Resident Evil 7 non sarà un titolo per chi ama sparare

Uno degli annunci che ha fatto più discutere durante questa E3 è stato sicuramtente Resident Evil 7. Sia dal trailer, che soprattutto dalla demo, si è notata una distanza netta rispetto ai precedenti titoli, e più che un capitolo della famosa saga Capcom, sembra seguire il filone degli horror in prima persona come P.T., Amensia o Outlast. Koushi Nakashi, director di questo settimo capitolo, ha infatti voluto sottolineare che il gioco sarà un vero survival horror, un eperienza claustrofobica focalizzata sull’ atmosfera; se qualcuno vuole cercare più armi da fuoco e più azione dovrà scegliere altri titoli, come l’imminente spin-off Umbrella Corps. Questo Resident Evil 7, in sostanza, non sarà un festival degli spari.


Si, i manichini fanno sempre una certa impressione.
Si, i manichini creano sempre un’ atmosfera da brividi.

Il protagonista del gioco sarà un personaggio “normale”, lontano  dallo status di supereroe come i mercenari del programma S.T.A.R.S degli ultimi capitoli. L’azienda giapponese proverà a tornare alle origini, prendendo come riferimento il primo Chris Redfield. Ovviamente ci saranno comunque le fasi di combattimento, e il producer Masachika Kawata ha confermato che torneranno le tanto amate erbe per curarsi. Nakashi ha concluso dicendo che questo Resident Evil non è un reboot:

“Non è un reboot, è una ricostruzione da zero, è ancora ambientato nell’universo di Resident Evil, e quello che si svolge all’interno di questa casa nella demo, accade nello stesso mondo degli altri abitanti della serie. Anche il titolo, Resident Evil 7 Biohazard, è una prova di quello che succederà nel gioco”

Ricordiamo che il gioco completo avrà tematiche simili ma sarà diverso da questa demo ed avrà un altro protagonista. Vedremo cosa combinerà Capcom con questo settimo capitolo della serie.

 

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