Eccoci tornati con il settimo appuntamento con la nostra rubrica agli eroi di Overwatch. Oggi parliamo di Junkrat, eroe da difesa interessantissimo e adorato dai giocatori più pazzi, esattamente come me. Ma quanto è temibile veramente il nostro pazzo Junkrat? Andiamolo a scoprire insieme, ma senza saltare qualche accenno al background storico del nostro Junkrat.
Junkrat è ossessionato dagli esplosivi, con cui causa caos e distruzione.
L’attacco al nucleo di fusione dell’Omnium australiano cambiò per sempre il panorama dell’Outback. Dopo l’esplosione, la zona divenne una terra arida e radioattiva, cosparsa di detriti e rottami, in cui era impossibile vivere.
Ma qualcuno ci riuscì. Facendosi chiamare Junker, alcuni fuorilegge depredarono le rovine dell’Omnium e formarono un gruppo di tagliagole. Junkrat era uno di loro, dedito al contrabbando dei componenti recuperati dalle rovine. Come molti altri, era stato colpito dalle radiazioni e questa sua pazzia neanche tanto latente lo aveva reso la persona ideale per maneggiare esplosivi, per cui prova ancora oggi un amore trasformatosi in ossessione.
Raggiunse la notorietà dopo aver scoperto un prezioso segreto tra le rovine dell’Omnium. Benché fossero in pochi a conoscere la natura della sua scoperta, fu inseguito da cacciatori di taglie, gang e opportunisti, finché non strinse un patto con un altro Junker, Roadhog, che accettò di diventare la sua guardia del corpo in cambio di metà dei suoi guadagni.
Ora, accompagnato da Roadhog, Junkrat ha lasciato l’Outback per imbarcarsi in un’esplosiva crociata criminale, lasciando solo morte e distruzione dietro di sé.
LANCIAGRANATE
Il Lanciagranate di Junkrat scaglia una granata a lunga distanza che rimbalza fino alla sua destinazione, esplodendo quando colpisce un nemico.
TAGLIOLA
Junkrat piazza un’enorme trappola con spuntoni d’acciaio. L’incauto che si avvicinerà troppo subirà danni e verrà immobilizzato.
BOTTO FINALE
Il perverso senso dell’umorismo di Junkrat persiste anche dopo la morte: se viene ucciso, rilascia diverse granate attive.
ROTOBOMBA
Junkrat attiva una ruota armata e la fa rotolare sul campo di battaglia, superando muri e ostacoli. La Rotobomba può essere attivata a distanza per infliggere ingenti danni ai nemici nel suo raggio d’azione, oppure basta aspettare che esploda da sola.
A quasi un mese dallo sbarco di Overwatch nella sua versione definitiva, possiamo dire che ormai Junkrat risulti uno dei quei personaggi veramente interessanti da utilizzare che offre moltissime soluzioni di strategie e gameplay. Inoltre, grazie alla sua letale Ultimate, sarà molto facile vederlo come un incubo ricorrente nei replay delle varie Play of the Game.
I peggiori nemici di Junkrat sono indubbiamente Pharah, McCree e Lucio. Per tenere a bada un giocatore discretamente abile con Junkrat vi basterà tenerlo lontano, in modo tale che riusciate a prevedere l’arrivo delle granate. Qualora utilizziate Pharah vi farà molto semplice farlo. Ma perchè allora McCree e Lucio? Facile. Sono entrambi eroi molto difficili da colpire: il primo per la poderosa schivata + stun, il secondo per la proverbiale velocità dei suoi pattini.
Al contrario, Junkrat risulta essere letale contro eroi del calibro di Zenyatta, Reinhardt, Bastion e Tobjorn. Si tratta di eroi lenti e prevedibili. Il povero Zenyatta non ha modo di scappare dalle granate di Junkrat, con nessuna delle sue abilità. Se la passa leggermente meglio Reinhardt che quanto meno può utilizzare lo scudo e la carica per togliere di mezzo un ingenuo Junkrat. Bastion e Tobjorn, due degli eroi più “overpowered” a detta della community, diventano carne da macello con un buon Junkrat nel team, a patto che sia correttamente supportato. Nel complesso il pazzoide granatiere è consigliato per chi ama giocare in modo ibrido. È adatto ai “flanker” (coloro che aggirano l’avversario), a chi ama sparare nel mucchio e chi adora stare nelle retrovie.
Prima di chiudere vi diamo un piccolo spunto. Avete mai provato la combo Reinhardt con scudo attivo, supportato da Mercy e Junkrat che fa il bello e il cattivo tempo? No? Fatelo. Soprattutto in difesa su Route 66. Detto questo, vi aspettiamo alla prossima puntata della rubrica.
Non perdetevi le prossime uscite de “Guida agli eroi di Overwatch”.