Fallout 4 – Contraptions Workshop: la recensione di VMAG

Durante l’E3 di Los Angeles Bethesda ha mostrato al mondo intero addirittura tre nuovi DLC riguardanti Fallout 4, dopo averne rilasciati altrettanti negli ultimi mesi. Il primo, chiamato Contraptions Workshop, ha visto la luce lo scorso 21 giugno, staccandosi dalla formula vincente utilizzata in Far Harbor, espansione uscita lo scorso mese, per tornare a dedicarsi al sistema di crafting, come già successo in Wasteland Workshop. Lasciate stare l’Isola esplorata di recente, questa volta siamo tornati nel Commonwealth (a Sanctuary nel nostro caso) per migliorare ulteriormente il nostro rifugio, come se ce ne fosse bisogno. Sarà riuscita Bethesda ad ampliare quanto serve il sistema di crafting? Credo sia ora di parlarne.

Cominciamo col dire che purtroppo, come già successo mesi fa, i DLC targati workshop non aggiungono nuove missioni, bensì si concentrano solamente sul crafting. Parlando dunque di ciò che Bethesda ha implementato, non possiamo non iniziare dagli espositori messi a disposizione. Dimenticate quelli adoperati per mostrare fumetti e statuette raccolte, questa volta chi entrerà nelle case potrà osservare le armature normali, quelle atomiche, le armi da fuoco e quelle corpo a corpo, insomma tutto quello necessario a una bella guerra. Continuando con le aggiunte puramente estetiche, oltre alla possibilità di conquistare gli ospiti con le ricompense di mille esplorazioni abbiamo notato la presenza di uno strumento punitivo alquanto antiquato: una gogna. Grazie all’oggetto in questione potremo umiliare un cittadino che, per chissà quale motivo, verrà deriso pubblicamente.

Chi sarà il prossimo a subire la nostra ira?
Chi sarà il prossimo a subire la nostra ira?

Continuando con le novità, da notare l’aggiunta del fattore tecnologico, in evidenza grazie alle porte automatiche e, soprattutto, agli ascensori. Quest’ultimi saranno fondamentali per chi vorrà accelerare i movimenti all’interno dei propri edifici, per estenderli il più possibile in verticale. Tante altre piccole cose implementate hanno dato sfogo alla nostra fantasia, senza però entusiasmarci troppo, fino a quando non abbiamo scoperto di poter produrre risorse. Grazie a delle vere e proprio catene di montaggio potremo creare del cibo, oppure delle armi, armature e, cosa più importante, le munizioni. Con la scoperta di poter fabbricare le cartucce senza dover spendere il nostro patrimonio dai mercanti o depredare cadaveri in continuazione, il nostro morale è salito alle stelle, per poi precipitare nuovamente non appena compreso il funzionamento dei macchinari. Non vi aspettate un oggetto simile a un banco da lavoro, perché non è così. Dopo aver creato il macchinario di produzione specifico dovrete collegarlo a un terminale. Solo a questo punto vedremo gli oggetti necessari per creare il materiale di turno e dovremo attendere nelle vicinanze, perché la lavorazione non avverrà in caso di allontanamento.

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Con la scoperta di poter fabbricare le cartucce, il nostro morale è salito alle stelle, per poi precipitare nuovamente non appena compreso il funzionamento dei macchinari

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Questo fastidioso particolare della distanza dal macchinario ha reso tutto estremamente lento, vista la necessita di creare spesso e volentieri più di un oggetto, come nel caso delle munizioni. Lasciando da parte i processi complessi, torniamo alle aggiunte provate, come i fuochi d’artificio o i fucili da paintball con annessi colpi, belli ma poco utili nella Zona Contaminata. Abbiamo continuato a costruire ovviamente, lasciando anche la nostra firma su un cartello luminoso, così che l’intera popolazione di Sanctuary si ricorderà di VMAG. Purtroppo le aggiunte sono terminate qui, lasciandoci con l’amaro in bocca dopo quanto visto.

VMAG, VMAG non cambia mai.
VMAG, VMAG non cambia mai.

Per concludere, dopo aver testato il DLC di Far Harbor era lecito aspettarsi contenuti di un certo calibro, invece Contraptions Workshop si è dimostrato non all’altezza del titolo che va a rappresentare. E’ inutile negare che avremmo di gran lunga preferito vedere queste novità in un aggiornamento gratuito, anche perché i contenuti offerti e l’utilità che hanno all’interno del gioco non riescono a giustificarne l’acquisto. Speriamo comunque che Bethesda aggiusti il tiro con le prossime espansioni che arriveranno nei mesi a seguire, così da tornare nella Zona Contaminata a uccidere ghoul e risolvere misteri.

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