Fenix Furia è un titolo che o lo si ama o lo si odia, e anche in caso di folle amore, per forza di cose si finirà con il detestarlo con ogni cellula del proprio corpo. Perchè è un gioco che mette a dura prova la pazienza di ogni essere umano, un gioco che più volte ha seriamente fatto correre il rischio al mio pad di fare una brutta fine e che, in un signolo livello, è riuscito a farmi morire per 567 volte (documentate). Però è un gioco riuscito, un gioco che fa dell’abilità con il controller il suo punto di forza, ma che dà al giocatore la possbilità di scegliere di che morte morire, se prenderla più alla leggera o accettare la sfida reale, fatta di un numero enorme di livelli, segreti e una gran quantità di cose da fare. Green Lava Studios, team indipendente con sede nel cantone di Moravia a San Jose, in Costa Rica, ha sicuramente fatto un ottimo lavoro con questa versione console di quel Fenix Rage uscito su PC nel 2014, modificando e aggiungendo per rendere l’opera più completa. Ma ora seguitemi per andare a vedere nel dettaglio cosa ha da offrire questo particolare platform in 2D, testato su PlayStation 4.
Partiamo dalla storia, che fa da contorno al titolo: un misterioso cubo celeste, viaggiando nello spazio, giunge in un pianeta abitato da creature molto simili a porcospini, trasformando in ghiaccio, con una tremenda esplosione, il villaggio del protagonista del gioco, Fenix. Questa creaturina simil Sonic sarà l’unico superstite del violento impatto, e deciderà, senza pensarci due volte, di dare la caccia a chi ha causato tutto questo trambusto, ovvero il misterioso Oktarus. La storia si sviluppa andando avanti nei livelli, e viene raccontata all’inizio e alla fine di ogni mondo, con dei filmati animati che non si prendono mai troppo sul serio, giocando principalmente su toni scherzosi. E per il tipo di gioco, nella sua semplicità, funziona. Soprattutto perchè l’idea della rincorsa al cattivo di turno si sposa bene con la natura (molto) veloce del titolo. Ma quindi, che tipo di gioco è questo Fenix Furia?
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La storia si sviluppa andando avanti nei livelli, e viene raccontata all’inizio e alla fine di ogni mondo.
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Per darvi un’idea immediata pensate a Super Meat Boy, titolo ideato da Edmund McMillen e Tommy Refenes diventato virale su You Tube qualche anno fa. Le meccaniche sono più o meno quelle. Avrete la possibilità di muovere il vostro pupazzino in livelli mai troppo grandi, ma pieni zeppi di nemici, trappole, e modi di morire. C’è un punto di partenza e uno di arrivo. I primi quadri saranno ovviamente più semplici, ma andando avanti le cose si faranno decisamente più ostiche. Alcuni in particolare, come testimoniato in precedenza, diventeranno un vero e proprio inferno, mettendo a dura prova i vostri nervi. E di livelli da giocare saranno tanti: otto mondi da venti quadri ciascuno, più altri segreti da sbloccare. Ogni mondo si concluderà con una boss fight, e ogni combattimento avrà un’ approccio diverso dall’altro. Alcuni mostri in particolare li sognerete la notte, fidatevi.
Dicevamo della velocità del gioco. Il vostro protagonista avrà due comandi disponibili, il salto e lo scatto. Entrambi possono essere eseguiti un numero illimitato di volte, e vi servirà spesso la giusta abilità nel combinarli, soprattutto nei punti più complessi, in cui sarete circodati da melmette verdi o dalle odiosissime teste di coccodrillo che vi inseguiranno. Fatta eccezione per i boss, i nemici non possono essere in alcun modo colpiti, e l’unica arma che avrete per evitarli sarà la vostra velocità. In determinati livelli oltretutto Fenix potrà sfruttare gli elementi del fuoco e del ghiaccio per superare particolari situazioni. Punto a favore del titolo è la grande varietà in cui potrete approcciarvi con lo stesso. Perchè potrete decidere se farvi i livelli nel minor tempo possibile per guadagnare la stella dorata ed entrare nella classifica mondiale, fare tutto con più calma rischiando il meno possibile o aumentare la sfida raccogliendo i preziosissimi golden cookie sparsi all’interno di ogni quadro. Questi biscottini sono un pò il simbolo di Fenix Furia, oltre ad essere un bonus che vi darà una ricompensa da sfruttare nel mondo reale. Se infatti riuscirete a raccogliere ogni dolcetto in ogni livello per ogni singolo mondo, sbloccherete una ricetta con tanto di ingredienti e preparazione. Otto mondi più due segreti per un totale di 10 biscotti diversi da gustare.
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Fatta eccezione per i boss, i nemici non possono essere in alcun modo colpiti, e l’unica arma che avrete per evitarli sarà la vostra velocità.
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Per raccogliere però i biscottini e le stelle dovrete affrontare i quadri a livello Rage e non Easy. La modalità semplice vi darà si la possibilità di essere colpiti una volta prima di ripetere il livello daccapo, ma non vi darà modo di sbloccare questi extra. Perchè, come dicevo prima, il gioco vi dà diversi modi di approcciarvi allo stesso. Se quindi vi siete bloccati in un determinato punto e il senso di frustrazione inizia a pervadere il vostro corpo, potrete rendere il tutto più semplice e più umanamente sopportabile. Ad aumentare il livello di sfida, in determinati livelli sono nascosti anche dei cubi rossi che, se riuscirete a raggiungere in tempo, vi faranno entrare all’interno dei quadri del Fenix’s Box, un mondo dallo stile decisamente più minimale. Come se non bastasse, grazie alle monete che avrete conquistato finendo i livelli al di sotto di un certo tempo, potrete sbloccare dei minigiochi all’interno della modalità arcade. In sostanza, se vorrete completare il gioco al 100% (e al momento c’è un trofeo d’oro che ancora non è stato raggiunto da nessuno) dovrete passare molto tempo provando e riprovando all’interno dell’universo di Fenix Furia.
Un aggiunta che gli sviluppatori di Green Lava Studios hanno messo in questa versione per console è il multiplayer locale per due giocatori, assente nella controparte PC. In questa modalità potrete sfidare un vostro amico in ogni singolo livello che avrete sbloccato nell’avventura, per vedere chi riesce a finirlo nel minor tempo possibile: una gara di velocità a tutti gli effetti. Ad affiancare il protagonista Fenix, ci sarà la sua versione da non-morto, un Undead Fenix a forma di teschietto. Lo schermo sarà diviso in due parti, ognuna delle quali a se stante; i due giocatori cioè non possono “scontrarsi” tra di loro, ma devono semplicemente arrivare al famigerato cubo celeste il più in fretta possibile.
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Un aggiunta che gli sviluppatori di Green Lava Studios hanno messo in questa versione per console è il multiplayer locale per due giocatori.
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Per quanto riguarda il lato tecnico, non ho riscontrato nulla di strano. Il gioco procede fluido senza alcun problema di sorta, aiutato dallo stile grafico si molto semplice, ma comunque riuscito. I personaggi e gli scenari sono disegnati molto bene e i vari mondi si distinguono alla grande grazie all’utilizzo di diverse scale cromatiche. Anche il design dei boss è particolarmente azzeccato, con l’elemento degli occhi che ritorna spesso, catturando la vostra attenzione. Allo stesso modo il comparto audio è di buon livello. Forse non ci saranno tracce totalmente memorabili, ma lo stile rock a tratti quasi progressive in sottofondo vi fomenterà quel che basta dandovi quella spinta in più per terminare un livello patrticolarmente frustrante.
In conclusione, Fenix Furia è un gioco che fa quel che deve fare. E’ un titolo per chi sa accettare sfide ostiche, per chi ama le speedrun, per chi adora riuscire a fare cose che sembrano umanamente impossibili e gode ancora di più nel dire di averlo fatto. Sconsigliato assolutamente a chi non ha la pazienza di poter riprovare lo stesso livello in continuazione anche per centinaia di volte. Un’opera che sconsiglierei anche a me stesso, non avendo mai visto di buon occhio quei giochi che si divertono a far morire il malcapitato protagonista di turno un numero (elevatissimo) di volte, che sia un Super Meat Boy o più in generale un titolo che si alimenta grazie alla frustrazione di chi ci gioca, da Cat Mario a The Impossible Game. Però la cosa innegabile è che funziona, con una varietà incredibile di cose da fare, con i segreti che è sempre bello vederli nei giochi, con i record da battere e il multiplayer locale. E poi ci sono i biscotti da preparare.
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