Progettare un picchiaduro non è mai un compito facile, meno che mai innovare la formula classica del genere, anche perché dovunque si va a parare qualcosa si sbaglia. Quando si tende a modificare troppo, i puristi del genere tendono a criticare, mentre, quando si resta sul tradizionale, si rischia di passare per quelli che non hanno il coraggio di tentare qualcosa di nuovo. JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven è il nuovo titolo basato sulle avventure del celebre anime Le bizzarre avventure di JoJo. Tutti i videogiocatori del genere sanno che quando si tratta di trasformare gli anime Giapponesi in picchiaduro, la società Cyberconnect2 è imbattibile. Contrariamente a quanto siamo stati abituati, lo sviluppatore giapponese ha optato per una strategia quasi completamente diversa, trasformando il gioco in un brawler. Come se la sarà cavata? Andiamolo a vedere.

Già dai primi minuti capirete che non si tratta di quello che noi occidentali siamo abituati a vedere. JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven si tratta di un picchiaduro tag-team totalmente tridimensionale. Gli scontri saranno unicamente 2vs2, ed il giocatore avrà la possibilità di muoversi in aree abbastanza grandi. Quest’ultime rappresentano alcuni scenari già visti nella serie: rivedrete, ad esempio, la stazione di Napoli, il penitenziario di Green Dolphin Street, i vicoli di Morio Cho, e la casa della famiglia Joestar.

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Gli scontri saranno unicamente 2vs2, ed il giocatore avrà la possibilità di muoversi in aree abbastanza grandi.

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Ogni zona è piena di punti d’interazione: ci saranno casse che contengono oggetti, pali della luce e scatole di legno da poter afferrare e tirare addosso ai nemici. La visuale è la classica vista di spalle, mentre la presenza del targeting permette di focalizzare l’attenzione su un determinato avversario. Le combo, che per un picchiaduro dovrebbero essere il fulcro, a dir la verità non sono moltissime. Se saprete riconoscere le migliori caratteristiche dei vostri personaggi, in fase di attacco darete vita a spettacolari combattimenti pirotecnici, aggiungendo ai classici colpi normali, divisi in deboli e forti, una buona varietà di tecniche.

Inoltre avrete la possibilità di unire le forze con il vostro compagno di squadra per creare combinazioni di rara bellezza e forza, queste mosse concatenate saranno cruciali per poter ribaltare le sorti del match.In fase difensiva invece il gioco si limita alle classiche manovre: ci sarà la possibilità di parare i colpi tenendo in alto la guardia, una schivata laterale ed infine uno scatto in avanti o indietro per avvicinarvi o allontanarvi dal vostro nemico. Ognuna delle azioni sopracitate dipenderà da una barra della stamina che, come di consueto, una volta svuotata renderà il vostro avatar momentaneamente vulnerabile.

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Come prima cosa vi ritroverete tra le fila dei Ribelli nella celebre battaglia di Endor e la distruzione della Morte Nera.

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Ogni personaggio ha abilità specifiche e diverse dagli altri che utilizzate in accoppiata renderà i combattimenti decisamente più variegati. Andando avanti nella storia i personaggi che faranno coppia più spesso aumenteranno la loro affinità, in questo modo potranno dar vita ad un colpo ancora più devastante che si aprirà con un piccolo filmato in perfetto stile manga. Terminate le meccaniche del combat system in JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven vengono introdotte quelle funzioni che potremmo tranquillamente ritrovare in un qualsiasi gioco di ruolo. Ogni personaggio al termine dei combattimenti riceverà dei punti esperienza che gli permetteranno di salire di livello. Ogni volta che quest’ultimo aumenterà, oltre ad incrementare attacco e vita del carattere, guadagnerà un punto che permetterà di sbloccare nuove abilità da un sistema di progressione di sviluppo.

I combattimenti al primo impatto, per i veterani del genere, risulteranno essere troppo legnosi ma ricordano a tutti gli effetti le battaglie combattute dai personaggi nella serie originale, e questo è sicuramente il punto di forza del gioco. Nonostante ciò, in un primo periodo il gioco risulterà divertente salvo dopo qualche ora che diventerà stucchevole. Una reale mancanza di combo rapide ed una lentezza eccessiva, che potrete verificare ad esempio quando cadrete a terra e dovrete rialzarvi, vi renderete conto che al videogame manca di quella frenesia che caratterizza il genere. Il gameplay risulterà piacevole agli amanti dei picchiaduro.

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Come prima cosa vi ritroverete tra le fila dei Ribelli nella celebre battaglia di Endor e la distruzione della Morte Nera.

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Scegliere il partner adatto sarà fondamentale poiché alcuni di loro risulteranno troppo lenti, proprio per seguire alla lettera la saga, ma questo vi causerà un gap da non sottovalutare. Il titolo offre al giocatore pochi modi di divertimento. Oltre alla classica modalità storia potrete lottare contro il computer o affrontare altre persone nel multiplayer online del gioco. Purtroppo c’è da soffermarsi proprio su quest’ultimo punto poiché l’opera pecca in una maniera davvero banale. Come detto in precedenza la possibilità di giocare in multiplayer sarà solo ed unicamente online e combattere con un amico in locale purtroppo non sarà possibile.

Nel videogame troverete uno shop dove potrete acquistare personalizzazioni di ciascun personaggio con le monete vinte nelle partite e spendere i punti JoJo per comprare nuovi costumi o supporti in battaglia. Il videogame offre all’utente alcune ore di divertimento date solo ed unicamente dalla modalità storia. Per chi cercasse ulteriori stimoli per giocare, una volta stancati del multiplayer, non li troverà certamente qui. Ultimi punti, ma non per importanza, sono il sonoro ed il comparto tecnico. Il primo si difende molto bene con musiche davvero eccezionali e dialoghi completamente in giapponese ma ben sottotitolati in italiano. Mentre la grafica, essendo un porting dalla versione Playstation 3, non è ottimale poiché la casa di sviluppo ha deciso di tenere il frame rate stabile a 30 fps, nonostante i 1080p.

JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven è, senza troppe pretese, quello che gli amanti dei picchiaduro cercano. La possibilità di migliorare le statistiche del personaggio attraverso una tabella della abilità è sicuramente un tocco in più, regalando quel pizzico di originalità. Se siete amanti del genere vi lascerete trasportare dalla storia principale ma non avrete altri stimoli a parte questo. Purtroppo la vera assenza è il multiplayer locale che, in un titolo del genere, era necessario come non mai. Questo, sommato ad un’eccessiva legnosità di alcune meccaniche, fa si che vi dimenticherete facilmente l’opera. Dobbiamo dire che alla fine il gioco resta di pregevole fattura ma sicuramente non è ai livelli degli altri diretti concorrenti.