Guida agli Eroi di Overwatch: Reaper

Bentornati al nostro appuntamento con la “Guida agli Eroi di Overwatch“. Dopo il mistico Zenyatta è arrivato il momento di parlare di uno dei personaggi più “ignoranti” (in senso positivo) del gioco, ovvero Reaper. Come suggerisce il nome Reaper è una vera macchina di morte e distruzione, ma prima di analizzare le sue abilità come sempre ecco alcune curiosità sul suo passato.

La reale identità e le motivazioni dell’inquietante terrorista noto come Reaper restano un mistero. Ciò che si sa per certo è che dovunque appaia, la morte non tarda ad arrivare.

Reaper è un mercenario estremamente volubile, un assassino spietato e senza scrupoli responsabile di attacchi terroristici in tutto il mondo. Nell’ultimo decennio ha partecipato a numerosi conflitti armati, pur senza essere legato a una specifica causa od organizzazione.

I pochi sopravvissuti lo descrivono come un’ombra spettrale che si aggira indisturbata per i più sanguinosi campi di battaglia. I corpi delle sue vittime mostrano evidenti segni di decadimento cellulare: pallidi involucri dai quali la vita sembra essere stata risucchiata. È possibile che egli sia il risultato di un’alterazione genetica fallita, e che le sue cellule siano in grado di decomporsi e rigenerarsi a una velocità abnorme.

Coloro che cercano di seguire le sue tracce sostengono che ultimamente le sue apparizioni seguano uno schema preciso. Sono convinti che Reaper stia dando la caccia agli ex agenti di Overwatch per eliminarli sistematicamente.

Il passato di Reaper quindi è avvolto nel mistero, il che rende questo personaggio tanto intrigante quanto letale sul campo di battaglia. Vediamo quindi il suo equipaggiamento e abilità.

Il ruolo principale di Reaper è quello di attacco, ed è una cosa che gli riesce maledettamente bene. Le sue Bocche Infernali sono una delle armi migliori del gioco, a patto ovviamente di essere abbastanza vicini all’avversario. Sulla distanza Reaper infatti diventa quasi inutile, ma se si riesce ad avvicinarsi per il malcapitato spesso significa morte certa considerato l’alto danno, l’ampiezza dei colpi e il buon numero di attacchi che si riesce a fare prima di dover ricaricare. Uno dei principali problemi di Reaper è il fatto di essere piuttosto lento con i movimenti base, il che rende difficile avvicinarsi senza problemi… per fortuna le sue abilità Forma Spettrale e Passo D’Ombra ci vengono in aiuto. Una delle tattiche più usate è quella di utilizzare la Forma Spettrale per diventare invulnerabili e muoverci rapidamente verso la vittima, e una volta vicini scatenare la potenza di fuoco dei nostri fucili a canne mozze. Questa tattica si rivela buona nella maggior parte delle occasioni, ma bisogna comunque fare attenzione alle distanze perché la Forma Spettrale potrebbe esaurirsi quando siamo ancora troppo lontani lasciandoci scoperti agli attacchi nemici. La Forma Spettrale inoltre è perfetta per scappare da situazioni difficili, per cui non abbiate paura ad abusarne.

Il Passo D’ombra è meno efficace per questa tattica perché lascia Reaper vulnerabile per pochi secondi sia quando viene attivato sia dopo il teletrasporto. ma è perfetto per apparire alle spalle di nemici distratti e finire il lavoro della squadra. Teletrasportandosi in punti sopraelevati inoltre Reaper può sfruttare l’effetto sorpresa per piombare sopra i nemici ignari dall’alto, magari utilizzando la Ultimate Spirale della Morte per eliminare più nemici contemporaneamente. Spirale della Morte è una delle mosse finali più pericolose di tutte, e quando si sente Reaper pronunciare “MUORI! MUORI! MUORI!” di solito si scatena il panico nella squadra avversaria, tanto che ormai è diventato un meme quanto il “Mezzogiorno di Fuoco” di McCree. Il momento migliore per attivare la Ultimate è quando la squadra nemica di raggruppa per difendere un obiettivo, e in quel caso si può anche eliminare l’intero team se si effettua con il giusto tempismo. Ricordate solo che Reaper è comunque vulnerabile mentre gira sui sè stesso, e attaccanti dalla distanza potrebbero uccidervi prima di completare la Ultimate. Anche Lucio potrebbe essere un problema, perché se attiva la sua Barriera Sonora in risposta potrebbe fornire scudo sufficiente alla sua squadra per sopravvivere al vostro assalto.

La possibilità di raggiungere istantaneamente punti sopraelevati rende Reaper una minaccia per personaggi come Widowmaker e Torbjorn che di solito preferiscono le posizioni alte per attaccare i nemici, inoltre la grande potenza di fuoco ci permette di essere efficaci anche contro i Tank come Bastion, Reinhardt e Winston. Da non sottovalutare il fatto che le Bocche Infernali hanno un raggio d’azione corto ma ampio, permettendo di colpire e uccidere con pochi colpi anche Tracer, tuttavia lo scontro con lei può essere comunque problematico se riesce a sopravvivere al primo colpo e scappare a distanza di sicurezza. Reaper ha un quantitativo di vita non altissimo, il che lo rende piuttosto debole contro personaggi che hanno colpi potenti e dalla distanza come Pharah e Junkrat, e anche McCree se riesce ad immobilizzarlo con la sua abilità può essere letale.

Una delle abilità uniche più interessanti di Reaper è quella di poter assorbire i Globi di Anima delle sue vittime per curarsi, per cui dopo aver massacrato i malcapitati ricordatevi di raccogliere le sfere arancioni per recuperare un piccolo quantitativo di vita. Questo è possibile anche durante la Forma Spettrale, quindi se siete in difficoltà può salvarvi la vita.

In conclusione Reaper è un personaggio perfetto se il vostro scopo è quello di accumulare uccisioni, e la sua capacità di creare panico e terrore nel tema nemico (soprattutto con la sua Ultimate) può dare un vantaggio non da poco alla squadra.

Non perdetevi le prossime uscite della “Guida agli Eroi di Overwatch“.