Durante il nostro girovagare all’interno degli enormi padiglioni dell’E3, abbiamo avuto modo di provare anche un titolo che per gli amanti del genere e del brand di appartenenza non ha bisogno di presentazioni, anzi, se ne brama la pubblicazione con grande attesa. Si, perché Spellforce III, ultimo episodio di quella che ora può essere di diritto definita una serie, giunge a ben dieci anni di distanza dalla pubblicazione del secondo capitolo e a tredici dal primo, senza considerare le diverse espansioni e riedizioni dei due titoli originali. A raccogliere l’eredità di EA Phenomic è Grimlore Studio, che insieme al publisher Nordic Games ci ha brevemente mostrato il titolo a porte chiuse in occasione dell’E3 di Los Angeles, illustrandoci alcune delle caratteristiche principali. Spellforce III riporta in auge ancora una volta la formula ibrida tra strategico in tempo reale e gioco di ruolo tipica della serie, evolvendola e modernizzandola notevolmente grazie alle nuove tecnologie cui possono avere accesso gli sviluppatori.
Il titolo, visto per la prima volta in occasione della Gamescom del 2014, è un prequel del primissimo videogioco della serie, e la storia ha luogo prima degli eventi narrati nei primi due capitoli. La grande guerra che ha sconvolto completamente il mondo, infatti, qui non si è ancora svolta, e questo si traduce in un cambiamento piuttosto consistente nella geografia del titolo. Spellforce I e II, infatti, avevano luogo su una moltitudine di isole ed isolette collegate fra loro da portali magici, mentre qui tutto avviene su un unico, grande continente. L’avventura prende avvio come un gioco di ruolo di stampo classico, con il giocatore in grado di creare e personalizzare un personaggio e di poterne modificare integralmente l’equipaggiamento oltre alla classe, scegliendo tra diverse specializzazioni preimpostate. Il titolo pone il suo focus principale sull’esplorazione della mappa di gioco e la costruzione di accampamenti in punti prestabiliti tramite la raccolta delle risorse necessarie, fino a creare una vera e propria rete commerciale tra gli avamposti costruiti o conquistati.
Puristi del combattimento, siete avvisati: in caso cerchiate qualcosa di impegnativo in tal senso, Spellforce III non fa per voi. L’azione, infatti, si risolve fondamentalmente in meccaniche hack & slash non particolarmente rifinite o complesse, ma gli sviluppatori in tal senso sono stati chiari: il cuore del titolo non alberga qui, e per questo motivo è stato deciso di rendere le fasi di combattimento non troppo complesse al fine di fungere quasi da intermezzo tra la gestione di un accampamento ed un altro. Girovagando per la mappa di gioco è possibile trovare e svolgere decine e decine di quest diverse, e altre vengono sbloccate una volta potenziati a dovere gli accampamenti, cosa che offre anche accesso a punti abilità per potenziare i nostri personaggi. Fra le note positive va registrata la presenza del multiplayer: gli sviluppatori ci hanno infatti confermato la presenza sia di modalità PvP che cooperative.
Il titolo fa uso di un engine grafico completamente rivoluzionato rispetto al passato, e ciò consente di generare in tempo reale un mondo open-world particolarmente dettagliato e di ricostruire avamposti popolati da intere civiltà virtuali. Spellforce III arriverà nel corso dell’anno esclusivamente su PC: per saperne di più sul titolo di Nordic Games e Grimlore Studio, continuate a leggerci nei prossimi mesi.
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