[E3 2016] Mafia III: l’anteprima di VMAG

Sono passati quasi 6 anni dal rilascio di Mafia II e Hangar 13 sta per mettere al mondo il suo nuovo pargolo. In occasione dell’E3 di Los Angeles siamo stati invitati ad una presentazione a porte chiuse per vedere da vicino un gameplay di Mafia III, spiegato niente meno che dallo Studio Head di Hangar 13. Dopo mezz’ora circa di gameplay possiamo dire le nostre prime impressioni sul titolo che arriverà sugli scaffali il 7 ottobre 2016 su PlayStation 4, Xbox One e PC. Mafia III, che avevamo già visto alla Gamescom 2015, si presenta come tutti i titoli che trattano il tema in salsa open world. Si confronta però con dei pesi massimi come GTA V che, volenti o nolenti, ha settato un benchmark mica da ridere quando si parla di free roaming a sfondo criminale. Mafia non è ambientato a Los Angeles bensì a New Orleans nel 1968, reinventata e nominata New Bordeaux. Così come in GTA vestiremo i panni di un ragazzo di colore, reduce del Vietnam e desideroso di scalare la piramide mafiosa di New Bordeaux. Tutto questo dipenderà da noi e dalle nostre scelte.

Mafia 3

Durante il lungo gameplay registrato a cui abbiamo assistito, abbiamo potuto constatare come Mafia III sia un titolo estremamente altalenante. Presenta un comparto audio egregio e si può vantare di un sound design di tutto rispetto. Una ricerca stilistica curatissima e sofisticata, che vi porterà ad orecchiare tutto ciò che passava negli anni ’60. A fare da contrappeso ci pensa il lato tecnico. Calma. Non stiamo dicendo che Mafia III sia un gioco brutto da vedere, anzi. Stiamo solo dicendo che in questa tipologia di produzioni, ad una manciata di mesi dal lancio, ci saremmo aspettati un riciclo meno massiccio di asset a schermo. Nello specifico, nei gameplay a cui abbiamo assistito, era piuttosto evidente una pigrizia sul numero di modelli 3D diversi dei nemici, che si ripetevano un po’ troppo spesso. Siamo consapevoli che ciò porterebbe ad un drastico abbassamento delle prestazioni, ma in tal senso avremmo gradito maggior cura. Nulla da dire invece sui dettagli negli interni, alquanto curati e coerenti. Al contrario, non ci ha ancora convinto il modello di guida e abbiamo notato un discreto pop-in di texture e modelli quando il personaggio è al volante. Sono di ottima fattura le animazioni ed il feeling con le armi viste in azione, estremamente credibili e divertenti.

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Ad aprire il ventaglio delle possibilità, oltre che la storia principale, ci pensa anche il gameplay. Qualora volessimo terminare un assassinio in un modo piuttosto che in un altro, lo possiamo fare, a patto di studiare bene la sistemazione dei nemici che possono essere presi alle spalle. Da questo punto di vista il titolo sembra offrire una discreta libertà d’azione e di approccio. Proseguiamo per la giostra di emozioni altalenanti che abbiamo provato e vi parliamo delle scelte che opereremo in Mafia III. Il nostro personaggio, Lincoln Clay potrà scegliere come proseguire la storia principale attraverso dei dialoghi chiave e delle scelte pesanti. Preferirete un tizio piuttosto che un altro come consigliere o come “referente” di un certo distretto? Benissimo, preparatevi ad aver incrinato i rapporti con i contendenti. E cosi via. Per tirare le fila siamo al cospetto di un buon titolo, che sembra promettere faville sotto il lato dell’atmosfera, riuscita e ben caratterizzata. Al contrario crediamo che Hangar 13 abbia ancora del lavoro da svolgere sotto il profilo dell’ottimizzazione ed alla risoluzione di qualche difettuccio grafico.