Razer Atrox, l’arcade stick definitivo per Xbox One?

Il picchiaduro è di certo uno dei generi videoludici in cui i riflessi e la reattività del giocatore, oltre che del proprio alter ego digitale, giocano un ruolo principale e vengono messi costantemente alla prova. Come tramanda la saggezza popolare “il potere è nulla senza il controllo” o, nel nostro caso, è nulla senza il giusto controller.

Un argomento che sta particolarmente a cuore all’azienda americana Razer, specializzata nella produzione di periferiche e accessori per PC e console, colpevole di aver recentemente rilasciato Atrox, un ambizioso arcade stick destinato all’utilizzo su tutti i picchiaduro disponibili per Xbox One. Peccato che i titoli di questo genere si contano sulle punta delle dita sulla console Microsoft. Sì, se siete Capitan “Giacomo” Uncino (alzi l’uncino chi conosceva il suo vero nome), dato che l’unico ad essere in lista al momento è solo Killer Instict. Ci troviamo quindi di fronte ad un vero e proprio investimento per il futuro, in vista di titoli quali Mortal Kombat X, Dead or Alive 5: Last Round e Street Fight– ehm… e basta, ignorate l’ultimo nome della lista. Ah, dimenticavo Tekken 7. Il prezzo di 200 $ (199.99… pardon) richiesti da Razer per il suo gingillo è però già realtà, quindi analizziamo nel dettaglio in che modo verrà speso ogni singolo penny.

atrox copertina

La versione Xbox One di questa periferica (ne esiste anche una destinata alla console Microsoft di vecchia generazione e PC), assemblata dalla Sanwa Denshi, si presenta come una scatola nera impreziosita da 8 tasti e un joystick con ball top integrato. Una garanzia che palesa subito l’anima del prodotto, destinata a tutti coloro che hanno una certa familiarità con l’emisfero competitivo dei picchiaduro. Oltre ad essere responsivo e di ottima fattura, l’arcade stick dovrebbe essere in grado di resistere ai più violenti Sonic Boom, Hadoken e Shoryuken eseguiti attraverso classiche mezzelune e furiosi tap dei pulsanti. E poi si sa, le sconfitte sono dure da sopportare, e i primi a subirne le conseguenze sono proprio i poveri controller.

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Oltre che sull’affidabilità, Atrox vanta un altro punto di forza: la personalizzazione. In dotazione all’arcade stick vi è anche infatti un apposito cacciavite utilizzabile per smontare e modificare molte delle sue parti, dalla piastra superiore e le sue finiture estetiche, ai bottoni e i loro collegamenti interni. E tutto a prova di esplosione. Senza contare l suo aspetto da “scatola vuota” che non si vergogna di mostrare, facendone anzi un punto di forza: l’arcade stick risulta infatti comodamente apribile e sfruttabile come vano portaoggetti. Snack per voraci attacchi di fame, action figures, pezzi di ricambio per la periferica, videogiochi. Tramite la pressione di un tasto. Comodo no? Persino il cavo di USB, grazie al quale avviene il collegamento alla console o al PC, è rimovibile e riutilizzabile su qualsiasi altra periferica. Cos’altro potreste desiderare? Beh qualche picchiaduro in più con il quale utilizzare l’Atrox non farebbe male (metaforicamente parlando) su Xbox One, ma messa in campo la compatibilità con PC ciò non dovrebbe risultare un problema.

Alle brutte, avrete un’elegante scatola porta-oggetti-anti-stress sulla scrivania.

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