempio il normale bazooka può essere modificato così da sparare proiettili esplosivi che rilasciano napalm all’impatto causando molti più danni, oppure la Pecora può diventare un Pecora Incendiaria o Elettrica. A seconda della potenza dell’arma che si costruisce possono essere necessari uno o più turni prima che sia pronta, ma l’attesa viene ampiamente ripagata quando si lancia una Granata Sacra modificata o una Asino gigante esplosivo e lo scenario salta letteralmente in aria insieme a tutti i vermi nemici.

Ho provato a mettere in pratica tutte queste novità durante le partite contro l’intelligenza artificiale (purtroppo non era possibile provare l’online) e il risultato è stato decisamente positivo, con partite divertenti che mi hanno fatto tornare alla mente le serate passate a giocare ai vecchi Worms con gli amici… cosa che tra l’altro faccio ancora proprio con Aramageddon. Vedremo come saranno le impressioni con la versione finale quando saranno presenti 20 missioni tutorial, 30 missioni Campagna, 10 missioni sfida e sopratutto il multiplayer locale e online fino a 6 giocatori, con enormi battaglie che possono raggiungere anche 48 vermi sullo schermo! Appuntamento quindi al 23 agosto con l’uscita del gioco su Xbox One, PlayStation 4 e PC.