L’uscita del primo Titanfall portava sulle spalle il nome di alcuni sviluppatori ex Infinity Ward che avevano dato vita al leggendario Call of Duty Modern Warfare. Uscito due anni fa solamente su Xbox One e su PC, Titanfall subì la sfortuna di uscire nel posto sbagliato, nel momento meno opportuno. Xbox One aveva una base installata e di conseguenza una community ridicola ed inadeguata rispetto alla situazione attuale e i numeri non gli permisero di imprimersi con forza nel mercato, rimanendo sempre il figlio della serva nell’ambito degli sparatutto moderni post-futuristici, nonostante fosse stato accolto più che bene dalla critica. Il pubblico condannava principalmente l’assenza di una campagna single player e un numero di mappe al di sotto della media. A detta di Vince Zampella, Studio Head di Respawn Entertainment, Titanfall 2 avrà la campagna single player, per la gioia di tutti i detrattori del primo capitolo.
Titanfall 2 è un’altra storia. Esce su tutte le piattaforme (eccetto quelle di casa Nintendo, ovviamente). Elogiato per il suo gameplay coinvolgente, dinamico e a tratti fin troppo caotico, Titanfall 2 si butterà nella mischia a partire dal 28 ottobre 2016. Nel tempo che ci separa dalla sua uscita, noi abbiamo messo le mani su una sua versione piuttosto avanzata in occasione di EA PLAY, l’evento organizzato da EA a pochi passi dal Convention Center dell’E3. Senza istruzioni e troppi fronzoli, ci buttiamo nel bel mezzo della battaglia. A primo impatto e qualora abbiate giocato il primo, Titanfall 2 risulta essere molto familiare, nonostante una manciata di novità. Pad alla mano, l’aggiunta del rampino e una mobilità ancora migliorata non sembrano intaccare di molto il gameplay, nonostante nelle mappe piccole ci sia la sensazione di caos incontrollato e di non avere mai sotto controllo la situazione.
Ciò che ho appena descritto potrebbe far storcere il naso a molti, soprattutto coloro i quali amano il gameplay ragionato e lento, da cui Titanfall 2 si dissocia completamente. L’aver provato una mappa di dimensioni piuttosto ridotte non aiuta il giudizio neanche parziale verso il prodotto, che resta comunque di altissima qualità e di pregievole fattura. I titani sono tornati più forti che mai e, come nel primo capitolo, potrete formare il proprio equipaggiamento sia come Pilota sia come Titano. Va da sé che ci sia bisogno ancora un po’ di tuning e testing, soprattutto su alcune abilità, eccessivamente efficaci in certe occasioni e riutilizzabili in modo spasmodico.
Nel complesso, ci troviamo di fronte ad uno sparatutto veloce, dinamico, non per tutti e dannatamente coinvolgente. La sua palette contrastante, fredda e calda come nei migliori parchi dei dinosauri vi conquisterà o vi lascerà storditi con l’amaro in bocca, senza mezze misure. La sensazione di tornare ad saltellare in giro per la mappa, farcita di bot, nemici umani e titan, è positiva. Possiamo tuttavia sperare che questi mesi finali siano utili per equilibrare ciò che non funziona nel titolo, nella speranza che le mappe siano abbastanza variegate e meno asettiche rispetto a quella proposta nell’evento. Siamo fiduciosi anche in una riduzione del numero dei bot nelle partite, che rendono l’esperienza meno coinvolgente. Sappiamo che servono per non spezzare il ritmo, però a mio avviso sono davvero troppi. Preparate il vostro Titan, il 28 ottobre sta arrivando.