Annunciato all’E3 2015, For Honor ha sorpreso tutti sin dai primi scatti. Il combat system, l’ambientazione e una buona dose d’ignoranza che di questo periodo non guasta mai. For Honor è la risposta a Dark Souls per i fan dell’ambientazione medievale, con un occhiolino strizzato ai vichinghi. For Honor è la risposta di Ubisoft al mercato che propone remastered a tonnellate. In barba a rischi per lanciare nuove ip come se non ci fosse un domani, Ubisoft ha cambiato la sella ai suoi destrieri migliori e da essi ne è uscito un titolo interessante, divertente, difficile, profondo e dannatamente soddisfacente. In quel della kermesse losangelina abbiamo messo le mani sul titolo, e ne siamo usciti con un sorriso a 32 denti. For Honor è un titolo che, una volta capito a fondo, vi regalerà immense soddisfazioni. Risponde in tutto e per tutto alla classica regola: “Facile da imparare, difficile da padroneggiare.” Ci abbiamo messo abbastanza a familiarizzare con la pletora di opzioni che il titolo sventaglia fin dai primi vagiti. Attacchi rapidi, fendenti, attacchi pesanti, attacchi laterali, spezza-guardia, parate e mosse speciali sono solo la superficie del sistema di gioco che va a comporre il mosaico di For Honor.
Purtroppo, dal punto di vista della trama principale e della storia non possiamo dirvi altro mentre, per quanto concerne il comparto multiplayer, vi rimandiamo al provato risalente la Games Week milanese, alla quale abbiamo messo per la prima volta le mani su una build molto arretrata del titolo. Nonostante la release non sia assolutamente vicina, dal momento che risponde al nome di San Valentino 2017, For Honor si difende benissimo per quanto concerne il livello di polishing del livello provato ed in generale del gioco. Siamo ad otto mesi dall’uscita e non abbiamo notato sbavature di ogni sorta, se non qualche inciampo dell’IA che comunque ha fatto sempre il suo mettendoci spesso e volentieri a dura prova. Della demo giocabile e del gioco completo possiamo dirvi invece che saranno completamente customizzabili i personaggi selezionabili all’inizio della partita, che spazieranno tra vichinghi possenti, cavalieri agili e scattanti e varianti degli stessi, con ripercussioni sulla velocità sul campo di battaglia.
For Honor è un titolo basato sulla skill e sul tempismo. Quando impugnerete per la prima volta il pad e la vostra arma da combattimento melee, vi renderete conto di cosa vi stiamo riportando. Basta un millisecondo di troppo e non parerete un attacco. Basta una schivata sbagliata e vi troverete pancia all’aria in men che non si dica. Non è chiaro come funzioneranno le meccaniche avanzate del prodotto, tuttavia siamo a conoscenza dell’esistenza di una barra della stamina di vitale importanza, barra della vita e stats degne di ogni gioco di ruolo che si rispetti.
Non senza difficoltà siamo riusciti a superare la demo nella sua integrità e possiamo dirvi che For Honor, titolo dalle tinte fortemente medievali con una nettissima componente tattica nel combattimento in tempo reale, darà del filo da torcere e piacerà perché funziona molto bene. Ubisoft, continua cosi. Hai fatto centro.
Clicca sulla copertina per leggere