Erano ormai mesi che sul web impazzava la mania del nuovo God of War, nonostante non ci fosse nulla di confermato. I fan scalpitanti vengono dunque accontentati alla conferenza PlayStation, quando si vedono i primi lineamenti di Kratos. Invecchiato e con un figlio a carico, il personaggio ha subìto una notevole evoluzione rispetto al passato. Gli sviluppatori, durante un’anteprima di circa trenta minuti a porte chiuse, ci spiegano alcuni motivi e alcune feature con cui avremo a che fare nel gioco completo, non ancora accompagnato da una data d’uscita. Partiamo dal nome. God of War, non God of War IV poiché si tratta di una ripartenza, di un “nuovo inizio”. Oltre ai motivi di trama per i quali God of War è ambientato dopo il terzo capitolo, i ragazzi di Santa Monica Studios ci spiegano che Kratos vivrà un’avventura del tutto simile a quella vissuta da Joel con Ellie, in The Last of Us. Lo scopo ultimo sarà quello di insegnare al figlio tutte le tecniche che conosciamo, per far sì che non sia una mera pedina di supporto, bensì un personaggio a tutto tondo in grado di essere una spina nel fianco per gli avversari che ci si pareranno davanti.
La demo estesa a cui abbiamo potuto assistere mette subito in chiaro ciò di cui vi abbiamo parlato qualche riga più su. Il figlioletto si trova a imbracciare per la prima volta un arco e a lui toccherà il compito di aiutare Kratos prima (qualcuno ha detto Ellie?) e di uccidere un cervo poi. Sappiamo ciò che state per dire. Nulla di troppo originale, data la vicinanza, anche in termini di ambientazioni e feature con la tanto acclamata produzione di Naughty Dog. Si può dire che è vero. Sebbene i Santa Monica abbiano promesso una progressione molto diversa del figlio durante la campagna in base alle scelte che compieremo, vogliamo seriamente sperare di non trovarci con la sensazione di già visto e provato, ripensando a The Last of Us.
Si chiamerà God of War, e non God of War IV anche perché sono cambiate le dinamiche di combattimento. Il prodotto è passato ad avere la camera dietro Kratos, come nella maggioranza degli action-rpg moderni. Il tutto tende, guardando ripetutamente il gameplay, a rendere God of War un “more of the same” rispetto a quanto non popoli il mercato console e PC odierni. Sebbene questo cambio di telecamera, non mancano le caratteristiche chiave della saga. Kratos può arrabbiarsi e andare in “modalità Furia” per un periodo limitato, potenziandosi ulteriormente e diventando cosi ancora più letale.
Dal punto di vista tecnico siamo ad ottimi livelli. La gestione dei tessuti, della barba di Kratos e in generale dei personaggi chiave è sbalorditiva. Il mondo di gioco sembra dipinto e, nonostante sia tutto parte di un enorme dejà-vù, God of War ci ha parzialmente stupito. Sia dal punto di vista tecnico, sia come colonna sonora per la demo proposta. Speriamo di poter togliere presto quel “parzialmente.”